La ragazza che sapeva troppo (M. Bava, 1963)

Regia:Mario Bava
Sceneggitura:Mario Bava, Enzo Corbucci, …
Anno: febbraio 1963

Cast: Letícia Román, John Saxon, Valentina Cortese, Titti Tomaino…
durata: 92 min / France:88 min / Spain:83 min / USA:86 min
B/N
1.66 : 1

Visto ieri, da notare la bellissima fotografia. la parte finale è forse la meno bella. l’inizio era favoloso…

Quando lo vidi da piccino trovai l’incipit genuinamente terrorizzante. Poi il film si sbilancia un po’ fra thriller e commedia (il progetto originale prevedeva proprio un giallo rosa; poi Bava lo virò più sul macabro, a suo dire perchè non aveva attori di richiamo). Il finale lo ricordo adeguatamente nero, soprattutto per la caratterizzazione della Cortese nel ruolo della folle. Effettivamente qualche somiglianza con questo giallo L’uccello dalle piume di cristallo l’aveva… non l’ho più rivisto da allora, chissà che effetto mi farebbe oggi?

Molto carino, soprattutto l’inizio. Esiste un dvd franzoso molto dignitoso che si trova per poche lire, traccia audio anche italica. Divertenti gli stereotipi sul presunto effetto delle droghe leggere, grande Saxon.

E’ passato tanto tempo da quando lo vidi percui mi posso ricordare molto poco la trama. Ricordo nitidamente che mi piacque molto e soprattutto le magnifiche atmosfere luce/ombra da panico che solo il grande Bava poteva creare in un film bianco & nero. Accostatelo a Hitchcock o chi volete, ma per me è un altro colpo grosso del Maestro.

Pare che Argento sia molto debitore al film, specie nell’uso degli esterni. Mi avete fatto venire volgia di rivederlo!

questo film anticipa venti anni successivi di cinema giallo-thriller, non solo argentiano.

di dario argento anticipa quasi tutto: la soggettiva dell’assassino (anche se qui non realizzata con macchina a spalla), la clara calamai di profondo rosso (qui perfettamente codificata da valentina cortese), il rapporto hemmings-nicolodi di profondo rosso (qui saxon-roman, con piccoli scontri buffi tra i due e abilità maldestre nell’indagine), l’investigatore che chiama il protagonista al telefono preannunciando di aver scovato una traccia fondamentale ma poi… (qui è dante di paolo, in “4 mosche” jean pierre marielle), la scoperta fuorviante nel prefinale molto simile a quella de l’uccello…, la gag della difficoltà di comunicazione per il rumore d’ambiente (qui la tipografia di un giornale, in profondo rosso un bar), l’ambientazione al coppedè, inquadrature di inferno ecc. ecc.

Ma anche l’assassino (o l’assassina?) de L’Uccello…, con la sua stanza segreta e le lettere farneticanti composte con ritagli di giornale. E la trovata fuorviante del presunto omicida (in realtà un parente del killer, disposto a tutto pur di proteggerlo). Senza contare che entrambi gli script sono a loro volta fortemente somiglianti al celebre romanzo di Brown, tanto che vien da chiedersi se anche Bava possa averlo letto. Pienamente d’accordo: non sarà forse il miglior film del regista, ma assieme a Sei donne per l’assassino ha codificato il thrilling anni 70 in maniera determinante.

ps.
E sor Darione potrebbe piantarla di millantare che i thriller di Bava all’epoca manco li aveva visti. Ma tanto non lo ammetterà mai, afferma di essersi ispirato di più a Freda per bastiancontrarismo puro e semplice.

Quando il sor Darione ‘millanta’ mi ricorda tanto un’altro regista ‘de paura’ :smiley:

[flash]http://www.youtube.com/v/i4w-wk9q-BU&rel=1[/flash]

Sentite quello che dice alla fine del filmato sulla sceneggiatura :smiley:

Rivisto oggi pomeriggio. Che nostalgia, non mi capitava a tiro da quando avevo 6 anni o giù di lì! E’ ancora caruccio, e l’incipit davvero elegante e “baviano”. Non posso che ri-confermare quanto argomentato da Lucarello sull’influenza che questa pellicola ha esercitato su gran parte del thrilling italico anni 70; lo considerano inferiore a 6 donne per l’assassino, ma credo meriti una rivalutazione.

finalmente un’edizione italiana anche di questo film!
in uscita per SinisterFilm il 22 settembre :rolleyes:

http://thrauma.it/dettaglio.php?dettaglio=dvd&id=32097

Bellissimo Thriller Baviano…effettivamente Argento deve molto alla pellicola :wink:
La parte iniziale è semplicemente divina!

I primi 20 minuti sono semplicemente geniali,favolosi.Per il resto un ottimo giallo del maestro Mario.Comunque ogni giallo/thriller di Mario Bava che (ri)scopro mi smonta continuamente la genialità di Dario Argento.In questo film ci sono elementi ripresi poi in maniera anche molto palese da Argento,soprattutto in L’uccello dalle piume di cristallo e in Profondo Rosso.Mi sorge una domanda allora,possibile che Argento era il “Maestro” Argento proprio perchè aveva tante ottime fonti dalle quali attingere per poi nella maggior parte dei casi negare l’evidenza,e adesso invece sforna una cagata dopo l’altra perchè è “costretto” a lavorare sulle proprie idee?

Visto - colpevolmente - per la prima volta solo questa notte:
concordo con quanto detto finora circa l’importanza storica del film, la fotografia splendida (se non sbaglio bisognerà aspettare “Reazione a catena” per rivedere Bava occuparsene direttamente) e l’influenza avuta sul thriller a venire (Argento in primis).
C’è anche da sottolineare quello che - almeno a memoria mia - è il primo accostamento di un big della canzone italiana all’interno di un genere cinematografico in cui le canzoni non sono state spesso utilizzate: Adriano Celentano e la sua Furore.

Per quanto riguarda le ispirazioni letterarie mi pare strano che nessuno abbia fatto notare il chiaro riferimento a

“La serie infernale” di Agatha Christie.

Promosso a pieni voti, come sempre con Bava senior.

Onestissimo il dvd Sinister, anche se il master non raggiunge i picchi di qualità de “I tre volti della paura”.

mi sembra che rispetto al francese sia anamorfico, mentre la qualità video (andando a memoria) è abbastanza simile

rivedendolo sono rimasto estasiato dalla fotografia, che in una prima visione non riesco mai a cogliere bene facendomi distrarre dalla storia

L’incipit è da antologia e la scena in cui Nora si reca nella casa abbandonata per avere informazioni sui delitti è da applausi.
Peccato che il dvd Sinister abbia un bug: nel menu principale i comandi sono invertiti, nel senso che premendo Giù col tasto direzionale la freccia va su e viceversa…e quando accedo alla colonna sonora del film non posso ritornare al menu principale ma devo riavviare il disco.Anche la vostra copia presenta gli stessi difetti?Peccato, rimane comunque un acquisto di cui sono felice perchè lo considero un gioiello che non può mancare in nessuna videoteca.

Molto bello l’edizione speciale in doppio dvd della Arrow video. Il master del film del primo dvd, ossia appunto “La ragazza…” è molto buono e ha la traccia italica.
Insieme al film una serie di interessanti extra: oltre al commento audio di Tim Lucas, all’introduzione di Alan Jones (non il pilota della Williams…) e al trailer della versione internazionale, c’è un’intervista di circa 20 minuti a Cozzi, Richard Stanley, Alan Jones e Mikel Koven, e poi un’intervista a Saxon di 10 minuti.
Nel secondo dvd c’è solo l’edizione americana del film “Evil eye”, naturalmente in lingua inglese.

Bellissimo giallo del Maestro che anche qui fa centro. Di certo il cast tranne la Cortese è quello che è, d’altronde Bava non ne ha mai fatto mistero di questa cosa però funziona senza toccare il ridicolo. Bella la prova di Dante Di Paolo che Bava riutilizzerà anche in 6 donne per l’assassino. Bellissima la fotografia. L’unica cosa che non ho gradito è la canzone di Celentano che ho trovato poco appropriata. Un buon umorismo accompagna la pellicola. Consigliato

È vero che la versione americana è più lunga di quella italiana? Chi ne sa qualcosa?

Si, la versione ribattezzata Evil Eye ha diversi minuti in più, mi pare un finale diverso, alcune scene in più ed altre in meno, nel dettaglio non ricordo, ma per la versione italiana Bava ha voluto dare un tono più cupo, per quella americana accentua invece i toni di commedia poliziesca.
Per dire le durate delle die versioni nel BD Arrow sono:
1:25:48.143 (The Girl Who Knew Too Much)

1:32:36.759 (Evil Eye)

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Diciamo che 7 minuti non sono roba da poco. Vale la pena recuperare questa versione più lunga?