Matalo (Cesare Canevari, 1970)

oggi ho preso anch’io questo dvd (insieme ad Io, Emmanuelle) e una di queste sere mi organizzo una bella doppia visione all’insegna di Canevari.
qualcuno saprebbe dirmi se il master di Matalo! è integrale?
ci sono differenze con quello mediaset che passava anni fa?
purtroppo in questi giorni non credo di avere il tempo per fare confronti:confused:

da videoarcheologia risulta durare quasi 2 minuti di più di quello H&W, ma non c’è scritto integrale (nè cut però)

ah, una notizia che fa ben sperare.
cmq, tra qualche giorno -appena mi libero un pò- faccio un confronto tra la vecchia vhs by italia1 e questo master…
vediamo un pò…
:wink:

Film di gran fascino. C’è del vero geniaccio in questo delirante western, molto vicino ad un certo cinema sotterraneo giapponese, a basso costo, ma ad alto tasso di sadismo (tipo i film del regista Koji Wakamatsu, specializzato in film surreali e “arrabbiati” di una violenza ancora oggi disturbante). Memorabili le acrobazie della cinepresa di Canevari che si abbandona a qualsiasi delirio, l’insinuante colonna sonora lisergica e straniante, la fotografia luminosa da incubo ad occhi aperti, gli incredibili costumi presi da un rigattiere della Swinging London, la splendida la pistolera femmina, sadica e conturbante Satanik nel west, e un cast dalle facce spiritate al punto giusto. Ma il centro del film è un irresistibile Corrado Pani, sorta di Kalus Kinski bello e sornione, personaggio imprevedibile, matto, destabilizzante come e quanto il Marlon Brando di “Missouri”. Peccato sia stato il suo unico western.

Ho visto solo ora il film. Senz’altro concordo con voi tutti nel sottolineare la bravura tecnica e creativa del regista, soprattutto nei movimenti della mdp e delle luci. Bizzarro e interessante il duello finale. Pero’, se devo essere sincero, le scelte stilistiche, se pur accurate e studiate, risultano ridondanti e rendono il film, forse, dispersivo e un po noioso. Grandi gli interpreti ma il film, non so come dire, non sa mantenere bene la presa sul pubblico. I dialoghi sono all’osso e a volte, tutto ciò lascia lo spettatore a disagio. Spesso mi è sembrato che il film si trascini stancamente verso la fine, indipendentemente da come si risolva la vicenda. Direi due stelline che premino la tecnica (dobbiamo tenerne conto) ma non di piu’. Meglio Lou Castel in Quien Sabe! Bella forza, direte voi! :slight_smile:

Commovente recensione del film su La Stampa in occasione di una trasmissione della pellicola su Canale 5 una ventina d’anni fa:

Prima che iniziate ad insultare: l’autore del mirabile esercizio di critica cinematografica (Stefano Pettinati) è morto di cancro anni fa a nemmeno quarant’anni.

Ahahah, incredibile… nel genere “stroncatutto”, è una delle migliori che abbia mai letto! :smiley:

io invece mi schiererei con quelli che sono rimasti ben impressionati da questo film, un po’ surreale un po’ fuori dalle righe…
addirittura il boomerag dai ragazzi e’ spettacolare…

Appena finito di vedere, mi unisco al coro degli entusiasti, sicuramente uno dei miei western italiani preferiti, a dire il vero altre volte avevo cominciato a vederlo senza mai riuscire a finirlo per vari motivi. Dopo averne letto in un bel articolo su Canevari in un vecchio numero di Nocturno, mi imbattei nel film per puro caso una notte del gennaio 1999, lo davano su canale 6, una scalcinata emittente regionale delle mie parti il master era praticamente putrefatto.

Ai tempi d’ oro del collezionismo VHS circolava la leggenda mai confermata della Starvideo SSV svizzera di questo film, leggenda tutt’ ora in vigore, si è più saputo nulla?

Film indubbiamente fuori dalle righe o dai canoni classici dello spaghetti western. Non è uno dei miei preferiti e non mi ha entusiasmato al 100%, ma devo ammettere che per certi aspetti è veramente lodevole. Il sadismo e la violenza che lo contraddistinguono, con sullo sfondo la città fantasma ne fanno per certi aspetti un capolavoro.

Uscito in pregevole br, by Arrow. Cofanetto con altri 3 film… :+1::+1:

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per chi ama questo film visione imprescindibile, qualità spettacolare con una definizione dei dettagli impressionante
ottimi anche gli extra Freak-o-Rama, un intervento di Melelli e una lunga intervista a Pulici che ripercorre la carriera di Canevari

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Con la mia consueta sollecitudine, quoto e approvo.:wink: Il modo migliore , per godere e apprezzare il lavoro di Canevari. Che insieme a “Se sei vivo…” è il western più “estremo”, visivamente e formalmente, mai offerto dal cinema nostrano. Ringraziamo la Arrow, eh. Perché se volevamo un’edizione italiana, mmmh…:cry:

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«Ehi, gente! Sapete cosa disse papà quando io me ne andai da lassù, vecchia cara Europa, per venire in America? Papà disse: “Figliolo, denaro è amore; amore è possesso; possesso è vita. La vita è una rapina. La rapina è un modo comune di vita sia per quelli che stanno su in cima, sia per quelli giù nella fogna”. E il mio papà disse: “Figliolo, è più facile amare Dio che il prossimo perché Dio non ti frega mai!” […] ».

Ho voluto attendere un anno prima di rivedere questo bizzarro western (ho acquistato il DVD Medusa giusto la scorsa estate 2023). Ho trovato questo film come molto più interessante di quanto possa sembrare ad una prima, superficiale visione.

E’ vero che la confezione del film rappresenta un’estremizzazione degli stilemi dell’eurowestern (in questo caso utilizzerei il termine inglese Hardcore, indicante tutto ciò che è estremo, portato al massimo): il personaggio di Bart (Corrado Pani) è più cinico e più spietato di qualsiasi Biondo da Eastwood in poi; la desolazione generale peggiore che quella vista in Django; la città-fantasma più spettrale che mai… ma allo stesso tempo, l’impressione che il tutto sia una metafora della società occidentalizzata contemporanea è molto forte.

E sia la desolazione che l’atmosfera da incubo dell’intero film sono da leggersi, forse, in chiave esclusivamente interiore; d’altronde, se è vero che in un mondo dove Dio è morto, tutto è permesso (Cfr. I fratelli Karamazov di F. Dostoevskij), allora, proprio il vuoto causato dalla “morte di Dio” (Nietzsche) non può essere occupato da altri se non dal nichilismo più cieco e dal cinismo più bieco possibile ed immaginabile.

Insomma: da parte mia, film promosso a pieni voti!

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Tra l’altro, da poco il doppio vinile della colonna sonora di M. Migliardi è in pre-order per la Four Flies Records :love_you_gesture:

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