La casa senza tempo (Andrea Forzano, 1945)

Ottimo giallo con sfumature sovrannaturali, visto grazie ad una segnalazione del provvidenziale @Renato

Un aviatore che dirige una modesta officina di componenti meccaniche per l’aeronautica sta per fare l’affare della sua vita, convincendo un ricco industriale a produrre in serie un rivoluzionario prototipo di motore di sua invenzione. Proprio la sera prima di chiudere l’accordo però, l’uomo ha un rocambolesco incontro con una ragazza e l’anziana madre, a cui salva la vita evitando che siano investite; le accompagna poi a casa e trascorre con la giovane un po’ di tempo, innamorandosi perdutamente. Il giorno dopo torna a trovarla ma scopre dal custode che la casa è disabitata e che le due donne sono morte più di 20 anni fa in un incidente stradale.
L’aviatore non si dà pace, denuncia l’accaduto alla polizia; in breve la notizia finisce sui giornali e la sua reputazione è rovinata, salta l’affare che stava concludendo, viene ritenuto un pazzo. Ma lui continua a credere nella realtà di ciò che ha visto ed ad indagare per trovare la verità…

Nel film c’è spazio anche per una breve apparizione di Natalino Otto, che in un night canta una canzonetta che mette sottosopra l’equilibrio psichico del protagonista.

Pellicola accattivante, ben costruita, sostenuta da una validissima interpretazione di Rossano Brazzi. il momento della “rivelazione” nell’ospedale psichiatrico ha saputo darmi una scossa emotiva non indifferente. Il film mi ha ricordato una di quelle pellicole di genere della RKO degli anni '40, basate su solide trame mistery in cui faceva capolino però l’elemento fantastico.

Leggo su imdb che il film fu girato nel 1943 ma rimase bloccato fino al 1945 per cause legate alla guerra. In effetti la pellicola si schiera in modo piuttosto deciso, dipingendo i nazisti come l’organismo all’origine della diabolica macchinazione. Ora, non sono ferratissimo in storia della II GM, ma se non sbaglio nel 43 eravamo alleati della germania, no? Strana questa presa di posizione!
Oppure tutto il pippotto relativo alle responsabilità tedesche sarà stato inserito successivamente per adattare il film alla nuova situazione politica venutasi a creare nel frattempo?

In ogni caso un’opera da rivalutare, che vale la pena di essere vista. Attualmenete è visionabile grazie ad una vetusta registrazione da Tele+1

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Esattamente. Il film fu rimaneggiato per uscire a guerra finita, e i cattivoni, pur avendo cognomi tipicamente russi, diventano nazisti grazie a un (parziale) ridoppiaggio.

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Tra l’altro, ora che ci penso, questo Andrea Forzano non sarà stato per caso parente del Gioacchino autore di Camicia nera ?
Nel caso l’operazione di riciclo sarebbe stata ancora più spudorata!

Si Giovacchino detto Giovacchino era il padre. Se ben ricordo il film era pubblicizzato nel dicembre del 1943 come prima visione era un film di propaganda della Repubblica Sociale. Esiste anche una rarissima versione cartacea tipo fotoromanzo del 1944.

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Un soprannome facile da ricordare :joy:

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Gioacchino

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Non sapevo che Rossano Brazzi avesse aderito alla Repubblica di Salò!
È riuscito comunque a fare in modo che la sua carriera non subisse interruzioni ed ha continuato a lavorare a pieno regime (scusate il gioco di parole) anche subito dopo il termine degli eventi bellici (anche se vedo che nel '48/'49 ha avuto un biennio poco prolifico).

Parlando a livello personale, era cosa risaputa che Brazzi fosse andato a lavorare per la RSI. Quanto effettivamente “convinto”, lo ignoro. Del resto, a partire dal dopoguerra, ha girato più film in inglese , che non in italiano. E per quanto mi concerne, un attore ancora adesso troppo sottovalutato… :thinking::roll_eyes:

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Ora disponibile in alta definizione sullo shop della Variety! :scream:

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