Anno: 1970
Cast: Lou Castel, Corrado Pani, Luis Davila, Claudia Gravy, Antonio Salines, Ana Maria Noe, Miguel del Castillo.
Durata: 90 min.
Regia: Cesare Canevari
ciao belli,
qualcuno di voi mi saprebbe consigliare qualche edizione, se esiste, di questo film di Canevari?
o quantomeno mi potrebbe dire se il master mediaset è cut o uncut?
grazie in anticipo
byezzz;)
sì è vero, un film incredibile, meraviglioso.
lo registrai una notte, durante uno di quei passaggi tv fortunatamente sgombri da pubblicità… a parte l’interruzione tra primo e secondo: ma non ho dormito apposta per evitare di registrare il siparietto tg/meteo
thanx for l’info…
azz, io ho problemi con i dvd americani per via della regione:( la lingua non sarebbe un problema, tanto più che i dialoghi del film son davvero pochi…
spero in questa uscita tedesca…
byezz
Stessa registrazione che posseggo io.
Si potrebbe definire Matalo un film sperimentale, dall’atmosfera surreale: la pressoché totale assenza di dialoghi, le espressioni dei volti spesso avulse dal contesto (mi viene in mente Corrado Pani, più un hippy che un cowboy, ridere per nulla…)…
Matalo è il remake non dichiarato di un altro western all’italiana,Dio non paga il sabato di Tanio Boccia,la trama è praticamente identica,compresa la presenza inquietante della città-fantasma.
Ti ringrazio per questa spiegazione,avrei dovuto immaginare che le storie non potevano essere frutto che di una stessa mano.
Comunque Matalo come il suo predecessore meno conosciuto possono benissimo farsi rientrare nel filone gotico del western all’italiana che conta titoli interessanti come E Dio disse a Caino,Joko invoca Dio e muori,Sentenza di morte,solo per citarne alcuni.Sarebbe interessante discutere sull’influenza che su questo sotto-genere del western all’italiana abbia avuto il cinema horror gotico italiano dei vari Bava,Freda e Margheriti (tra l’altro regista di due dei film sopracitati).[LEFT][/LEFT]
Guarda, l’influenza che ebbe E Dio disse a Caino sul film di Canevari è notevole e innegabile, basta considerare non solo l’ambientazione ma soprattutto il ritmo di alcune sequenze, i sommovimenti notturni e i crepitii di un’ombra che si muove e scruta - non visto - lo svolgersi dell’azione.
Sono contento di sentire da una voce autorevole come la tua che E Dio disse a Caino abbia avuto una sicura influenza anche su altri film interessanti come Matalo.Viene così smentita la poca considerazione,anche nello stesso Western Spaghetti Database (mi scuserà Rangoon ma il Database si chiama così), che viene ancora attribuita a questo gioiello di Margheriti.
Pace, amico, non facciamoci i dispetti :-). Sono d’accordo con te e non soltanto in questo caso. Gli autori di Western Spaghetti Database però hanno già detto di essersi fidati a volte di critiche di altri
Caro Rangoon,il mio accenno ironico e parentetico al tuo bel 3d sulla questione nominalistica del western all’italiana è solo un omaggio a chi l’ha concepito.Quanto alla opinione dello Spaghetthi Western Database credo che in questo caso la stroncatura di E Dio disse a Caino sia un clamoroso abbaglio critico (anche Joko viene stroncato senza pietà,sicuramente non hanno in simpatia Margheriti).
Uscito in DVD per la H&W il master è IDENTICO a quello trasmesso da rete4 a marzo. Da un confronto approssimativo fatto col timing la versione H&w è più lunga di 30 secondi, ma nonvorrei che fosse dovuto alla pessima abitudine televisiva di tagliare i titoli di coda.
Visto questa sera il dvd della H&W. Il master è accettabile. Non conoscevo il film. lo trovo bello, visionario e beat, tra I 4 dell’Apocalisse e Giarrettiera Colt.