Posto qui, perché pur essendo uscito come sceneggiato televisivo alla fine era un film vero e proprio. Ho sempre avuto un rapporto di odio-amore con questo film, mi metteva addosso una depressione infinita, dalla musica alle location squallide e desolate, al bambino più che odioso che interpretava Pinocchio. Eppure non riuscivo a non guardarlo e rigardarlo, era più forte di me. Adesso esce un libro, scritto da Andrea Balestri, l’ex bambino:
è stato uno dei miei primi dvd, la musichetta della sigla ti si pianta nel cervello a vita!
cmq stupendo, e mi fa piacere che l’abbiano apprezzato anche i miei nipotini, ai quali l’ho regalato con il dubbio che i loro canoni estetici fossero lontani ani luce… non è stato così, anzi se lo sono rivisto più volte
Di sicuro e’ una delle cose che mi piace di più rivedere ogni volta che lo passano,anche se la versione cinematografica è da evitare perchè troppo corta,eccezionale poi la versione uncut uscita in dvd divisa in 6 episodi (in tv era passata sempre in 5) dove ci sono ad esempio molte scene inedite tra cui:
Quando si vede il gatto (Franco Franchi)che sta girando una manovella nel teatro delle marionette e dovendosi assentare chiama un bambino per farla girare a lui…
sicuramente tra i prodotti tv che preferisco da sempre.
e ha ragione chi dice che, invece, la versione cinematografica sia da evitare: vero. non rende affatto giustizia a questo -diciamolo pure senza troppi sofismi- capolavoro.
io ho tutta la serie tv in vhs… registrazione fuoriorariesca. oggi vengo a sapere grazie a questo topic che l’edizione dvd contiene sei episodi… io credo di averne cinque.
probabilmente da stasera verranno trasmessi i master usati nel dvd (è una speranza, non un’informazione certa)… quindi mi auguro di poter gustare anche le cose inedite.
peccato solo che non abbiano avuto l’idea di organizzare una mega maratona… tipo dalle 21 alle 2.
sarebbe stata una gran seratona. tanto più che domani è festa (festa per modo di dire. se si considera l’attuale situazione parlamentare:P)
cmq sia, me lo ri-gusterò alla grande. e magari poi concluderò la serata con il dvd de L’Ululato che ho appena preso in edicola gh gh gh
:rolleyes::rolleyes::rolleyes:
Divisa in 5 puntate, l’edizione TV dura 280’; 320’ quella francese, divisa in 6 episodi (Morandini)
Nettamente superiore lo sceneggiato
Da bambino rimasi impressionato dalla balena e da qualche altra scena.
Comencini offre una rilettura interessante del libro di Collodi: un Pinocchio libertario, elemento nuovo rispetto alla società del tempo. Molto bello il finale quando Pinocchio convince Geppetto a seguirlo abbandonando il suo disperato rifugio.
Peccato abbiano passato la versione “cinematografica” di circa 2 ore e non abbiano riproposto l’intero sceneggiato. Una domanda però: al cinema è mai uscito? Io personalmente non lo ricordo.
Questa di Comencini è la versione migliore del celebre burattino di Collodi (che peraltro anch’io come altri non ho mai particolarmente amato), mille volte meglio ad esempio di quella di Benigni
La versione italiana in 5 puntate non dura 280 minuti come erroneamente scrive il morandini ma 300 minuti, io ho le 5 puntate registrate su dvd e vi do la certezza.
La versione in 6 puntate di 320 minuti, anche se con 20 minuti di scene inedite in più, a me non piace come è stata editata, le puntate vengono troncare a casaccio senza alcuna logica e viene mandata la sigla finale, allo stesso modo vengono riprese dal punto tagliato.
La casa della fatina è la Casina Vanvitelliana che sitrova su un’isoletta del Lago Fusaro, nel comune di Bacoli (NA).
oooppss… devo correggermi al volo
ero convinto che la location fosse questa, in realta l’articolo di wikipedia smentisce (o comunque non è chiaro) su questa questione.
La casa mi sembra quella, la conosco da vicino, forse solo le riprese del lago si riferiscono a quello di Martignano. Mhà…?
ma forse l’attore che più trasmette emozioni è Manfredi che mi specialmente nell’ultimissima parte immette nello spettatore una profonda angoscia
Manfredi era un attore straordinario!!! la sua recitazione fatti di sguardi, di gesti e parole aveva un qualcosa di profondo e sincero che colpiva e rimaneva impressa. In ogni pellicola, anche quelle in cui non era protagonista principale, riusciva a distinguersi e a lasciare il segno. Nello sceneggiato di Comencini ci ha offerto un’altra interpretazione meravigliosa cosparsa da tanta umanità e sentimento…
magari ai giorni nostri avessimo un attore del genere!!! consiglio a tutti quanti di vedere i suoi film per capire che significa essere veri attori con la A maiuscola come si suol dire!!!
oggi ha 46 anni e fa l’operaio: «sono stati Anni formidabili»
Pinocchio, dalla televisione al web
Scaricabile online (gratis) un audiolibro di Andrea Balestri, già protagonista del capolavoro di Comencini
Al di là delle infite letture che si possono dare alla storia che è alla base (dalle letture massonico-esoteriche a quella psico-pedagogiche),credo che lo sceneggiato sia la migliore versione in assoluto.
Per certi versi superiore al romanzo di Collodi, del quale ho sempre odiato il finale… (tra l’altro la mia maestra dell’asilo concludeva dicendo: “-Com’ero buffo quand’ero burattino- disse Pinocchio che ora si chiamava Angelo…” va bene tutto, ma anche cambiare il nome al personaggio principale!), che da bambino mi metteva malinconia, oggi mi sa molto di moralismo, tra l’altro con una mia amica ne palravamo di recente, sostendendo che il “Pinocchio-bambino” che c’è nel finale del libro, non è affatto il “Pinocchio-burattino” che appare per tutta la storia, il “vero Pinocchio” è morto dentro al burattino che infatti è immobile in un angolo della stanza.
Comencini impiega Andrea Balestri (perché ammette che un bambino di cui si sente sempre e solo la voce e che appare nel finale, non può risulatre simpatico) trovando un espediente di spessore: Pinocchio diventa burattino ogni volta che compie una cattiva azione, e quando si pente, torna bambino. La fiaba si colloca in un aspetto “realistico”, pochi elementi soprannaturali: una gallina che ammonisce Pinocchio (nel libro è un merlo) e che finisce tra le grinfie di Franco Franchi, il Grillo Parlante, ridotto a un ombra, una lucciola che ammonisce Pinocchio a non viaggiare la notte(nel libro è Il Grillo Parlante, che nonostante vegna schiacciato all’inizio della storia riappare in questa scena e alla fine) e la fata, che viene “canonizzata al culto dei parenti defunti” ipotizzando che sia stata la moglie di Geppetto (morta?.. e ora tornata come fata?). Il Gatto e la Volpe non sono due animali, ma due attori della compagnia di mangiafuoco travestiti da gatto e volpe, così come non appre il colombo gigante che porta Pinocchio al mare per raggiungere Geppetto, non c’è nemmeno il Pescatore Verde (credo non appaia mai al di fuori del libro di Collodi).
Gli scenari usati portano lo spettatore nella realtà, una scena a cui feci caso da bambino: Geppetto al momento di congedarsi dai pescatori alla taverna del porto, passa davnti a uno specchio che pubblicizza l’Asti Cinzano
Lo sceneggiato l’ho visto 6 volte, il film soltanto una. Un cast inimitabile, da Manfredi che svetta su tutti, agli ottimi Franchi, Ingrassia, Stander… e persino la Lollo (che di solito non sopporto) qui riesce a piacermi… ottimo anche il cameo di De Sica.