Le orme (Luigi Bazzoni, 1975)

In onda il 6 giugno alle 22:45, Rai sat cinema (e il 13 giugno, 1:45)

It. 1975
REGIA: Luigi Bazzoni
ATTORI: Florinda Bolkan, Peter McEnery, Caterina Boratto, Klaus Kinski, Nicoletta Elmi

Giallo psicologico (rectius: psichiatrico) con protagonista assoluta Florinda Bolkan. A tratti noioso specie nella parte centrale. Da un racconto di Mario Fenelli. Fotografia di Storaro.

Io non lo trovo noioso, anzi a tratti m’angoscia davvero. Sarà la bravura recitativa della Bolkan, sarà Kinski nei panni del Blackman, sarà che Bazzoni coi thriller ci sapeva fare… o forse, semplicemente, le storie incentrate sul tema della follia mi turbano parecchio. Splendide le musiche, inquietante come sempre la piccola Nicoletta Elmi. Mi piacerebbe rintracciare il racconto che l’ha ispirato, ma se non sbaglio era un romanzo no?

Dal sito mymovies.it
“Tratto dal racconto di Mario Fenelli Las huellas, è un film di raffinata confezione (fotografia di V. Storaro, montaggio di R. Perpignani, musiche di N. Piovani) che mescola arditamente psicoanalisi e fantascienza, ma manca di spessore e di tensione e non convince nella conclusione, con una Bolkan impari a un personaggio che sta sempre in scena.”

La fantascienza non c’entra nulla, è tutto un delirio partorito dalla mente malata della protagonista. Sulla conclusione non vedo cosa dovesse esserci di convincente; la tensione non è l’elemento principale di una sceneggiatura incentrata sull’angoscia e il disagio interiore (e allora Repulsion come lo dovremmo considerare nella sua staticità voluta, una palla mostruosa?), e la Bolkan a mio parere era bravissima. Poi de gustibus, per carità.

Un bel psicodramma con venature thriller.

Concordo con Tuchulcha, il film è a tratti angosciante, in particolare i flash con Klaus Kinski.

Florinda Bolkan convincente nella parte.

In generale, il lavoro è al massimo un po’ lento, ma non lo considererei noioso.

anch’io trovo il film di Bazzoni un buon film, peccato solo che Kinski sia, in fondo, poco presente… in compenso la Bolkan riempie sempre il film, che attrice sublime!!:rolleyes:

Bellissima pellicola con una Bolkan strepitosa.:smiley:
Concordo sul fatto che non sia noioso ma molto angoscante e coinvolgente , secondo me.
Rivisto recentemente su una tv privata locale…

Puntualmente dvdrecordato la notte scorsa…master abbastanza schifoso, fuori formato, scuro e piuttosto spuntinato…

Che carino!!!

Io me lo tenevo come chicca del mio tristissimo week-end ! ! !

Venghino siori! Venghino!

Benvenuti a Garmaland…

Ho appositamente lasciato trascorrere del tempo dalla visione di questo film.
Del tempo che mi concedesse un approccio un poco piĂą freddo e disincantato prima di scrivere due righe a commento.
Desideravo la mente un po’ più libera anche per sortir meno antipatia possibile nel tratteggiare le mie impressioni. Visto che queste, come al solito ma mai come in questo caso, mi porteranno ad allontanarmi di un bel po’ dal sentito più o meno comune che qui pare circolare sul lavoro di Bazzoni.

Bene.

Il film mi ha imprigionato dai primissimi secondi e non mi ha lasciato andare nemmeno dopo la conclusione. Risultando insostenibile per lunghi tratti.
Notte bianca e caleidoscopio di sensazioni pure il giorno successivo.
Mi arrendo e sventolo bandiera bianca.
Questo lungometraggio è riuscito evidentemente a schiacciare tutti i miei tasti.
E’ arrivato e, senza nemmeno presentarsi, si è fatto strada in me trovando tutte le porte bene aperte.

Ho letto che qualcuno ha parlato di “noia”, di protagonista fuori registro e altro ancora.

Le mie perplessità su quanto sopra sono talmente grandi, anzi incommensurabili, che credo sinceramente che una “differente religione” mi separi da quei signori.
Non è questione di vedere dove sta la “ragione” ma, credo, solamente l’impaccio di arrendersi alla consapevolezza di un sentire differente.
E non è forse del tutto un caso il fatto che qui, l’unico compagno di avventura che si sia avvicinato alle mie sensazioni, tenga circa i miei stessi anni.

Questo è un lavoro che pesca dentro lo spettatore.
Certo ci pesca se ci trova le acque adatte evidentemente.

Questo è un lavoro che invece di sortir noia, me mi ha del tutto “divertito”.
E che intendo io per essermi divertito?
Beh, chiaramente qualcosa di molto diverso da una serie di omicidi a colpi di statuetta…
Intendo un coinvolgimento cerebrale in grado di portarmi a spasso, di prendermi a pugni i sentimenti, di turbarmi e di coglionarmi pure.
Sì, perchè penso che Le Orme mi abbia pure un poco coglionato.

Ed eccomi nella situazione di un innamorato alle prese con la critica della sua amata.

Dopo Giornata Nera non pensavo di poter replicare tanto spasso.
Ma qui Bazzoni è andato pure oltre.
Se il precedente film ancora esibiva le gabbie di un genere, qui, di quelle linee direttive c’è rimasto solo il ricordo.
Invece è rimasta tutta l’intenzione di un fare cinema che estrinseca sé stessa in una costante attenzione per una regia che, per dirla alla francese, è “mettere in scena”.
Organizzare gli spazi del visto, imprimere un senso scenico a colpi di macchina da presa, intrappolare tutti gli elementi nello sguardo del regista.
E così van visti pure gli attori.
Che devon esser in simbiosi, in accordo naturale con i capricci di scenografia e fotografia.
Ma guardatela la Bolkan…
Ma così “geometrica”, mai così organizzata all’interno del frame.
E siete stati attenti a come da voce e spessore ai primi piani?
A come sfrutti ogni forma del suo viso per dar un senso al vuoto attanagliante di molte sequenze?
Dubito che abbia nuovamente trovato uno spazio filmico per esprimersi a quei livelli.
Ed è così che fra quegli abbacinanti controluce, le splendide immagini sulla spiaggia, le quadridimensionalità dell’EUR e le deragliate patologiche del dramma, questo film si trascina dietro echi lontani del cinema di Tarkovskij, strutture “à la Fassbinder”, i dolori dei vuoti dell’anima di un Bergman che si ritrova “chiamato” pure nella conclusione.
L’inevitabilità di un destino che arriva a compiersi nonostante l’agire del protagonista sia diretto a contrastarlo.

Non per tutti.
Nemmeno per molti però.

Per chi sa soffrire dei silenzi e per chi sa leggere i sensi nel vuoto.
Per tutti gli altri dovrebbe comunque essere un film mai banale, un “urlo” d’essai di grana finissima.

Coup de foudre.

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Abbastanza d’accordo. Giornata nera… era carino ma fin troppo convenzionale nella sua “argentianità”, Le Orme descrive in modo freddo ma estremamente veristico il dramma di una schizofrenica confermando il talento di Bazzoni come narratore di favole nere.

In onda il 21 marzo su Raisat Cinema alle 4.15

Dite che vale la pena di una dvd-recordata? Tagli? Formato? ecc…

P.S. : Stesso giorno stesso canale anche Giornata nera per l’ariete alle 2.30. Per cui grande serata Bazzoni.

E’ integrale (ha una scena in piu’ rispetto alla shendene),ma se non erro il formato non e’ corretto.
Cosi’ cosi’ l’immagine.

Grazie per la segnalazione!

A dirla tutta, l’ex-forumista A.N. sosteneva che dal master Shendene mancasse un bel po’ di roba. Quindi l’aggiunta di una scena non basta a sostenere che il master passato su satellite sia uncut.

Non ho capito, è più completa la versione Shenende o quella di Raisat?

Quella di Raisat, sicuramente; ma non si può dire che questa versione, a quanto ho capito, sia uncut.

Ok, ma quindi la versione totally uncut quale sarebbe?
No perchè se non esiste non vedo perchè porsi il problema…

A parte il fatto che discorrere di versioni “totally uncut” è sempre arduo per ragioni già esposte in passato, il problema è che secondo alcune fonti una versione più completa di quella Shendene esisterebbe eccome. E dato che si parlava di diversi minuti in più, c’è da dubitare che quella Rai sia la versione integrale (che sarebbe uscita all’epoca in sala, quindi per esistere esisterebbe eccome).

oltre a quanto già detto prima da Tuchulcha aggiungo che: se non esistesse l’uncut, ci si potrebbe porre appunto questo di problema. l’inesistenza di un master uncut.:wink: