L'Empire (Bruno Dumont, 2024)

Lo Star Wars girato sulla Côte d’Opale (Francia), vede fronteggiarsi gli zero (i buoni) e gli uno (i cattivi), con sporadiche apparizioni della coppia di poliziotti di P’tit Quinquin, che al solito ci capiscono poco.

Su due piani paralleli, assistiamo:

  • alla guerra galattica tra un gigionesco e sublime Fabrice Luchini e una dimessa e comprensiva Camille Cottin, a bordo delle loro incredibili astronavi
  • alle schermaglie paesane tra un pescatore (il grandioso attore non professionista Brandon Vlieghe) e una turista parodia dei tiktokers (un’inattesa Lyna Khoudri), che vogliono proteggere “il figlio del male” dalle grinfie dell’improbabile coppia formata da Julien Manier (altro attore non professionista, che sembra la personificazione dei geeks amanti della SF) e Anamaria Vartolomei (una specie di Lara Croft, dalla bellezza conturbante, a cui anche il protagonista avrà dei problemi a resistere)

Descritto così sembra un po’ un guazzabuglio (e lo é anche un po’), ma rappresenta un’ottimo seguito alle avventure della serie televisiva e una perfetta sintesi delle ossessioni del regista, le più recenti come quelle di inizio carriera: tra grottesco, metaforico e ascetico, una folle “mascarade” verso l’apocalisse !

Amato veramente parecchio e ovviamente consigliato (nonostante le critiche negative del pubblico e di una buona parte dei giornalisti)!

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