La città delle donne (Federico Fellini, 1980)

http://www.imdb.com/title/tt0080539/

Il bello di Fellini, o almeno di parte delle sue pellicole, è la visione onirica molto reale di questa peculiare atmosfera. “La città delle donne” non è esente da questa caratteristica, il ‘sogno’ si districa in 3 parti, un viaggio attraverso il ruolo che la donna ha assunto dopo le varie manifestazioni di liberazione dal punto di vista sociale e sessuale. Le situazioni sono picaresche, abilmente montate nella sua orgia di situazioni e personaggi, la capacità del maestro di gestire un mare di persone è al solito eccezionale.
Si va dal epilettico congresso con delle femministe assatanate e ridondanti di slogans pre confezionati, alla villa del dottor Katzone piena di dannunziani riferimenti erotici, immensa la galleria multimediale delle sue conquiste, fino ad un luna park dove la dimensione onirica raggiunge il suo apice.
Questa liberazione femminile ne esce piena di contraddizioni e con un bagaglio di interpretazioni molto vasto.

Mastroianni epocale come sempre, splendida e felliniana la Donatella Damiani.

DVD italiano buono con audio stereo e 5.1, niente extra.

Il primo dvd nostrano, label DNC, era scarsino tecnicamente. Molto meglio la successiva edizione Dall’Angelo, dall’ottima qualità video. Imperdonabile l’assenza di extra. Un Fellini a suo tempo trattato con troppa sufficienza, e invece imperdibile: per la prova maiuscola di Mastroianni, l’inventiva del regista, e alcune formidabili creazioni scenografiche (villa Katzone in primis). La dimostrazione che in Italia, anche in un’epoca in cui le sale chiudevano o erano poco frequentate, c’era qualcuno impegnato a fare Cinema…

Esiste anche il bluray EUREKA! con audio italiano

http://www.blu-ray.com/movies/La-citta-delle-donne-Blu-ray/57224/#Screenshots

Della Eureka! c’è anche il dvd, per chi non fosse passato ancora all’alta definizione. Peccato che su amazon il prezzo sia ancora un po’ altino (praticamente di poco inferiore al bd): se avessero editato un’edizione “dual disc” con dvd e bd insieme il prezzo ci poteva stare, invece… :frowning:

C’è da dire però che l’Eureka! rispetto all’edizione Dnc/Dall’Angelo recupera sulla fascetta la bellissima locandina realizzata per il film da Andrea Pazienza :rolleyes:

Asp… Dnc e Dall’Angelo sono lo stesso dvd… forse intendevi dire il vecchio CDE/Eagle? Quello aveva davvero un master simil vhs. Per fortuna lo recuperai nel cofanetto Fellini edito insieme a Ginger e Fred, Casanova e Satyricon, altrimenti credo che non l’avrei mai preso in versione singola. Tuttavia c’è da dire che il suddetto cofanetto aveva un quinto dvd “bonus” pieno di extra che conteneva, oltre al documentario sulla figura di Casanova (52 min) e al film sul backstage di Satyricon (60 min), anche il “dietro le quinte” de “La città delle donne”.

Qualche screen dell’edizione CDE/Eagle

No, guarda, ricordo che presi in prestito proprio il dvd DNC, e aveva appunto la qualità d’immagine che hai postato. Mesi fa ho comprato l’edizione Dall’Angelo, e mi è parso di vedere un altro film…
P.S. Sì, c’è pure l’ottimo br UK. E il disegno di Pazienza è strepitoso…

Il dvd CDE/Eagle a cui mi riferisco è questo con la copertina bianca, che io invece ho nel cofanetto rosso a fianco, di cui sopra ho postato gli screenshot

il dvd DNC che hai visionato tu aveva questa cover?

Questa è l’edizione attualmente in commercio in Italia, che oltre al logo DNC (in basso sinistra) a destra ha anche il logo Dall’Angelo: forse esisteva una precedente edizione solo DNC? Perché in rete non ho trovato riscontro :confused:

In realtà alle edizioni italiane ci sarebbe da aggiungere anche il bootleg greco (postato qui sotto) che probabilmente conteneva un master di non so quale edizione americana, ma non ricordo se aveva l’audio italiano oppure no

Il DVD greco ce l’ho io e contiene solo l’audio italiano, ma la qualità del master proposto è davvero pessima, sembrava una VHS di seconda mano.
Peccato perchè considero questo film (nonostante le critiche generali) come l’ultimo grande Fellini.

Io ho questa edizione, tutto sommato come qualità è accettabilissima.

Confermo, c’era un’edizione DNC con quella copertina, e la qualità era - come ho già detto - veramente scarsa. Comunque, appena va ad un prezzo accettabile, mi compro senza remore il br UK. Guardate che roba su www.dvdbeaver.com/film4/blu-ray_reviews_58/city_of_women_blu-ray.htm

Intanto, mentre il film in Gran Bretagna è disponibile in bd da parte della meritoria Eureka (con la bellissima copertina di Andrea Pazienza), qui da noi è annunciata per l’8 maggio 2014 un’ennesima edizione in semplice dvd, peraltro con una grafica di copertina davvero pessima… mah!

http://www.dvd-store.it/DVD/DVD-Video/ID-48557/La-citta-delle-donne.aspx

A me invece piace. Per i colori e per come sono state messe le facce, è proprio “Fellini style”. Mi chiedo piuttosto se sarà ancora il master Dall’Angelo o uno nuovo, magari quello Eureka…

Il film non l’ho mai visto, ma ho letto di recente i casini che ebbe la produzione dopo la morte del co-protagonista Ettore Manni, che si sparò un colpo di fucile il 27 luglio del 1979, non si sa bene se accidentalmente o meno.

La Gaumont, che finanziava il film, dovette sospendere la lavorazione per un po’ di tempo e quindi ritardare l’uscita del film. Pensarono di rigirare tutte le scene di Manni con un altro attore, ma sarebbe stato troppo costoso così alla fine decisero di usare una controfigura per le scene mancanti, che però non erano affatto poche.

Per chi ha visto il film: questa cosa si nota?

Tutto sommato non si nota: le scene principali Manni le aveva fatte, semmai risulta un po’ sbrigativo il modo in cui il suo personaggio esce di scena, ma lì Fellini ha dovuto fare di necessità virtù. Se ricordo bene, come controfigura usarono Remo Capitani: stessa corporatura di Manni…
P.S. Altre fonti riportano che l’attore si sparò con una pistola, e non fu un incidente, piuttosto un suicidio.

Sì infatti risultava anche a me, qualcuno addirittura mi disse a voce - forse in un incontro con altri forumisti, non so - che Manni si era voluto suicidare sparandosi ai genitali, cosa che mi colpì molto, ovviamente. Ma che non trova riscontri, a quanto vedo: Manni pare fosse un maniaco delle armi, ne aveva un pacco tra antiche e moderne, tutte regolarmente denunciate. Oltretutto c’era una persona con lui al momento dello sparo, che riferì del fatto che si trattava di un incidente. Si sparò per errore alla coscia mentre maneggiava una delle sue armi, recise l’arteria femorale e morì dissanguato prima che i soccorsi potessero intervenire.

Secondo la stampa d’epoca, Manni avrebbe dovuto lavorare al film per altre cinque settimane: immagino che il suo ruolo fosse molto più corposo di quanto si veda oggi nel film.

In realtà durante le riprese ci furono parecchi problemi, tra lui e Fellini: oltre che maniaco delle armi, l’attore era un gran debosciato, dedito senza risparmio all’alcol e alle donne. Ricordiamo che fra gli anni '50 e i '60 fu un bel fustacchione, ma poi gli stravizi lo invecchiarono precocemente, rendendolo un bolso “bovino”, appunto il Katzone ideale. Inizialmente entusiasta di essere stato chiamato dal Maestro, Manni tenne poi sul set un comportamento ben poco professionale, dimenticando spesso le battute (e venendo quindi pubblicamente redarguito dal regista), facendo anche venire sul set qualche mignotta per il proprio sollazzo (il che ovviamente creò ulteriori attriti con Fellini). Alcol + crisi professionale e umana = suicidio quantomeno molto probabile. E amen…

Se si inserisce il bluray EUREKA in un lettore br (regione A) appare questa simpatica schermata di errore
RUOTE + COGLIONI :-p

Ma sbaglio o avevi postato un’immagine, forse da un film di Pasolini, dove c’era proprio scritto “rompicoglioni”?
Qui evidentemente hanno un po’ ridimensionato la provocazione…

Si, era in ACCATTONE
http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?8856-Accattone-(Pasolini-1961)&p=314030&viewfull=1#post314030

Mentre ne IL VANGELO SECONDO MATTEO appare la scritta “Mannaggia!”

Difficile dire se Ettore Manni voleva davvero spararsi ai coglioni oppure no: certo è che ieri sera avrei voluto farlo io durante la visione del film :throwdong

Ho retto fino a metà, durante l’incontro tra Snaporaz e Katzone (che finezza) nella sua villa.

Femminismo e giovani messi in burletta, come solo un borghese fondamentalmente reazionario come Fellini avrebbe potuto fare. A fine anni settanta in Italia si facevano ancora fior di film, questa stronzata non so come si possa valutare positivamente ancora oggi. Pazzesco. Boh.

Che tristezza vedere il grande Mastroianni con un cazzo di gomma che gli vibra in mano. Incommentabile.

Totalmente in disaccordo con Renato: anche un Fellini relativamente minore, con i suoi indubbi difetti, come questo, vale molto più di tante opere italiane coeve, o successive. E definire Fellini “borghese reazionario” è una falsità assoluta: rivedersi “Amarcord”, prego. Era semmai un gran pessimista, su parecchie faccende, che sia femminismo (almeno quello più ottuso e oltranzista, quindi controproducente), gioventù, politica, e l’Italia in generale. Questo, il precedente “Prova d’orchestra”, “Ginger e Fred”, “La voce della luna”: il Maestro, piaccia o meno, ci aveva visto giusto. Ma ovviamente rimase inascoltato, sottovalutato quando non sbeffeggiato. Capita spesso, ai profeti “scomodi”…
P.S. Comunque a Renato continuo a voler bene, si capisce. Non sono rancoroso ne’ “talebano”…