Ho sempre avuto la scimmia per i luoghi abbandonati, probabilmente la scintilla è stata fare il Passo del Bracco in macchina da piccolo e vedere gli alberghi abbandonati.
Poi è arrivato Atlas Obscura, un sito dove per me è facile passare le ore:
Adesso ovviamente ci sono i video su YouTube di gente che li esplora. Tra quelli visti di recente c’è questo albergo di Chieri, in provincia di Torino, i Tre Re:
Fortuna che, pare, verrà recuperato:
Un altro video impressionante è quello girato in un ex fabbrica della Pininfarina, con addirittura i robots Comau ancora presenti:
Vicino a Bologna c’era questo multisala che chiuse intorno al 2012 per un incendio che causò danni alla struttura e per i quali la gestione non poté permettersi costi di riparazione, venne quindi lasciato a suo destino prima di essere demolito alcuni anni fa. A demolizione pressoché imminente, il gruppo Human Safari (il più famoso nelle cosiddette “urbex explorations” italiane cioè esplorazioni di luoghi abbandonati o inabitati) ci ha realizzato un bel video. Tra resti di pellicole, proiettori impolverati e merdume vario, c’è da divertirsi, consiglio vivamente il video
Un paio di giorni fa sono tornato all’Electronics di San Marino, meta di pellegrinaggio di collezionisti e appassionati di hi-fi da tutta Italia, aveva un intero piano dedicato a dischi, vhs e dvd io e molti delle mie parti ci andavamo fisso una volta a settimana, a seguito dell’online e di altri.
La domenica pomeriggio la fila per i parcheggi era spesso insostenibile, molte persone andavano lì anche solo per passare il tempo.
Prezzi competitivi, produceva prodotti a marchio proprio, ho ancora molte VHS vergini a loro marchio, prima che le leggi lo proibissero vendevano anche smart card clonate e materiale “piratato” all’epoca le leggi locali lo consentivano.
Vi ricordate di quello che una volta era un casale rosa visto in tanti film tra cui il Pinocchio comenciniano? Si trova nella zona denominata Isola Farnese a due passi da Roma (anzi, è sempre Roma in realtà). Ecco come è ridotto oggi:
Faccio tutto da me con un telefonino. Purtroppo non ho gli agganci necessari per conoscere i posti giusti, ma girando per la campagna romana qualcosa riesco a trovare a volte. Certo, da soli non è il massimo e per quanto possa essere di buona stazza (1.84 per 100 kg non di ciccia), sempre solo rimango.
Chiamiamolo un deposito d’acqua che serviva per l’irrigazione dei numerosi campi li intorno. La cosa curiosa è che quando sono entrato ho visto un cartello con su scritto ‘pericolo di annegamento’ senza capire a cosa si riferisse. Presumo che quando in funzione quella vasca poteva anche aspirare l’acqua. Sarei anche salito sulla torre, ma non mi fidai: 1) della tenuta della scala di ferro (per quanto apparentemente solida); 2) della tenuta della torre stessa che non avendo più nessun tipo di controllo poteva aver cominciato a cedere se con un peso sopra. Il casale, invece, è tutto ben lucchettato ed è impossibile entrarci.
In effetti ho pensato anche a quello. Tuttavia ho chiesto informazioni ed effettivamente in fondo a vasche come quella delle foto c’è un motore che crea ricambio d’acqua con tutto ciò che ne consegue.
Ragazzi ma io credo che in qualunque specchio d’acqua privato, non custodito, profondo più di 50cm, ci si metta un bel cartello “pericolo di annegamento”, per pararsi il culo…è normale
Indipendentemente dalla realtà del rischio
Convento, di cui non sono riuscito a trovare la cappella, costruito negli anni '60. Come si vede dalle foto ora è inglobato in un cantiere e sarà sicuramente demolito. Queste foto le ho fatte una domenica passando da un pertugio altrimenti sarebbe stato impossibile entrarci col cantiere in attività (già c’è l’ufficio vendite). Visto che la maggior parte di voi è ‘nordica’ vi dico che, qui a Roma, non avete idea di quanti conventi ormai chiusi e disabitati, sono stati venduti del Vaticano a questo o quello. Uno, che sta letteralmente sotto casa mia, è diventato la sede italiana di Scientology!
Scherzi a parte, due ex conventi sono diventate università private. Una è la nota Università Cusano (anche questa molto vicino casa mia). Se si da un’occhiata all’interno di questi conventi (ti giuro qui a Roma ce ne sono una marea), si nota che la maggior parte delle stanze hanno le serrande abbassate. Segno che sono vuote. La vocazione è andata a farsi… benedire! Ma che senso ha farsi suora nel 2023?
Questo è un edificio comunale, sicuramente dell’epoca del fascio, che sta a Maccarese.
Non è stato possibile entrarci in quanto le entrate sono tutte murate e nessuno ha pensato di picconarne una. Ci sarebbe una finestra, che si vede in una foto, da cui introdursi, ma servirebbe una scala molto lunga (e non mi pare il caso di presentarmi con una scala considerato che il posto, in teoria, non sarebbe accessibile e comunque da solo è troppo rischioso) e un martello con cui rompere tutti gli spuntoni di vetro. Ma considerato che è comunque tutto murato, dentro non avrei visto una cippa. So che per un certo periodo fu un’ ‘associazione culturale’ di destra (pare un ossimoro), ma che è durata poco e che poi diventò il solito bivacco. Da qui la scelta di chiudere tutto. Ovviamente di buttarla giù neanche a parlarne. Potrei provare con un picconcino…
No sono della provincia di Pesaro, ma tranquillo che i testimoni di genova non mancano neanche qua
Anzi ho un amico che si divertiva ad invitarli a salire in casa, per poi tempestarli di domande teologiche a cui non sapevano rispondere. Dopo un po hanno smesso di suonargli il campanello.
La nuova sede di Bologna (che poi sarebbero i vecchi palazzoni dell’Agenzia delle entrate) la conosco bene perchè sto lavorando ad una parte del progetto
Cmq a parte l’OT, complimenti per le tue peregrinazioni nell’agro romano!
Io in certi luoghi a girare da solo avrei anche un certo timore, ma non per fantasmi o creature alla Zeder eh…ma per più banali malintenzionati di varia natura, che nei dintorni di una città così grande immagino non manchino.
Hai mai fatto brutti incontri?