Ricordo comunque che nell’ultima intervista resa nei primi anni del millennio a “Cine70” (di cui vennero ahimè stampati non so se due o tre numeri), la divina Femi tenne a ricordare le sue partecipazioni nel cinema di qualità (su tutti “Uccellacci e Uccellini”) ed ebbe a prendere le distanze dal cinema di serie Z (peccato avesse costituito il 99,9% della sua carriera).