Asia Argento che spesso ha rovinato film di grande livello come ad esempio “La Sindrome di Stendhal” qui,ne “La Terza Madre” ricopre pefettamente il ruolo affidatole.
Non si può processare il cast sapendo l’odio che Argento ha sempre avuto nei confronti degli attori.
Per Lui sono solo dei burattini al servizio di una storia e,salvo rari casi,con attori di spessore come Von Sidow,Lavia o la Calamai,il problema si protrae dalle origini.
Purtroppo,come ho avuto modo di scivere anche sul forum dell’amico Folletto Argento:
Dario è uscito dal “sogno”.
La Terza Madre differisce così radicalmente da Suspiria e Inferno per la sua Vampirizzazione del mondo terreno.
Non va a pescare in quell’humus nero e macabramente fiabesco dei primi due capitoli ma si concentra altresì più sugli effetti del male che sulla sua radice.
I tempi cambiano e gli stili con esso.
Personalmente penso che la pellicola sia,per quanto terribilmente in ritardo con i tempi a lei più consoni,una degna conclusione del cerchio De Quinceyano.
Nella sua assolutà frenesia illogica,l’ultimo fotogramma del film è assolutamente Iconografico.
Secondo me,la risata mefistofelica,l’acqua e l’uscita dal sotterraneo vanno letti più come un dipinto che come una sequenza filmica.
Purtroppo il grande ed invalicabile peccato di Dario è stato quello di non aver saputo mediare tra il proprio flusso di coscienza e la coerenza in fase di sceneggiatura
Certo,non tutti,anzi,quasi nessuno può capire il substrato esoterico simbolico che La Terza Madre contiene.
Ps:Non penso di essere l’unico ad aver scovato tra le varie citazioni,quella a Profondo Rosso.
La strega cinese è truccata per assomigliare alla Calamai.