Mary Botle, alias Adriana Bonfanti

Credo che lei sia stata la prima granny del cinema porno italiano.
Su Iafd risulta nata nel 1930, quindi negli anni '80 aveva già 50 anni.

Pochi hard all’attivo, sempre da comprimaria, però molto intrigante. E diciamo “peperina” nelle scene di sesso.

Cercando maggiori info su Google, risulterebbe una Adriana Bonfani, che creò una protezione per prostitute.
Credo sia lei, più giovane:

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Riguardo ad Adriana Bonfanti, ho molti dubbi che sia nata nel 1930. Nel 2003 è stata arrestata almeno due volte per maltrattamento, abbandono di incapaci, percosse, ingiurie, lesioni e sequestro di persona nei confronti di alcuni anziani ospiti di una casa-famiglia da lei gestita a Lariano, nei pressi di Roma.

Comunque il termine “milf” è ambiguo, perché la sua definizione non è univoca. Ma se intendiamo una attrice porno già matura (over 40?) allora anche Marina Frajese rientra nella categoria, perché la sua reale data di nascita (a differenza di quanto riportato da varie fonti) è giugno 1941.

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Mi ha sempre intrigato. Andrea se ne può parlare qui? Sapendo qualche cosa un po cosi

Si può parlare di cosa?

Perfetto, grazie. Mi riferivo alle vicende extra cinema

Si, effettivamente Milf è un termine ambiguo. Anche una ragazza di 16 anni, che ha partorito, è già una Milf.

Avrei potuto utilizzare “Mature”, ma anche quello è un termine abbastanza largo. Matura può essere anche una donna di 60 anni.

Marina era la perfetta Milf, per età (e fisico) e per essere realmente una mamma.

Andrea, non mi smontare l’idea che la Bonfanti non era del 1930. :frowning:

Era intrigante così.

Comunque nel 2003 avrebbe avuto 73 anni. Dici che poteva essere più giovane di 10 anni? Del 1940?

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@Astrubale

Trovato. Mary Botle era nata nel 1942 o 1943, quindi era anche più giovane di Marina Frajese.

Qui sotto, un ritaglio d’archivio da “Il Messaggero” sulla vicenda del 2003 a cui facevo riferimento nel mio precedente post.

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Grazie Andrea.

Per quanto riguarda la Frajese la data del giugno 1941 sarebbe confermata da una sua dichiarazione dei redditi. Tornando alla Bonfanti saresti in grado dall"alto della tua sapienza erigerci una filmografia di codesta attrice anche per il sottoscritto assai intrigante?

Non avrei mai immaginato, neanche nelle mie fantasie più folli, che un’attrice di quarta schiera (anzi, una figurante hard) come questa sconosciuta Mary Botle, avrebbe avuto un giorno un gruppo, sia pure ridotto, di suoi fans…

FILMOGRAFIA di Mary Botle:

CARNALITÀ MORBOSA (1981) di Mario Siciliano
(poi ripreso in L’AMANTE BISEX (1984) di Mario Siciliano)

CHIAMATE: 6969 TAXI PER SIGNORA (1981) di Mario Bianchi
(solo nella sequenza orgiastica conclusiva)

MORBOSAMENTE VOSTRA (1985) di Andrea Bianchi

MARINA 10+ (1987) di Luigi Soldati

PROFONDE VISITE (1987) di Luigi Soldati

Nell’incartamento ministeriale di LA ZIA SVEDESE (1980) di Mario Siciliano l’attrice è indicata nel cast preventivo riportato nella denuncia di inizio lavorazione, ma non risulta presente nel cast definitivo del film, almeno nelle varie versioni visionate.

Non è escluso che questa attrice possa aver preso parte ad altri film in epoca successiva.

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Veramente adesso che hai riportato la giusta età anagrafica, mi intriga molto meno. :grin:

Era quell’essere cinquantenne che invogliava la visione. Anche perché le attrici hard di quel periodo, erano “raccattate” per strada. Quindi vedere queste figuranti, mi faceva pensare anche che fossero semplici “peripatetiche” entrante nell’hard per alzare qualche soldo in più.

Oppure comparse del cinema mainstream, tipo il glorioso Bianchi Fasani, che diventavano nell’hard prim’attori.

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Sono comunque molti gli attori hard che fuori dal set si dedicavano ad attività turpi (maltrattamenti di anziani, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, consumo e spaccio di droga, scippi, abusivismo, falsificazioni e piccola criminalità in generale). Una variegata e variopinta umanità che viveva ai margini del mondo dello spettacolo, dimostrazione vivente che il mondo dell’hard nacque in Italia non come branca del cinema indipendente ma come una sorta di “girone dei dannati” di gente che non riusciva o non riusciva più a lavorare nel “cinema normale”.

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