L'Immoralità (Massimo Pirri, 1978)

Per John: esatto, questo e il film di Murgia sono cose innanzitutto IMPENSABILI, ai giorni nostri. Per Renato: guarda, sulla Wendel e la Berger anch’io sono parecchio curioso, di sentire i loro ricordi. Sempre che abbiano voglia di raccontarli, ovvio. La Ionesco, so per certo, che ha un rapporto pessimo con la madre, cioè la prima persona che la fotografò nuda ancora impubere. C’è un film, presentato a Cannes credo un paio d’anni fa, che racconta del loro rapporto, protagonista Isabelle Huppert. Guarda caso mai giunto in Italia…
P.S. Tanto per capirci che persona e personaggio è “mamma Ionesco”: ancora oggi, vende (e a caro prezzo…) le foto scattate alla figlia decenni fa, a pedofili russi. Non aggiungo altro…

… e GIUSTAMENTE, aggiungo.
Va bene che negli anni '70 si osava l’inosabile (cinematograficamente parlando) ma a tutto c’è un limite.

Bè, non sono un moralista, dopo vari anni di forum lo si sarà capito. Però effettivamente anch’io sono contento che oggi CERTE COSE non si possano fare, cinematograficamente per cominciare. Ma intanto, oramai quasi tutti i registi e gli sceneggiatori sono diventati, almeno in Italia, degli insopportabili “palle mosce” ipocriti e vigliacchi. Siamo insomma passati da un eccesso all’altro…
P.S. Ciò detto, la vhs del film di Murgia la difendo coi denti! Il film, meno…

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Rivisto oggi dopo tanto tempo. A me piace anche se si trascina con lentezza ed ha delle forzature. In ogni caso un film molto forte e disturbante. Tra le altre cose ho notato che la Gastoni è controfigurata in una scena. Nella scena di sesso con Howard Ross c’è un’inquadratura dove appare un secondo di ‘pelo’ ma le mani della donna hanno le unghie pulite, senza smalto. La Gastoni nel film ha sempre le unghie smaltate, anche durante la scena incriminata.

Eh, sono un pervertito per notarlo :smiley:

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Visto per la prima volta dopo essere stato incuriosito dal commento di @telegian nel topic dedicato ai registi italiani più estremi.

A parte la tematica forte trattata in modo diretto e senza disincanto (anche e soprattutto nel mostrare il rapporto interpersonale che si sviluppa nei momenti qualsiasi della quotidianità di Laura e Federico) e senza soffermarsi troppo sulla scena pietra dello scandalo, il film effettivamente risulta disturbante e faticoso da sostenere per la bassezza morale (il titolo non è stato scelto a caso) dell’umanità che dipinge.
Una bambina immersa in una realtà nella quale nessuna delle figure adulte è degna di fiducia, accogliente o accudente. Un panorama umano degradante ed asfittico del quale Simona prende pian piano coscienza in una escalation di tristezza che ci accompagna per mano fino al nichilistico e annichilente finale.

Messaggio di sfiducia nei confronti dell’homo sapiens, che mette in discussione il valore ed il senso stesso dell’esistenza della nostra specie sulla faccia della terra.

Il Morandini Jr, il Pirri ed il Tofi dovevano avere davvero poca fiducia nei confronti dei propri simili quando hanno concepito questa storia; d’altronde eravamo quasi al culmine degli anni di piombo e gli ideali della contestazione giovanile avevano fatto in tempo ad essere asfaltati e seppelliti da migliaia di strati di delusioni accumulatesi le une sulle altre.

Non condivido però l’opinione di chi trova il film lento e noioso. La pellicola inizia già con un climax che ti scuote emotivamente (il mostro che seppellisce in aperta campagna una delle sue piccole vittime, e l’incipit della relativa caccia all’uomo) e prosegue inesorabile nell’accumulo di elementi destabilizzanti e faticosi da sostenere.

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blu-ray Cineploit

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In quella scena si vede che c’è una controfigura. Anche se l’idea di suo è assai azzardata. Ma chi era 'sta Karin Trentepohl?

Anch’io come @Frank_n_Furter avevo questa enorme lacuna e dire che in passato mi era anche passata per le mani la VHS CIV ma non lo avevo mai visionato.

C’è poco da aggiungere a quanto avete già scritto, di certo non lo si può reputare noioso, anche se a tratti pretenzioso e con tematiche più che discutibili rimane un discreto thriller.
La scena giustamente incriminata se vista coi giusti occhi è chiaramente la controfigura, come ha precisato @Renato a un certo punto si vede un seno adulto, non che tutto questo alleggerisca la situazione.

Tra le curiosità ho riconosciuto una caratterista presente in Pierino Colpisce Ancora, quando la ragazzina va a comprare le cartucce, la bionda doppiata:

In pierino è la scorreggiona del treno? O sbaglio?

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Purtroppo il br della Cineploit è poco più di un dvd. Il master è lo stesso della Raro spuntinature e graffi compresi.
Lisa Gastoni, al suo ultimo film prima di un ritiro durato 27 anni e sempre brava come al solito, si spoglia a malapena; Karin Trentepohl, che nonostante avesse un piglio da ‘decana’ pare aver fatto solo questo film, viene mostrata più abbondantemente ma se ne poteva fare a meno; Howard Ross mostra il notevole fisico (é stato uno dei primi culturisti italiani) e certamente ricopre il ruolo più sfaccettato (e azzardato) della sua carriera ed è il vero protagonista del film; Mel Ferrer, che si vede molto poco, pare capitato lì per caso. Gli altri? Figurine (i siparietti tra Soldati e Franchetti sono ridicoli oltre che improbabili nella realtà). Eccetto Lisa Gastoni il cast pare completamente doppiato e, onestamente, si sente. Da notare che la nuova stampa del dvd Raro insiste col ‘per tutti con adulto’. Vabbè.

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Non sbagli, è sempre lei.

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sarebbe stato molto interessante esserci alla prima. incontro con pirri e rossini!! :scream: :scream:

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ma rifiutare l’asse cavani-lizzani-vancini per finire tra le grinfie di pirri è davvero della serie dove sono i manager quando servono?

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Pecunia non olet, sovente,caro Schramm…:face_with_hand_over_mouth:
P.S. Ci sarebbe la recentissima questione,sulla Gastoni , su come si è fatta abbindolare e derubare. Ma andiamo OT…:thinking:

ma appunto perciò, ne avrebbe fatta molta di più con i tre registi di cui sopra, che peraltro le avrebbero garantito maggiore visibilità (e per conseguenza, altra pecunia). misteri della settima arte.

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