Imperdibile capolavoro dell hard. Ma veniamo al dunque: è riemersa questa locandina che, affibbiandogli un nuovo acrimonioso titolo, sembrerebbe una riedizione in sala (cast e firma registica sono di L’amore e la bestia). O è solo il visto a venire rispolverato? Vai Carlitos!
Bel manifesto, allusivo. Uno lo vede, e si chiede subito se alla regia c’è Tarkovskij, o Bergman, o Bresson. Molto meglio, in realtà: Andrea Bianchi! Garanzia di qualità, classe e maestria…
Di hard italiani “bestiali” ce ne furono diversi. Se n’è parlato in altri thread. C’era un’attrice, in particolare, a suo tempo impegnata e convinta, nelle sue REALI azioni con animali vari. Attrice di cui non si può più fare il nome, ma oramai la frittata è fatta da decenni. Altro, non è opportuno dire…
Uno dei migliori porno italiani degli anni '80, questo fa parte di una serie di coproduzioni con la Francia, diretto da Andrea Bianchi, sebbene per molti anni si sia creduto che il regista fosse Pierre B. Rienhard, a causa dell’uso dello pseudonimo “Myke Strong” nella versione francese, o Roberto Bianchi Montero, data la firma registica “George Curor” presente nella edizione video italiana.
La data delle riprese non è conosciuta, anche se sospetto che sia stato girato tra la fine del 1983 e l’inizio del 1984. Nemmeno gli autori di “Luce Rossa - La Nascita E Le Prime Fasi Del Cinema Pornografico In Italia” menzionano la data di lavorazione del film, quindi dev’essere impossibile scoprirlo.
La trama è piuttosto intrigante: una contessa vedova di nome Marina (interpretata da una splendida Dominique Saint Claire) è ossessionata dalle virilità di un cavallo che le è stato regalato dal suo defunto marito. Quest’ultimo (interpretato da Gabriel Pontello) si materializza in quelle che sembrano essere le fantasie della contessa (o sarebbero il fantasma del conte?) ed entrambi vivono una serie di incontri sessuali che coinvolgono anche altre persone.
L’ambiguità riguardante il personaggio di Pontello aggiunge un interessante tocco di mistero. Potrebbe essere un fantasma, ma anche un mero prodotto della fantasia della contessa, che non riesce a dimenticare il suo amato marito. Bianchi riesce a costruire un’atmosfera efficace, sebbene la trama avrebbe potuto essere sviluppata meglio.
Secondo “Luce Rossa”, Lorenzo Onorati potrebbe essere stato un produttore occulto di questo film, cosa che sarebbe molto interessante da approfondire, così come molti altri dettagli su questa e sulle altre produzioni pornografiche realizzate da Bianchi nel periodo.
Concordo, capolavoro dell’hard senza se e senza ma. La qualità del film e la potenza delle immagini garantiscono la diffusione nei cinema e nei videoregistratori di tutto il mondo, dal Sudamerica all’Oriente. Ovunque la critica lo elogia incondizionatamente, perfino da noi, ai tempi della prima uscita in video (AD Distribution) prende subito 4 stelle di giudizio.
Secondo me l’interminabile minzione di Pontello su Marina è assolutamente autentica.
La musica che suona quando la contessa scopre la verità sul cavallo è piuttosto inquietante. Sarebbe interessante sapere da dove proviene. Probabilmente non è stata composta per il film, ma si adatta perfettamente all’atmosfera perversa.
Mi unisco agli apprezzamenti. Il linguaggio scurrile, sessista e sboccato (oggigiorno impensabile) proposto in maniera compiaciuta da Andrea Bianchi (nei manifesti italiani John Kalybat) sic!, apporta in maniera efficace un quid di “malato” alla vicenda. Ciò senza tralasciare alcuni momenti di assoluto “sculto” che solo il genio di Bianchi poteva partorire. Mi riferisco in particolare alla sveglia a base di pissing della Saint Claire ai danni d’un malcapitato (o bencapitato a seconda delle preferenze) occasionale amante. Un azzardo. La scena dell’orgia mi pare girata in epoca antecedente alla datazione della pellicola. Si evidenzia infatti una Frajese ancora abbastanza tonica, contrariamente a quanto si vedrà nelle coeve produzioni dei vari Mario Bianchi o Franco Lo Cascio in cui appare molto più imbolsita e dove non “recita” quasi mai nuda.
Andrea Bianchi è un regista molto sottovalutato. Sono un suo grande fan, ma è molto difficile trovare informazioni su di lui.
È noto che si è rifiutato di parlare della sua carriera nel porno, ma mi chiedo se il suo atteggiamento sia stato motivato dalle polemiche sui contenuti “estremi” dei suoi film. Forse, in fine vita, temeva di essere giudicato male da una società ultra-politicamente corretta?
Spente le fiamme mi permetto di tornare sull’argomento solo perché mi sono ritornati in mente due particolari assolutamente lontani dai discorsi scomodi e a mio avviso abbastanza interessanti:
il primo potrebbe essere utile per stabilire l’epoca del girato:
gli altri no, ma la giovane attrice italiana che si intrattiene con lo stalliere spiata dalla padrona a inizio film esibisce un’abbronzatura con segno del costume, da monokini per intenderci.
(è lei di spalle. Fonte: VHS spagnola)
Considerando che suddetta tintarella difficilmente sarà stata causata da qualche lampada (pratica non diffusissima al tempo, quasi ad appannaggio dei vip, senza voler ipotizzare nessuna probabile taccagneria della suddetta, mai approdata al ruolo di star) e che la città di provenienza della stessa (dove peraltro oggigiorno risiede) è una nota località balneare del Lazio, una settimana al mare ci poteva stare tempo permettendo. Alla conoscenza del fatto che la proiezione al cinema avvenne nel maggio "85, secondo me il film potrebbe essere stato girato all’inizio dell’estate '84.
il secondo:
nel ruolo della cameriera dei dissoluti coniugi abbiamooo…
Chi conosce costei?
Presente anche nel cast di “Perdizione” (la versione “erotico” di La perdizione-Marina’s animals) in un ruolo strettamente attoriale, coinvolta in una gag da suicidio di quelle improvvisate da Turi Killer e Franco Landi.
Che si nasconda fra i nomi presumibilmente inventati che compongono il cast sul giornaletto?.. non ci scommetterei…
Grazie, Lindo, per questi spunti interessanti. La donna che interpreta la cameriera era bellissima, con un corpo perfetto. Sarebbe molto interessante scoprire chi fosse.
Per quanto riguarda la data delle riprese, direi che potrebbe essere addirittura 1983, dato che Marina aveva un aspetto un po’ diverso rispetto ai film di Lucky Faar Delly (girati tra marzo e aprile 1984).
Riedito nel 1989 come Penetrazioni faticose dato il calibro della bestia , abbinato al nullaosta censoriale de La vicina di Casa di Bob Chinn, una produzione USA distribuita nel 1988 sempre da Novelli.
Le credenziali del film invece - parlo anche della prima edizione - ad occhio mi pare provengano da Albergo a ore (1981) di Bianchi Montero, con il cui visto era stato fatto circolare anche Una novizia nel porno harem (1985), sempre di Bianchi.
Questo dovrebbe spiegare l’uso dello pseudonimo George Curor e il falso rumore secondo cui L’AMORE E LA BESTIA sarebbe stato diretto da Roberto Bianchi Montero.
Segnalo però che “George Curor” appare solo nella vhs italiana e in quella greca che deriva da essa. Al cinema era uscito firmato da “John Kalybat”. La vhs sudamericana, ugualmente, riporta “John Kalybat”.
Come dice Carlitos, i credits della vhs italiana sembrano derivati da Albergo a ore perché c’è anche il nome di “Alan Standel”, che in Albergo era Herbert Hofer (il quale qui non compare).