Dal regista di La rosa nuda, pare impossibile che siano stati girati nello stesso anno, il divario tra i due film è davvero molto, non solo in termini contenutistici ma anche sotto il profilo tecnico. Avrei detto che fossero stati girati ad almeno una decina d’anni di distanza… Certo che la cinematografia filippina era davvero poliedrica (e Tata Esteban con essa)!
Allora, il film è bello godurioso soprattutto a livello visivo, principalmente grazie all’enorme numero di mostri fatti neppure troppo male (visivamente possono richiamare un po’ le creature di Labyrinth). Certe sequenze che non esito a definire trash (tipo la bolgia infernale che si trasforma in discoteca, con tutti i terribili mostri che suonano e ballano in modo grottesco) intrattengono, ma tendenzialmente è una pellicola diversa da ciò che mi aspettavo. Troppo politicamente corretta, troppo per famiglie (sebbene “alla filippina”), troppo pupazzosa e bambinesca. Poco sangue, poco sleaze, poca cattiveria. Probabilmente ero io che avevo delle aspettative sbagliate ma dalle immagini che avevo trovato in rete sembrava un vero e proprio horror, mentre in realtà è più catalogabile come fantasy.
Nonostante la mia parziale delusione, devo dire che il film è una festa di colori e bizzarrie; sebbene ci sia qualche lungaggine e tempo morto gli amanti delle stranezze lo apprezzeranno e lo guarderanno fino alla fine con piacere.
E, pur restando valide le parole che ho detto, ci tengo a rimarcare che anche un film per famiglie e ragazzi come questo si apre con una scena di un circo in cui un imbonitore presenta al pubblico un uomo “delle caverne”, selvatico e pericoloso, e a dimostrazione di ciò gli lancia un pollo ed il tizio inizia a mangiarlo VIVO staccando a morsi pezzi del suo corpo, con piume che volano ovunque ed il povero animale che si dimena. Tutto questo davanti ad una platea di bimbi inorriditi.
La magia del cinema filippino.
Visto in un vhs rip in inglese, non credo circoli in altra versione.
FILM COMPLETO:
