Liebes lager (Lorenzo Gicca Palli, 1976)

Hanno già detto tutto @Frank_Costello e @Renato , un miscuglio improbabile tra due generi distanti anni luce, anche eticamente difficilmente accostabili: se già è discutibile fare cassetta sfruttando in chiave exploitation le nefandezze dei campi di sterminio nazisti, com è possibile immaginare di farci sopra un umorismo di grana grossa sfruttando il filone delle comiche da caserma?

Musiche idiote del maestro Alessandroni adattissime ad un film idiota come questo.

La cosa che mi stupisce è l’ingente numero di comparse, dev’essere stato uno sforzo produttivo considerevole; gli uomini lo capisco, li avranno pagati a pane e mortazza o poco più, ma tutte le figliole che si spogliano qualche soldino l’avranno pure richiesto. E poi anche tutti i costumi, non è che sia proprio una produzione poverissima.

Stando in argomento muliebre non si può non citare l’incresciosa didascalia iniziale del film (che fa a gara con quella di Rand Rover per la palma d’oro di prefazione più idiota):

Tutto questo in apertura di un film che intende fare incassi mostrando a spettatori maschi allupati tette e culi per un’ora e quaranta… Senza vergogna! Ci credo che negli anni '70 le femministe erano così incazzate! :rofl: :rofl: :rofl:

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