La stanza del vescovo (Dino Risi, 1977)

Titolo: “La stanza del vescovo”;
Anno: 1977;
Nazione: Italia/Francia;
Durata: 110 circa;
Regia: Dino Risi;
Sceneggiatura: Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Piero Chiara e Dino Risi;
Interpreti Principali: Ugo Tognazzi, Patrick Dewaere, Ornella Muti, Lia Tanzi, Piero Mazzarella e Gabriella Giacobbe;
Distribuito in dvd, in Italia, da Medusa Video.

Tratto dallo Splendido Romanzo Omonimo di Piero Chiara del 1976 è la Storia di Due Amici (dell’ultima ora) che (conosciutisi da poco) veleggiano liberamente sul Lago Maggiore nell’Italia del 1946 (facendo, tra l’altro, scalo in caccia di donne): l’amico più anziano (interpretato da un Tognazzi in gran spolvero) tuttavia attira il Giovane (impersonato dal Grande Attore, compianto e prematuramente scomparso, Patrick Dewaere) in un singolare ed oscuro intrigo di amore e morte in cui (immancabilmente) è presente una Femme d’Eccezione (Ornella Muti, nella Parte, in gran spolvero e nel suo pieno splendore).
Medusa Video ci ha, da tempo, reso il favore di editare il dvd (di buona resa audiovisiva ed in widescreen) di un Ottimo Film di cui non si era ancora parlato su GDR e che si avvale (come Co-Sceneggiatore) dello Stesso Piero Chiara che ne ha scritto il Romanzo (come, peraltro, già accaduto in “Venga a prendere il caffè da noi”) e che (come raccontano le Cronache d’epoca) da sempre ha asserito di aver pensato a Tognazzi nelle Sembianze di Orimbelli durante la stesura del libro avendone già sperimentato l’efficacia in una Mirabile Interpretazione di un film tratto da un suo altrettanto valido romanzo (“La Spartizione”) da cui è stato tratto il film cui accennavo prima in parentesi e che ha già un suo Topic.
Consiglio, caldamente, a Tutti sia il film che il dvd che vi regaleranno poco meno di due ore d’ingresso in un Mondo fantastico. :wink: :wave:

…un link per il dvd che, purtroppo costa ancora tanto (ma ne vale la pena, di acquistarlo) come altri Medusa, ma che a qualcosina in meno si trova:

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personalmente non trovo sia classificabile come film comico

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Siamo nell’ambito delle Commedie alle quali, in alternativa ai Comici sic et simpliciter, è dedicata la Sezione (“Comici e Commedie”) :wink:

Concordo, l’ho visto ieri sera ed è senz’altro da spostare nella stanza Tutto il resto.

Il film mi è piaciuto, anche se il finale è un po’ debole… ma la storia fino a lì procede molto bene e Tognazzi è monumentale…donna incazzata, mezza ciulata! :smiley: :smiley:
Girato sul lago Maggiore.

Fedelissimo, però, allo splendido romanzo da cui è tratto (con cooperazione, alla sceneggiatura, di Chiara medesimo unitamente al regista Risi ed a due grandissimi immensi personaggi).

infatti è stato classificato come drammatico, poi con quel finale comico proprio no.

Visto ieri in un dvd di produzione russa, non so quanto regolare… Il master dura 1:46:29 ed è ottimo, chissà, magari è quello della Medusa…
Film bellissimo, soprattutto per le atmosfere lombarde ben trasposte da Piero Chiara.
Film che va visto subito dopo Venga a prendere il caffé da noi di Lattuarda, anch’esso tratto da Piero Chiara. Temistocle Mario Orimbelli, un mito come Emerenziano Paronzini!

Le due uallere svizzere:

E’ intervenuta la censura di Imageshack! addìo uallere! riposterò

Io non ho letto il romanzo ma ho visto recentemente il film che mi è molto piaciuto , anche perchè non immaginavo di trovarmi di fronte ad un film drammatico…è vero che ci sono situazioni brillati e battute , ed infatti è proprio la presenza di Tognazzi nel cast che m’aveva fatto pensare ad un film totalmente diverso , mentre poi con mio grande stupore , come detto prima , mi sono trovato di fronte ad un film veramente bello , con alcuni spunti di riflessione ed una storia che va via via sempre piu’ dipanandosi verso l’inaspettato finale. :slight_smile:

Senza voler aprire una discussione apposita, vorrei domandare a qualcuno che se ne intende: ma questo sarebbe un restauro della pellicola? Perché io, da ignorante, lo trovo un totale peggioramento.

vescovo1

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Quale sarebbe il fotogramma restaurato?

…me lo chiedo anch’io, ma attenzione alla durata: trattandosi di dvd, anzichè bd, la durata medesima non può che essere inferiore trattandosi (nella fattispecie) di 25 fotogrammi al secondo (circa) anzichè 24… :writing_hand:

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Il secondo.

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Hanno fatto una color correction che sembra un po’ fatta in casa, aumentando la luminosità e diminuendo il contrasto, ma andando a perdere un sacco di dettagli (vedere le venature del marmo della colonna) ed appiattendo tutto lo spettro cromatico ad una sorta di “scala di beige”. Non credo proprio che la fotografia del film originariamente avesse questi toni…

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Sì, chiedo scusa; il fotogramma restaurato sarebbe la seconda immagine tutta virata sul beige.

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Per me, che vidi la prima al cine, nessuno dei fotogrammi è fedele al film: uno probabilmente per lo stato di conservazione dei materiali di partenza, l’altro per correzioni (appunto) arbitrarie se pensate che i chiaro scuri sono una cifra sitilistica nortevole `e consolidata del film medesimo…
…verificherò a breve, non avendolo visto da tempo il dvd che posseggo da diversi anni… :wink:

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mi ha un po’ annoiato, anche se fra Tognazzi e l’ambientazione si finisce per guardarlo volentieri
spentissimo il cast di contorno, a cominciare da Dewaere che ogni volta che è in scena è peggio di un sonnifero

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Visto anche io su raiplay, effettivamente il finale sembra un po’ tirato alla via alla svelta, ma confermo coincide alla perfezione col romanzo omonimo da cui è tratto, del quale ho sbrigativamente letto la trama su wikipedia:

Una storia davvero cupa e intrigante, uno di quei tanti film sempre sentito nominare e sempre snobbato, curiosa e sicuramente irrilevante all’epoca l’omonimia col Cavaliere delle reti fininvest.

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Solo 17 commenti per questa perla del nostro cinema dei 70? L’ho rivisto per l’ennesima volta stasera e ne sono sempre più affascinato. Non ho letto il romanzo (ma mi riprometto di farlo a breve) ma riesco facilmente ad immedesimarmi nei panni dello spregevole Temistocle Orimbelli e sentire addosso la prigionia, la solitudine in cui è confinato all’interno della monumentale Villa Ofelia, rappresentata dalla rigida moglie. Ed ecco che l’incontro col Maffei può rappresentare un ritorno alla vita libera, ma allo stesso tempo la stessa speranza scaturisce anche dai pensieri della giovane Matilde e qui la faccenda si complicherà non poco. Se la parte, diciamo, “poliziesca” del racconto è ingenua e appena accennata, a svettare è la caratterizzazione del personaggio interpretato da Tognazzi, vero vulcano e fulcro di tutto come era solito fare nei suoi anni migliori, e i momenti corali della famiglia Orimbelli (quando arrivano i Puricelli assistiamo al vero momento comico del film). Insomma, io ne sono davvero innamorato.

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