La banda del Gobbo (U. Lenzi, 1978)

Un film che oramai è diventato per me un classico di questo genere, lo rivedo sempre volentieri e vedo che è spesso replicato pure in TV, l’ultima volta, mi pare il mese scorso verso l’ora di pranzo su “Iris”, le scene da citare sarebbero tantissime ed ovviamente posseggo il DVD originale!!! :wink:

//youtu.be/mIHjd88tlpQ

Film semplicemente straordinario. Uno dei miei poliziotteschi preferiti ed un gioiellino del cinema di genere italiano. Per il resto è già stato detto tutto nei post precedenti. Indimenticabile la scena nel night club.
“Prenotato da chi dall’Avvocato Agnolazzi, quello che c’ha er culo pieno de cazzi?”
“No dall’Avvocato Marcozzi”
“Marcozzi, eh certo, quello che ce l’ha pieno de bozzi”
Mitico!
Poi il finale aperto secondo me è rafforzato dalle parole di Er Monnezza che parlando di suo fratello il gobbo dice “e chi lo uccide a quello, ha 7 vite come i gatti”.
Sempre nel finale, la prima pagina del giornale all’interno della quale sono avvolti i soldi presenta il titolo Agente della Polizia Assassinato. Chiaro riferimento alla fine dell’agente mandato al manicomio per aiutare a far fuggire Er Monnezza e poi sgamato.

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Proiezione a Milano il 3 giugno!

http://mic.cinetecamilano.it/proiezioni/la-banda-del-gobbo/

Il 3 giugno? Sarà in onore della Champions che la Juve vincerà di lì a poche ore!!11

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L’altro giorno ero con Sandra Cardini per un’intervista e abbiamo parlato molto del suo rapporto con Tomas Milian nei vari film che hanno fatto assieme.
Non mi torna però una cosa…
Lei è accreditata ne La Banda Del Gobbo e nei titoli di testa il suo nome ha la stessa importanza che hanno altri attori come Sal Borgese, Solvi Stubing, Luciano Catenacci ed altri ancora, tutti con ruoli di piccola/media entità e ben presenti nel film.
Lei però nel film non si vede (o, almeno, io non l’ho vista).

Sandra mi ha detto che si ricorda che nel film interpretava una drogata ma secondo me si confonde con La Banda Del Trucido dove effettivamente ha un ruolo simile.

Qualcuno riesce a venire a capo della questione?

Il suo personaggio è stato tagliato dal film?
Oppure abbiamo tutti delle versioni cut del film?

La butto lì: non è che magari in fase di montaggio sono state eliminate le scene dove compare, pur rimanendo nei titoli di testa?

Ci sta, certo…

Temo però che senza Lenzi non sapremo mai cos’è successo realmente.

Su richiesta di matte, ecco il numero di Topolino letto dal Monnezza, è il [LEFT]1116 del 17 aprile 1977 :


[/LEFT]

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Trinidad, il topolinomane (grazie) :smiley:

Non sono un lettore nè fan di Topolino, semplicemente mi sono messo alla ricerca spinto dalla cusiosità! :wink:

Lenzi alla regia in un poliziesco è sempre sinonimo di qualità e anche se questo non è il suo migliore del suddetto genere si fa ricordare per l’interpretazione di Milian che qui addirittura si sdoppia. Purtroppo Milian non ha un contraltare di livello, Colizzi commissario è quasi improponibile. Il resto del cast se la cava bene, su tutti Isa Danieli con il suo accento simpaticissimo. La scena al night dove Milian recita quel monologo a me ha sempre annoiato, Lenzi in una intervista disse che voleva tagliare quella scena perché faceva perdere ritmo al film e credo che avesse ragione. Se non sbaglio fu l’ultimo film di Carlo Gaddi

Il blu ray inglese (in uscita il 24 febbraio) avrà tra gli extra due featurette sulla musica del film. Una ovviamente con Franco Micalizzi e un’altra (meno scontata) con un sorprendente Antonello Venditti.

Chi lo pubblica ?

88 Films

https://88-films.myshopify.com/collections/pre-orders/products/brothers-till-we-die-the-italian-collection-57?variant=31193342378026

Giorgio, l’intervista con Micalizzi e nuova? Oppure quello vecchio che era sul DVD tedesco uscito anni fa?

Nuova di zecca.

:cool:

Rece del br su www.dvdbeaver.com/film8/blu-ray_reviews_108/brothers_till_we_die_blu-ray.htm
P.S. In gamba gli inglesi. Politica a parte…

In questa estate strana, anzi per dirla alla Milian “der cazzo”, raccomando caldamente una REvisione dell’ottimo film di Lenzi col br 88. Prodotto di gran pregio, realizzato con cura e rispetto. Quello, in buona sostanza, che troppe volte le label nostrane non fanno…
P.S. O, se preferite, andate in sala a vedervi l’ultimo Muccino. Ma dopo non piangete…