Il Supercinema, inaugurato nel 1928 circa è ancora esistente, ma da molti anni è stato trasformato in un prestigioso teatro, il Nazionale. Nonostante ciò, la scritta ‘Svpercinema’ scolpita nel marmo è tutt’ora perfettamente visibile.
Segnalo per i nostalgici delle vecchie sale il sito www.giusepperausa.it per i cinema milanesi e www.cartesio-episteme.net per quelli romani, entrambi ricchi di matrriale fotografico.
Te lo confermo.
Ci sono molti argomenti, ma non sono riuscito a trovare quello sui cinema. Dov’è esattamente?
Volevo chiedervi, ringraziandovi in anticipo, di chiarirmi questa cosa: il cinema Moderno e l’Arena Esedra (parliamo di Roma, ovviamente) facevano parte dello stesso complesso. Ma erano due unità distinte, o si trattava invece di un unico cinema dove la programmazione avveniva di giorno al chiuso e di sera all’aperto? A un certo punto, verso la fine degli anni '60 l’arena Esedra scompare e rimane solo la programmazione al Moderno.
Quando sono entrato nell’età senziente l’Arena Esedra, a due passi dalla mia casa dell’epoca, già non era più in esercizio. Ci ho visto però molti anni dopo il “Diavolo in Corpo” di Bellocchio perchè un’estate fecero una riapertura eccezionale.
Erano due strutture distinte (diciamo tre perchè c’era anche il Modernetta), seppur con la stessa gestione (cfr.la foto dell’ingresso che riporta la scritta “Moderno”). Il discrimine non era l’orario ma la stagione. Normalmente le arene romane entravano in funzione in estate quando invece le sale facevano la chiusura stagionale. Non so se dalle fonti che citi emergano invece proiezioni in periodo autunnale-invernale.
L’ingresso era da Via del Viminale (la stessa del Supercinema) mentre quella del Moderno era sotto il portico di Piazza Esedra.
Oggi lo spazio dell’Arena Esedra è stato utilizzato per realizzare la sala 3 del The Space Moderno.
Grazie King, sei stato chiarissimo. Il limite stagionale dell’Arena Esedra risulta essere stato in settembre. Poi di solito riprendeva in giugno. Quindi, in sostanza, erano due schermi distinti con la stessa gestione.
Poi a fine anni '70 il Moderno, che nel corso del tempo aveva ospitato tantissime prime visioni, è diventato un cinema a luci rosse…
Insieme al Modernetta. Questo per quasi tutti gli anni ottanta. Poi per un po’ chiuse del tutto se ricordo bene. Poi arrivò la catena che allora si chiamava Warner Village.
A chi interessa il Blue Moon è tuttora attivo, solo che adesso è un night club che ci tengono far sapere essere vietato ai minori di 18 anni. Chissà…
Che tristezza… in quella sala ci sono cresciuto…
King, ci possiamo andare noi due per fare una cosa alla Fantozzi e Filini…
Da notare che lì vicino c’è anche un locale gay dove c’era la fila per entrare, mentre al Blue Moon non entrava nessuno (sono stato fermo là una quindicina di minuti buoni).
Potevi pure dire, allora,che il Blue Moon NON SE LO INCU**VA nessuno…
il cinema argo di monza che fa talvolta capolino nei flanetti della sezione hard quando riaprì nel 1981 a uso smanacciamenti selvaggi
qui se ne trova nascita, arco vitale, riapertura durante gli ultimi singhiozzi del boom hard e chiusura nei primi 2000:
Il cinema Argo di viale Monza, a Milano. Ci sono stato tantissime volte, prima che negli anni '90 divenisse ritrovo pressoché esclusivo di omosessuali. Le porte frontali che si vedono nella foto introducevano nella galleria, mentre le due scale laterali conducevano nella platea sottostante.
Prima di entrare in platea c’era anche uno sgangheratissimo guardaroba abbandonato da anni. Infatti a parte l’arcigna matrona alla cassa di guardarobiere nemmeno l’ombra…
Ricordo anche delle maschere appese ai muri della galleria.
il guardarobiere era custodito dentro il guardaroba e non è mai più uscito da lì
ne il volatore di aquiloni, quando pozzetto divenuto tenore sta cercando la scala tra i lavori in corso della nuova linea della metro, si trova alle spalle il cinema cavour, che a quanto leggo ha chiuso i battenti a metà del 2007