L'arma di Squitieri

rivisto ieri notte il film di Squitieri.
dvd AY.

avete ben detto tutto voi. è un gioiello autentico. impossibile non pensare a film come “Il Giocattolo”, oppure “Dillinger è morto”… o perfino “A mosca cieca”.
resta cmq un film strepitoso, sorretto da un cast eccezionale, da una regia formidabile…
allucinato, disperato, cupo.
un incubo amaro, feroce, grottesco.

il frame finale è da applauso in piedi anche se si è a casa da soli e non è la prima visione.

continua a restarti in testa.
ci resta.

in un certo senso hanno qualcosa in comune l’arma e il giocattolo: in entrambi i film i due protagonisti principali sono persone sconfitte dalla vita che, stufe di sopportare vessazioni e prepotenze, ricorrono alla pistola come una maschera che si mettono sulla faccia per incutere spavento e rispetto da parte degli altri. una illusione di essere diventati coraggiosi e capaci di reagire.

tuttavia, se il ragionier vittorio barletti (manfredi) ha paura di dover passare per un codardo e un vigliacco, l’ingegner luigi compagna (stefano satta flores) sa di essere un fallito (sul piano personale e affettivo) e di essere un cane che abbaia solo ma non morde.

quindi se barletti diventa un fanatico ossessionato dalla pistola, che si muove e agisce sentendosi un cowboy invulnerabile del far west (fino a perdere la testa con la decisione di massacrare i componenti della ditta che lo ha sfruttato per anni facendogli rischiare la libertà con la contabilità nera e la vita con gli incarichi di portavalori), compagna invece si trasforma in uno squilibrato reazionario.

differente il contesto nel quale naturalmente maturano le due vicende: montaldo analizza il rapporto tra cittadino e pistola più da un punto di vista sociale; squitieri invece colloca questo rapporto nel contesto della cronaca nera dell’Italia degli anni '70 che tanto ha sconvolto il modo di vivere del tipico borghese italiano.

satta flores è molto bravo. la seconda parte della storia appare un pò sfilacciata ma nel complesso è un film molto interessante e dal ritmo teso.

Appena terminata la mia prima visione di questo strepitoso film e che dire che non sia già stato detto fa voi altri? Niente perchè avete azzeccato tutto,attori tutti perfetti in particolare Satta Flores ma anche la Cardinale,bellissime trovate registiche del buon Squitieri,ampie dosi di disperazione e oppressione per un film difficile da dimenticare e che riesce veramente a trasmettere il suo degrado allo spettatore.Ce ne fossero film così,che ti entra dentro e sicuramente ci resterà per un bel pò.Che dire,bello bello bello.:clap::dance::ipsazione

Semi poliziesco a tinte drammatiche di Squitieri di buona fattura con buoni attori che ripropone il tema del cittadino giustiziere.
A differenza di altri film con lo stesso tema , qui il regista napoletano cerca di approfondire il lato psicologico del personaggio , un cittadino di ceto medio frustrato , con molti problemi familiari ,che rimane ossessionato dalla propria pistola.
Stefano Satta Flores regge da solo tutta la pellicola, la Cardinale a mio parere un po sottotono.
Buone anche la colonna sonora con un ritmo incalzante e ossessivo che si sposa bene con il fim.