Cast
Lino Banfi, Janet Agren, Alvaro Vitali, Marisa Merlini, Leo Gullotta, Gigi Reder, Giacomo Furia, Teo Teocoli, Roberto Ceccacci, Galliano Sbarra
Regia
Mariano Laurenti
Sceneggiatura
Alberto Silvestri, Francesco Milizia
Paese Italia
Anno 1981
Durata 92 min
A mio avviso,questo film è sorretto da un Banfi in forma stupenda (e da una sexy Agren). Mi ha irritato il doppio-ruolo di Gullotta nei panni dei due Sgarbozzi,l’ho trovato davvero molto trash. Simpatica la canzone cantata da Banfi nei titoli di testa.
Una delle mie commedie preferite, fino a quanto l’azione si trasferisce in montagna, poi li’ si spegne pian piano.
Vitali ai massimi livelli, forse il film dove la coppia Banfi-Vitali offre le gag piu’ riuscite. La Agren nelle commedie sexy l’ho sempre trovata insipida.
A me invece irrita Jimmy il fenomeno che fa la suora, non lo sopporto in generale figuriamoci in una parte cosi’ inutile.
Scusate, ma io ricordavo in questo film che Alvaro Vitali, a un certo punto, dicesse, vedendo Janet Agren sotto la doccia: “ma come faranno i froci?”
Sbaglio film o c’è un taglio nel dvd?
Comunque anche se inavvicinabile alla scena del dentista di Vieni avanti Cretino, c’è un divertente siparietto Banfi Reder sul treno, quello sui fioretti
La scena del vagone letto ,come sostiene nel video Laurenti , è ripresa dalla famosa scena di Totò e Mario Castellani in Totò a colori e con Luigi Pavese in Totò a Parigi dove Laurenti era aiuto di Mastrocinque. In Totò a colori era Fulci l’aiuto che partecipava come passeggero che protestava nella scena
clarita gatto qua grandissima topolona! appare poco ma lascia il segno. assieme a l’insegnante al mare (che preferisco di gran lunga), l’unica equivocomedy al peproncino che salvo del filone.
La frase c’è, ma non all’altezza della scena della doccia, perché la Agren sotto l’acqua la si vede molto più avanti. La frase viene pronunciata molto prima, dopo la cena con lo zio cardinale, nel momento in cui i due vengono messi nella stessa stanza.
PS
Film tagliato, come già qualcuno faceva notare. Ma lo si capisce anche da un attacco di montaggio inspiegabile nella scena in cui la Agren piomba in casa dell’onorevole: prima Banfi cerca di nasconderla a tutti i costi (probabilmente questa scena era più lunga); poi c’è un taglio e nella scena successiva troviamo la Agren con la Merlini come se già si conoscessero, e quindi supponiamo che le due siano state presentate dal Banfi - ma non sappiamo come, visto che non ci viene mostrato.