Regia: Sergio Garrone
Sceneggiatura: Sergio Garrone
Cast: Klaus Kinski, Katia Christine, Marzia Damon, Carmen Silva, Stella Calderoni, Romano De Gironcoli, Alessandro Perrella, Carla Mancini
Anno: 1974
Produzione: Italia/Turchia
Durata: 87 minuti
Risale a stanotte la mia personale visione di rispetto. Gustato in una soddisfacente vhs della General Video in perfette condizioni e pagata la modifica cifra di 5,00 euro. Si tratta di un tardo gotico, molto modesto ma con alcuni spunti e riflessioni interessanti. Il film in questione è stato spesso confuso con un altro film del nostro Garrone, “Le amanti del mostro”, girato circa un mese dopo la pellicola in questione e caratterizzato dal medesimo staff tecnico e cast artistico. Il film, in base al mio personale giudizio, fa leva su 2 componenti principali: 1) la colonna sonora di Elio Modesti e Stefano Liberati che ben si intona con le locations e l’abbigliamento classicheggiante dei personaggi; 2) gli effetti speciali, davvero interessanti, di Carlo Rambaldi. Il tutto è scandito da un ritmo molto lento, una palese povertà di mezzi (alla fine del film conosciamo il set come fosse casa nostra); d’altro canto, c’è Klaus Kinski, erede culturale e morale del pazzoide genialoide barone IVAN RASSIMOV (incredibile, ma vero!) che risulta alquanto convincente nella sua interpretazione medico - aristocratica e nel suo tentativo di ripristinare i tessuti epidermici della bella quanto inquietante moglie, figlia del barone, tragicamente sfigurata nell’incendio del laboratorio del padre Ho notato molti punti di contatto tra l’opera di Garrone e “Buio Omega” di Massaccesi: a parte l’ambientazione gotica e il rapporto morboso che si instaura tra i personaggi (Buio Omega: Kieran Canter - Franca Stoppi; La mano che nutre la morte: Kinski - Katia Christine), osservavo con particolare perizia quanto Massaccesi si sia ispirato a questo film proprio in base ad alcune inquadrature…davvero molto simili…nella fattispecie, prendiamo ad esempio la scena dell’imbalsamazione della Monreale in Buio Omega e mettiamola a confronto con la sequenza in cui Kinski inizia chirurgicamente a ripristinare i tessuti della moglie…bhè anche la generosità nell’inquadrare i particolari è davvero molto simile. Katia Christine, la nostra bella “Dama in nero” di DylanDoghiana memoria, vale l’intera visione della pellicola, famosa per aver interpretato gli spot della perugina nel nostro Carosello nazionale, qui impegnata in un doppio ruolo. Interessantissima anche la sequenza in cui Kinski, verso la fine del film, tradito dalla moglie con tanto di bisturi nella schiena, ormai tornata agli splendori del tempo che fu, inizia a dialogare con la bambola preferita di quest’ultima in un bel gioco di inquadrature…Un film sicuramente essenziale, per chi ama il filone gotico del nostro cinema horror…tra l’altro, il tutto condito da alcune scene lesbo in perfetto “Garrone’s Style” che fanno sempre piacere ;)…
Ps: Tiziano Sclavi sicuramente ha preso ispirazione da questo film per costruire più storie nella collana Dylan Dog…vedi ad esempio gli albi numero 14 (Fra la Vita e la morte), 16-17 (Il castello della paura-La dama in nero) e il numero 57 (ritorno al crepuscolo). Attendo dunque i vostri riscontri sulla mia analisi.Alla prossima e grazie per lo spazio concesso. Il Saggiatore
Citazioni per citazioni, mi meraviglio che l’amico Saggiatore non abbia citato Il Diabolico dottor Satana di Jess Franco, di cui la pellicola di Garrone è una palese scopiazzatura (ma aveva copiato pure Tio Jess).
Ad ogni modo piace anche a me, nonostante la povertà dei mezzi i trucchi gore sono discreti e Kinski mattatore come sempre. Effettivamente la colonna sonora è suggestiva, poi le atmosfere da fumetto pornomacabro anni 70 mi affascinano.
ps.
Dubito Sclavi si sia ispirato a Garrone per le sue sceneggiature. A parte il fatto che Fra la vita e la morte deve parecchio a Coma profondo, mentre La Dama in nero riprende più che altro i gialli gotici tipo Il Gatto e il Canarino, mi stupirei perfino che il buon Tiziano avesse sentito parlare di 'sto film. Poi naturalmente tutto è possibile.
chiarisco qual’è secondo me, il punto di contatto con Sclavi: per quanto riguarda il sopracitato numero 14 “Fra la vita e la morte” e il numero 57 “Ritorno al crepuscolo”, faccio riferimento al malvagio dottor Hicks che potremmo identificare con Kinski e sua figlia Opal che si fa accompagnare dal nostro indagatore dell’incubo ad inverary, per poter procedere ad una ricostruzione chirurgica dei tessuti epidermici, giacchè orrendamente sfigurata…per quanto concerne i numeri 16 e 17, mi riferivo alla comparazione tra l’abbigliamento della dama in nero e di katia Christine che è praticamente identico. C’è anche una scena del film che è riportata di fatto sul fumetto (numero 16:il castello della paura, quando gli ospiti arrivano presso l’oscura magione)…Ecco tutto. In effetti Sclavi ha una cultura abbastanza notevole in film di genere, palesata con continui riferimenti e rimandi talvolta anche molto sottili. Spero di aver chiarito i motivi per cui ho citato in questo personaggio nel presente thread…! un saluto a tutti!
Ritorno al crepuscolo è palesemente in debito con Morti e sepolti, di Gary Sherman (c’è una scena pressocchè identica di ricostruzione facciale). L’abbigliamento in nero lo troviamo in tanti vecchi film/racconti gotici, mi pare pochino per legare Sclavi a Garrone…
I’ve confirmed with Mya that the October release of the Klaus Kinski horror film EVIL FACE is actually LA MANO CHE NUTRE LA MORTE (THE HAND THAT FEEDS THE DEAD) and not LE AMANTI DEL MOSTRO, as previously noted. Ironically, I had earlier mentioned how both films, shot concurrently or back-to-back, get mixed up by many.
ecco, questo è uno di quei titoli che cerco invano da una vita!
finalmente un’edizione dvd!
ovviamente il Mya sarà mio… speriamo che facciano un buon lavoro
Mi è arrivato il DVD Mya con audio in italiano.
Preoccupato dalla recensione di Johnnyb su L’amante del demonio ho dato un’occhiata ieri sera alla qualità audio/video.
Purtroppo siamo sullo stesso piano.
Uno dei PEGGIORI DVD che abbia mai visto, per intenderci siamo sui livelli delle peggiori HW. Oltretutto è anche piuttosto caro, quindi un prodotto dall’altissimo rapporto schifezza/prezzo
Pensavo che cialtronerie tipo Enjoy movies o Ermitage fossero tipiche del mercato italiano. Noto che anche gli americani si stanno adeguando al Made in Italy piĂą becero. Speriamo che sia un caso isolato. Comunque su Amazon stanno fioccando le recensioni negative e credo che il gioco della Mya non duri ancora molto.
ah che tristissima notizia. d’altronde Johnny mi aveva avvertito e aveva ragione.
io lo sto aspettando questo dvd… dovrebbe arrivarmi in settimana o la prox insieme ad altri titoli.
sarei tentato di toglierlo dal pacco… però non ho il film in nessuna versione e lo bramo da troppo tempo. vabbè… dopo il buon 4Mosche Mya un’edizione brutta della Mya tocca pure a me. per sto film faccio lo sforzo ma poi col piffero che prendo altri titoli della casa.
:mad:
no no, è proprio la vhs riversata!!!
ho dato un’occhiata al disco e il master presenta perfino i difetti tipici delle vhs.
vabbuò, pazienza.
alla fine abbiamo comprato una vhs su dvd.
io che non avevo nemmeno una copia della vhs e che avevo visto il film in una copia di copia ben peggiore di questo dvd, mi accontento.
ma giusto perchè si tratta di questo film.
in ogni caso non prenderò altri Mya fin quando non si mettono a produrre roba decente.