La vostra soglia

Sono ancora leggerissimamente sensibile a forti scene, ben girate, di possessione demoniaca.
Es. alcune scene di “STIGMATE” o di “CHI SEI?”

Per il resto, ormai i serialkiller + violenti o gli zombi + sanguinolenti mi lasciano totalmente indifferente; anche vedere il sangue che scorre a fiumi o persone orrendamente mutilate non m’impressionano più.

la scena finale di Top Line…niente male…

Reduce dalla (re)visione di Men behind the sun, aggiungo la scena del gatto che soccombe all’attacco dei topi e la scena del bambino sul tavolo operatorio (non tanto per la scena in sé, quanto perchè si trattava di un bambino)

OT OT OT… si parla di effetti speciali, il da te citato è ahimè tutto vero :mad:

La scena dell’autopsia, però, ha anche degli effetti speciali…

A me fece impressione pure il gatto seviziato ne Il poliziotto è marcio, figurati. E sì che era tutto finto…

l’“esplosione” di uno dei protagonisti della grande abbuffata fa davvero skifo ma il film di ferreri è bellissimo
altra scene skifide in cuoco ladro sua moglie e l’amante di Peter Greenaway
tipo quando i protagonisti entrano in un furgone carico di derrate alimentari in decomposizione… altro fil notevolissimo e con una colonna sonora strepitosa!

forse fa ancora + impressione la scena onirica nella quale la protagonista partorisce una larva anzichè un neonato…

Non sopporto gli aghi … chiudo gli occhi nelle scene con gli aghi.
E non sopporto le teste che esplodono … come su skanners o su pulp fiction …
per il resto non mi impressiono per nient’altro. (tendo però a commuovermi quando nei film muoiono gli animali … motivo per il quale non ho più rivisto il finale di “balla coi lupi”)

Sarò banale visto che l’hanno detto un pò tutti, ma l’unica cosa che mi fa veramente distogliere lo sguardo sono i prelievi e le iniezioni nelle vene… Poi ci sono altre scene che possono colpirmi (non per il contenuto splatter, ma per il contesto in cui avvengono) ma mai come le siringhe all’opera.

Le siringhe.
Salò (soprattutto il banchetto)
Caligola (le torture, il fisting)

la mia “soglia” l’ho oltrepassata abbondantemente grazie ad un film (una sorta di documentario… ma basato su un montaggio “artistico”) di Brakhage che non cito perché non tratta fx ma autopsie vere. una sorta di apocalisse della carne e della “realtà” umana che, letteralmente, mi bruciò gli occhi rendendomi assolutamente insensibile ad ogni forma di effetto speciale.

naturalmente anch’io continuo cmq ad avere “punti deboli”… comuni -a quanto leggo- anche ad altri: “siringhe” e “denti” su tutto.
il momento di Last House on the Left -tanto per fare un esempio indicativo- per quanto presupponga l’azione lasciandola solo intendere mi basta e avanza per, ancora oggi, voltarmi dall’altra parte… una reazione direi involontaria che non mi capita durante gli altri momenti gore del film.
la stessa cosa dicasi per il momento, più esplicito, di Profondo Rosso.
e si potrebbe continuare.

ma ciò che continua a crearmi sempre disagio è la filmografia di Cronenberg. soprattutto film come Brood. o Shivers. o La Mosca.
non sto parlando di reazioni come quelle citate prima… della serie “occhi chiusi”.
piuttosto di un malessere, a volte perfino “fisico”, che sempre mi attanaglia quando al centro del film c’è il corpo. anzi: il corpo che sfugge al proprio controllo.
il corpo in rivoluzione.

e oggi più che mai, oggi che passo i pomeriggi dentro una merda di ospedale per problemi familiari, so che molto probabilmente non riuscirei a reggere quei film lì. perché mi annichilirebbero.

Cabin fever ha una miriade di scene schifose. Non sto qui ad elencarle, ma diciamo che l’80% del film è disturbante.

personalmente mi impressiona poco o niente. manco denti e siringhe. sarà perchè dal dentista ci vado spesso e sono iscritto all’ avis. comunque parlando di stupore direi diverse cosette di takashi miike. su due piedi mi viene in mente il parto decisamente duro in ‘gozu’ ma la lista sarebbe davvero lunghissima…

Non riesco più a tollerare la visione di scene di violenza perpetrate ai danni di bambini, anche (soprattutto) quelle psicologiche.
E le evirazioni.

Siringhe. Qualsiasi scena dove compare un ago è per me insopportabile.

Distogliere lo sguardo no; ma recentemente la scena di tortura dell’episodio di Miike censurato dai Masters of Horror m’ha decisamente messo a disagio.

Alcune sequenze di Naked Blood mi hanno arrecato qualche problemino psicologico, che appena ho tempo cercherò di superare. Per il momento resto disabile mentale (così non lavoro).

Ma come?! Quelle sono le più belle! :slight_smile:

Ma dove?!?!

La scena finale di “Hannibal” con Hopkins e Liotta, non a caso citata ad esempio all’apertura del thread, mi ha sempre procurato fortissime sensazioni di disgusto e tristezza: una rappresentazione scientifica perfetta della cattiveria e del male che albergano in una mente malata.

La scena di tortura perpetrata da Schnaas ad Amerkamp in “Angel of Death 2” è sicuramente un capolavoro dal punto di vista tecnico ed è impressionante quanto sembri reale: reduce dalla visione dei 2 Hostel, mi sono trovato dinnanzi a un qualcosa di decisamente superiore e sono rimasto a bocca aperta per l’utilizzo sapiente degli effetti speciali nel senso che durante la visione sembra non siano stati utilizzati per niente e l’effetto visivo che ci viene restituito è devastante.

Sequenze o scene di coprofagia.

Anche io sono di quelli che hanno una paura fottuta degli aghi…
Ma il solo parlarne mi provoca fastidio a livello fisico…
E forse è peggio nei film dove “il bucarsi” è solo accennato o quasi e non si vede proprio la siringa entrare nel braccio…
Giusto per dire: la sequenza di Riff Raff dove Robert Carlyle guarda la convivente sul letto che si fa di eroina mi ha fatto stare male per il resto del film…