La Tregua (Francesco Rosi, 1997)

Tratto dall’omonimo capolavoro di Primo Levi, dove lo stesso levi torna a casa libero dalla prigionia

FILM COMPLETO:

Ultima opera di Francesco Rosi, come dicevo in altra sede è il film che mi viene sempre alla memoria quando si parla di Olocausto, e mi rendo conto anche del fatto che non lo vedo dalla mia prima visione al cinema. Recupererò presto, la versione di raidue è qui disponibile per la visione.

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Pensare che il protagonista di questo film è lo stesso che un anno dopo avrebbe interpretato Jesus Quintana ne “Il grande Lebowski” mi fa pensare quanto John Turturro non abbia mai avuto la giustizia che merita. Poliedrico a dir poco.

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Onestamente è davvero difficile e delicato realizzare un film sull’olocausto, ma parti in cui viene recitato qualche passo del libro e primi ultimi 4 minuti a parte ha l’effetto di diventare un film avventuruoso / commedia in cui si rischia anche di ridere e quando sono morte milioni di persone nel peggior modo non sarebbe il caso.

Turturro che (involontariamente, boh, sarà il doppiaggio) fa ridere in quasi ogni occasione . Il Greco che lo aiuta all’inizio che lo sfotte ed è libero di gigioneggiare a piacimento (Approvo però la massima “GUERRA E’ SEMPRE”) , per non parlare degli italiani stereotipati, con Bisio, Citran, Ghini…a questo punto potevano chiamare anche Abatantuono e Alessandro Haber ; col napoletano che canta (Che poi è il fornaio di “Soldati 365 all’alba”) e Teco Celio che lo percula perchè la sua laurea non gli serve a un cazzo.

Boh, ci ho visto davvero del grottesco. Mi avessero gasato il nonno forse l’avrei presa maluccio ma si sa che la miglior vendetta è il perdono.
E parliamo di un regista che ha messo in cantiere “Cadaveri eccellenti”. Mi aspettavo di più.

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