La patata bollente (Steno, 1979)

Tra i migliori di Steno dell’ultimo periodo.Bravi Pozzetto e Ranieri bellissima la Fenech. Curiosità il ritorno di Pozzetto dalla Russia con colbacco annesso è ripreso da un altro film di Steno Letto a tre piazze con Totò

Essendo padre di un omosessuale ho frequentato spesso, chiamiamolo così, quell’ambiente. Da giovane avevo fior di pregiudizi riguardo i gay, poi devo dire è stato proprio mio figlio ad insegnarmi tante cose. In effetti personaggi cosiddetti checche ne esistono, solo che fortunatamente oggi come oggi nessuno o quasi crea più il loro problemi ma all’epoca per una persona così o comunque per un omosessuale in generale deve essere stato molto difficile vivere. Tra l’altro era un periodo, massima ipocrisia, in cui nei film era accettato il lesbismo che era quasi sempre interpretato da attrici eterosessuali e molto sexy ma se si trattava di due uomini allora cominciavano i guai. Nel senso che se un omosessuale era una persona vistosa poteva anche passare in quanto il maschietto italico eterosessuale in qualche modo si sentiva rassicurato del fatto che lui non sarebbe mai potuto diventare così ma se invece si incontravano degli omosessuali ‘veri uomini’ a tutti gli effetti come scritto sopra allora cominciavano i guai. Questo non veniva accettato. O si era delle macchiette per un verso o per un altro. Cioè o estremamente effeminati come poteva essere, che so, Il vizietto oppure tipo Village People. Ma un uomo ‘normale’ inquietava perché ci si sentiva ‘indifesi’. Non che adesso non ci siano problemi, ma è imparagonabile al comune sentire di allora quando un omosessuale di fatto era una donna mancata (pensate a PIERRE). Le lesbiche, quelle vere, poi proprio non esistevano. Detto ciò sappiate che la Tamara di TANGO DIVERSO (‘diverso’ era come veniva chiamato un omosessuale all’epoca) è in realtà Totò Savio con la voce modificata dall’Harmonizer.

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