La grande bellezza - Paolo Sorrentino, 2013

Mi rendo conto che il film corra questo rischio (il barocchismo, appunto), eppure nonostante sia più che evidente la ricerca continua di riprese particolari, non ho avvertito questa pesantezza, diciamo. Non so nemmeno io perché, boh!

Priceless la copertina del romanzo di Gambardella che gira sul web:

Simpatica l’idea, ma ricordo male io o nel film di Sorrentino c’erano accenni riguardo al fatto che il romanzo di Gambardella non era mai stato ristampato? In questo caso un’edizione negli Oscar Mondadori (peraltro nei “classici”) sarebbe doppiamente “fake” :-p

No, nel film Servillo accenna solo al fatto che il suo libro “non si trova più nelle librerie”, senza parlare di ristampe o di edizioni nello specifico.

Beh però anche così lascia intendere che il libro, dopo il successo immediato contemporaneo all’uscita e alla vittoria del “Bancarella” (se ricordo bene il premio :D), sia praticamente sparito dalla circolazione… no?

Ma l’autore della copertina ha scritto solo Gambardella omettendo il nome perché non sapeva come si scrive? Gepp, Gep, Jepp… mah…

No, l’ha fatto perché la grafica della collana dei “Classici” Oscar Mondadori prevede la presenza del solo cognome dell’autore… peraltro nei “Classici” ci sono autori davvero classici (Dante, Manzoni, Flaubert, Balzac, Stendhal ecc), quindi avrebbe pure sbagliato a scegliere il tipo di collana in cui inserirlo :-p

In realtà i Classici Mondadori in copertina hanno solo il cognome, se cerchi su google vedi subito: Dickens, Stendhal, Conrad…

a me è sembrato i virtuosismi di Sorrentino, che tanto mi avevano disgustato nella sua trasferta americana dell’ultimo film, qui siano tutti funzionali e mai gratuiti e sono una componente essenziale della riuscita di questo lavoro
per il resto sono d’accordo con quanto scritto da Renato e Venticello, filmone di uno dei pochi grandi registi che ci sono rimasti

“La grande bellezza” trionfa agli Efa: premiati film, regista e attore

Il film di Paolo Sorrentino, protagonista Toni Servillo, conquista quattro Oscar europei: ai tre si aggiunge quello per il miglior montaggio consegnato a Marco Travaglioli. Servillo: “Sono davvero felice, è la mia seconda volta”

http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2013/12/07/news/efa_european_film_award_berlino-72957786/

Lietissimo che, dopo essere stato vergognosamente (per la giuria) ignorato a Cannes, il film si sia abbondantemente rifatto. A questo punto, la candiatura all’Oscar sarebbe il minimo. Cazzo, se nel 2013 ha vinto “Amour”…

La grande bellezza è entrato nella lista dei nove film che si contenderanno l’Oscar come miglior film straniero, la cosiddetta Short list. Questi nove diventeranno cinque, ovviamente.

Il candidato più tosto, degli altri 8 in lizza per la “scrematura”, è il bellissimo “Il sospetto” di Vinterberg, uscito da noi proprio a dicembre dell’anno scorso. Secondo me, ci sono ottime possibilità non solo che il film di Sorrentino entri fra i 5 finalisti, ma che si porti pure a casa la statuetta. I premi conquistati di recente mi auguro abbiano un loro peso. Eppoi è sicuramente molto più bello (anche a vedersi) di un “Cesare deve morire”, siamo onesti!!

Un collegamento abbastanza priceless con Servillo live dopo la vittoria del Golden Globe

//youtu.be/zmQgdsjfqdI

L’episodio della telefonata è pura maleducazione, complimenti alla signorilità della giornalista.
Ai Golden Globe non ha vinto “La Grande Bellezza”, bensì “The Great Beauty”: provinciali e, per dirla come Ceccherini, colonizzati fino ai coglioni.

E’ proprio vero che agli italiani non va bene mai nulla: se si vincono premi all’estero significa essersi venduti agli americani; se non si vincono premi invece esce fuori il solito provincialismo del cinema italiano, incapace di mettere il naso al di fuori dei confini dello stivale. Leggendo questo articolo ad esempio http://ilmanifesto.it/la-trappola-vintage-della-grande-bellezza/ sembra quasi di scorgere una certa invidia di fondo, oltre che un’analisi superficiale circa il senso del film: alcuni dei commenti dei lettori li ho trovati più intelligenti rispetto al pezzo, cosa peraltro che non capita spesso leggendo i commenti sul web, solitamente meri sfogatoi per frustrazioni personali.

Il film di Sorrentino è riuscito ad entrare nella cinquina dei candidati all’Oscar. Il concorrente più “pericoloso” è appunto il film di Vinterberg. C’è da aggiungere che negli States “La grande bellezza” è distribuito dai Weinstein, che sono sì dei gran fottuti avidi (e “manipolatori” di film…), ma che in fatto di promozione sono assolutamente imbattibili. Inoltre, è già “sponsorizzato” da vari attori hollywoodiani, che l’han visto spendendo poi parole di elogio. Insomma, c’è ancora da combattere, e tutto fa brodo. Forza, Sorrentino!!
P.S. E vaffanculo alla giuria di Cannes 2013, Spielberg in testa…

Perchè l’hai trovato superciale? A me sembra molto a fuoco e corretto anche nel tono. Ho letto stroncature più feroci, alcune effettivamente pretestuose nelle quali non mi sono ritrovato, codesta no, codesta qualche dubbio potrebbe cominciare a metterlo presso gli ultras di “The Great Beauty”.

Fino a ieri notte non avevo ancora visto il film ma avevo letto tantissimi dibattiti tra sostenitori e detrattori.
Leggendoli mi ero fatto un’idea del film e pensavo: “Sicuramente quando lo vedrò sarò dalla parte dei sostenitori”, avevo questo sentore.

Ieri ho visto il film dal blu ray e devo dire che alla fine sto con i detrattori. Mi dispiace ma non mi è proprio piaciuto.
Tanta tecnica che, per me, gira completamente a vuoto e un caleidoscopo di personaggi curiosi ma, sempre per i miei gusti, davvero fini a sé stessi e troppo macchiettistici. Mi ha ricordato certe cose di Gilliam, quando si fissa con trovatine che piacciono e fanno impazzire solo lui (ma che in tanti trovano geniali per mero leccaculismo). Non sto dando del leccaculo a chi ha apprezzato il film, sia chiaro, eh!
Comunque no, non mi è davvero piaciuto, tanti personaggi mi sono davvero sembrati inutili (il figlio della Villoresi, quello che espone gli autoscatti, la Santa - peraltro truccata malissimo, ma forse era voluto - , la bambina che dipinge tipo Klein, Venditti, il vicino di casa, il mago che fa sparire la giraffa…). E poi la scena con i fenicotteri… Mah… Sono davvero perplesso e deluso.

Anche gli attori non mi hanno entusiasmato e devo dire che la Ferilli è probabilmente una delle meno peggio (il che è davvero tutto dire). Ah, ma vogliamo anche parlare di come viene fatto fuori il suo personaggio? Mah…
Verdone terribile, continua a fare sempre le stesse facce, le stesse espressioni, gli stessi tic, che noia…
Buccirosso invece è bravo, per me il migliore attore del gruppo. Servillo invece - fucilatemi - non mi ha detto nulla. Mi ricorda sempre più il fratello (che non sopporto) con una teatralità eccessiva e un atteggiamento da “io sono Servillo non rompetemi le palle”.
Incredibile Serena Grandi che spero abbia almeno preso un sacco di soldi per farsi umiliare così (e tra l’altro il suo personaggio viene definito “in completo disfacimento psicofisico”).
Della nana non parlo…

Mi spiace anche per tutto l’hype che si sta creando attorno al film per il Golden Globe e la nomination all’Oscar. Mi sembra un clamore esagerato e mi dispiace davvero.

Comunque capisco che possa piacere ma questo entusiasmo mi sembra davvero esagerato.

Il blu ray ha una qualità audio/video di alto livello ma l’interazione è davvero scarsa.
C’è un backstage di un quarto d’ora dove praticamente si vede solo gente che balle e dolly e crane altissimi. Tutto qui. Nessuno parla, nessuno dice nulla sul film.
Poi c’è una roba di trenta secondi trenta dove vengono fatte vedere delle foto dei casting fatti per strada. Mah…

Mi fa piacere, innanzi tutto, trovarmi d’accordo con quello che avete scritto. Ma mi fa ancor più piacere (anzi, ne vado fiera) che “La grande bellezza” sia arrivato così in alto. In questi giorni ho letto molte polemiche a riguardo, che non sto qui a riportare (ma vorrei sottolineare che la cricca di Marco Giusti è tra quelli che hanno avuto da ridire. Giusti, simpatico come uno schiaffo in faccia con la mano bagnata, è colui che va matto e esalta vaccate come certi decamerotici, ma…va beh, mi fermo qui).
Chi denigra questo film lo fa per molteplici motivi, tra cui, essenzialmente, questi:

  1. Invidia (perchè presunti cineasti lo hanno bocciato, mentre la loro bile sgorgava da ogni poro)
  2. Incomprensione (il film non è stato proprio capito)
  3. Sentirsi, perdonatemi il termine, “fottere”, perché parte di quell’ambiente che Sorrentino ha descritto alla perfezione

Non è tutta la Roma rappresentata, sia chiaro, e non è nemmeno poi così surreale(il tocco di Sorrentino c’è tutto), ma quella Roma esiste, eccome, ve lo posso assicurare.

Quindi, il mio tifo per questo film ci sta tutto e per me potrebbe essere il segnale di una speranza per questo cinema italiano, che nuota affannosamente tra porcherie mielose e di serie infima(o commediacce o si perde tempo dietro alle fiction) e presunti film autoriali che non fanno altro che mettere noiosamente in luce un’isteria alto-borghese ingiustificabile (come certe cose di Ozpetek, che sarà pure turco, ma ormai opera pienamente in Italia. Ma che je manca, a 'sta gente di 'sti film? So pieni di soldi! bah)