La Polizia accusa: il servizio segreto uccide (Sergio Martino, 1975)

No, sono già registrato, ho eseguito l’accesso, ma a parte una serie di film selezionati da loro, posso solo fare il restart del film in onda riguardandolo dall’inizio, per dire adesso c’è Roma violenta, se voglio posso riguardarlo dall’inizio, ma non c’è un menù con tutti i film di Cine 34.

Parlo della smart tv, sul pc riesco ma sulla tv no.

Ah ok, io parlo di visione su pc. La smart tv non so manco che è.

Ammetto di non bazzicare molto l’ambiente poliziottesco, ma io ‘sto film l’ho trovato veramente debole. Si va sul soggettivo, ma che un possibile golpe venga rintracciato e sventato così in quattro e quattr’otto mi ha lasciato molto perplesso ; avrei preferito più personaggi coinvolti, una trama un po’ più intricata e meno intermezzi con la Boccardo ; m’è parso fatto alla bell’e meglio, compreso quel prefinale sbrigativo nel campo d’addestramento. Meglio il finale.

Sono riuscito dovevo entrare attraverso il sito e non l’app adesoo sono sbloccati tutti i titoli, TOP!


Gran Bretagna, marzo 29

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E no che non si inventò nulla, l’attacco delle forze dell’ordine ai terroristi accampati in montagna nel campo d’addestramento viene riportato anche nel volume Storia d’Italia - Gli Anni di piombo, di Montanelli e Cervi. L’attentato dinamitardo al rapido per Bologna che esplose in una galleria pare fosse una vendetta per l’uccisione del leader dell’organizzazione nera durante il sopracitato assalto.

Come dicevamo con Polla, tutto basato su avvenimenti reali, in primis l’attacco all’accampamento sulle montagne. Poi i tentativi di golpe di quegli anni avevano spesso del paradossale, vedi caso Borghese che ispirò anche commedie come Vogliamo i colonnelli.

All’epoca c’era abbastanza da attingere dalla cronaca, forse anche più di oggi

Oddio, secondo me ce ne sarebbe pure adesso eh. Se più adatto a un noir come materiale o a una commedia satirica non saprei, ma ripensando al periodo compreso fra l’ultimo decennio del Ventesimo Secolo e adesso… perlomeno la letteratura poliziesca italiana ha sfruttato molto avvenimenti come le stragi mafiose di Capaci e affini, poi a ben vedere anche le nuove BR e altri eventi degli ultimi decenni presentano zone d’ombra mai chiarite. Certo gli anni di piombo erano qualcosa di atroce e minaccioso, ricordo che quand’ero piccolo tirava una brutta aria e gli adulti erano spaventati da quel che apprendevano dai media.

Ecco forse proprio quel clima, che per fortuna al giorno d’oggi non c’è più, era un qualcosa di molto stuzzicante per gli autori di quei tempi

E’ stato un po’ come la Guerra Fredda per il cinema americano: l’influenza la percepivi, dai film d’azione e polizieschi alla fantascienza. La paura dell’eversione nera era presente da noi fin da la Polizia ringrazia; diciamo che questo di Martino è quello che ha scavato più a fondo nei retroscena politici, attingendo direttamente dalla cronaca nera come ha fatto anche La Polizia ha le mani legate.

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Già ordinato, c’è una quantità spropositata di succulenti extra

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peccato che non ci sia una intervista all’ex legionario mio concittadino salito alla ribalta negli ultimi anni per la storia del mostro di Firenze: oltre a questo, era attivamente impegnato nell’organizzazione di campi paramilitari di addestramento fascista in Calvana negli anni settanta

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Ciao,

visionato il BR Fractured Visions.
A me la qualità video ha soddisfatto. La traccia audio italiana è quella originale però a me è sembrata pulita e chiara. Sottotitoli escludibili.
I contenuti extra, oltre all’intervista a Michelini che non ho ancora visionato sono due interviste da 15 minuti a Merenda e Martino, incentrate soprattutto sul loro rapporto con Tomas Milian.
Per riassumere: soddisfatto dell’acquisto.

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