La Prima Notte di Quiete (Valerio Zurlini, 1972)

Si è vero, si somigliano molto, poi Delon renderebbe stuggente anche Buccinasco.

Non penso comunque che si siano copiati.

Questo film di Zurlini comunque, più lo vedo, più mi viene da pensare che sia uno dei più bei film d’amore italiani di sempre.

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Sono d’accordo, mi ha davvero emozionato questo film, la scena nella discoteca poi, con gli sguardi tra Delon e la Petrova e con la musica della Vanoni mi ha fatto venire la pelle d’oca

Uscito, era ora, l’attesissimo dvd Medusa: :wink:

Ho sentito parlar male dell’audio nel dvd Medusa, con sbalzi di volume…qualcuno conferma?

Ottima notizia! Ci sono sottotitoli (Italiano/Inglese)?

No! L’audio è buono: molto chiari i dialoghi e buona anche la riproduzione della colonna sonora del maestro Nascimbene. (Solo italiano mono però!)

Solo i sottotitoli per non udenti in italiano!

Il mio alaindelon preferito: grande la sua interpretazione soprattutto quando a parlare sono solo gli occhi…

"Delon non fu soddisfatto del risultato finale - grandi le liti col regista durante le riprese - e preparò una versione per il mercato francese accorciata di oltre 40 minuti(!!!) titolata: “Le professeur”. (T.Kezich intervistato negli extra - unico extra del dvd)

la versione Delon è particolarmente pietosa: fu trasmessa anni fa sul sat…invedibile!

L’avevo letto qui:

Non sbalzi d’audio, ma un audio mono a volte un po chiuso e particolarmente fastidioso in questo periodo estivo che abbiamo (più o meno tutti, credo) le finestre aperte con conseguenti rumori esterni che si sovrappongono.
Sottotitoli per non udenti, come già detto, ed un ottimo extra (di mezz’ora circa) in cui Kezich e Medioli ci illustrano tantissime vicende (legate alla realizzazione del film che ignoravo in buona parte e (francamente) mi hanno sorpreso.
Buon restauro video anche se, talvolta, trovo sia stato fatto un uso eccessivo di tecniche di riduzione del rumore video.
Film splendido, da rivalutare oggi più che mai data l’ampia consuetudine a certe tematiche.
Mi piacerebbe sapere cosa pensano i nostri forumisti romagnoli, delle location riminesi e limitrofe del film. :slight_smile:

Mi sembra un giudizio un po’ troppo severo!

Anche se non sono un esperto in materia mi sembra più corretto il giudizio di VIDEOARCHEOLOGIA (sito di cui ho un grande rispetto) che all’audio dà un voto buono.

In quanto al dvd tutto bene tranne il prezzo ( 19.90 E.) che mi pare un po’ eccessivo!

dvd di buona fattura: di base c’è la versione restaurata dalla PM che al solito si affida a Giuseppe Rotunno, garanzia di competenza e di rispetto filologico. Il risultato è quindi ottimo con una immagine fedele al Technochrome originale e audio pulito ma non pastrocchiato, appunto un po’ chiuso come l’originale. Video anamorfico e integrale, peccato per l’assenza del trailer ma contenuti speciali per una volta (per essere un dvd Merdusa) non affidato a qualche dilettante allo sbaraglio.

Io sono di Forli’ ma tempo fa ho vissuto a Rimini per un anno… conta? :slight_smile:

Ho visto il film ieri sera: non sapevo che fosse girato a Rimini, ma ho subito riconosciuto il molo con i caratteristici scogli “tetraedrici” sul quale anch’io sono andato diverse volte durante l’inverno per ascoltare il mare ed il vento. Rimini nelle stagioni fredde ha un fascino tutto suo, che la gente normalmente non conosce perche’ associa la citta’ al turismo da spiaggia, e Zurlini ha fatto a mio parere una scelta azzeccatissima nell’ambientare il film in questa città.
Il film e’ splendido, superfluo ribadirlo: la scena con la musica della Vanoni e’ toccante come non mai, la fotografia e gli attori sono eccellenti, e la trama ed i dialoghi raggiungono vertici notevolissimi.
Diverse scene sono girate in piazza Cavour (dove evidentemente all’epoca le macchine potevano transitare), come la prima nella quale compare la “Miura”, e nell’antistante ex-pescheria sulla quale si affaccia il negozio di Salvatori. Curiosamente si vede poco piazza Tre Martiri, la principale della citta’.
Non sono riuscito ad individuare le località al di fuori della città, ma immagino siano tutte nei paraggi.

Se dovessi trovare un unico, piccolo difetto al film potrei dire che mi ha inizialmente un po’ infastidito il fatto che tutti i personaggi parlino un italiano ‘standard’, senza la minima inflessione dialettale. Vedendo un film ambientato a Rimini ci si aspetta che la gente parli come i riminesi, o almeno con accento romagnolo come in Amarcord… ma vabbe’, non e’ poi cosi’ grave.

I TETRAPODI!

Infastidì non poco anche a me la totale carenza di dialetto romagnolo o meglio di accento riminese, sono si a Rimini ma non si sente, riguardo le location la villa sul mare dovrebbe essere zona Cella, lavorando fisso a Rimini da diversi anni dovrei identificare tutto senza problemi, ho bisogno di rivedere il film.

Uno dei film più intensi che abbia mai visto. Cupo, disperato e mi ripeto intenso. Una storia d’amore portata alla disperazione e verso un percorso negativo e senza futuro. Come qualcuna delle troiette definisce la Vanina “tanto passato, poco presente e niente futuro”.
Si potrebbe dire che Delon interpreta se stesso tanto è perfetto. Fotografia grigissima e livida, chi l’avrebbe detto che Rimini la capitale del divertimento superficiale mostrasse una faccia così piena di dolore?

Capolavoro

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Mi chiamo Vanina a causa ( colpa, merito?) di questo film. E da un po’, per questo, tutto ruota intorno a questo film. A quel tormento.
E’ un’immedesimazione torbida, ma bellissima.

Forse dovrei uscirne.

ps: non trovo il libro cui si fa riferimento…

Ciao Benvanuta :slight_smile:

Parli forse di questo? Il libro che Alain Delon regala a Vanina?

Non riuscivo ad aprire il link dei vecchi messaggi. Pensavo fosse un saggio sul film. Vanina Vanini lo conosco già… Mi chiamo Vanina Viviani… e mille volte mi hanno scambiato per quella di Stendhal… :wink:

Grazie mille…

Ah ho capito! parli di questo:
http://www.gentedirispetto.com/forum/showthread.php?2769-La-Prima-Notte-Di-Quiete&p=32953&viewfull=1#post32953

Solo che i link sono obsoleti, aspettiamo che chi di dovere ci dica a cosa linkavano. :slight_smile:

Struggente è la parola giusta.

Sembra di entrarci dentro.

Perchè colpa? Goditelo finchè puoi, quel tormento…Benvenuta :wink:

Il libro cui si riferisce il link è “La prima notte di quiete di Valerio Zurlini : un viaggio ai limiti del giorno” di Lino Miccichè edito dalla Lindau nel 2000, ISBN 8871803213. Ma è fuori catalogo.