Metropia (Tarik Saleh, 2009)

Visto al DIFF, molto bello questo film d’animazione svedese che ha vinto a Venezia (e s’è beccato pure la nomination a miglior film al Sitges): in un Europa grigia e inquinata del futuro, ogni trasporto individuale è stato proibito in favore di una mega metropolitana…
Cast di voci stellare, da Vincent Gallo a Juliette Lewis, da Udo Kier a Stellan Skarsgård; visivamente incanta, la trama è interessante anche se non del tutto originalissima. Comunque da vedere.

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Recuperato grazie al basico dvd Dynit, che presenta il film in lingua originale inglese sottotitolato (non impeccabilmente) in italiano e senza nessuno straccio di extra. Qualità video solo discreta per una tecnica di animazione che, unita ai toni scuri della fotografia del film, avrebbe richiesto un riversamento di livello superiore.

Film sicuramente interessante, sia per l’originale forma di animazione scelta che per la trama tremendamente attuale. Il problema è che con queste premesse (a cui si deve aggiungere anche la presentazione alla Mostra del cinema di Venezia) le mie aspettative di spettatore erano state innalzate a tal punto da lasciarmi non del tutto soddisfatto al termine della visione.

Imho il problema principale è che il film, pur durando meno di 80 minuti al netto dei titolo di coda, è eccessivamente lento, probabilmente anche a causa del tipo di animazione, forse più adatta alla realizzazione di cortometraggi o spot che a quella di un intero lungometraggio. E a poco serve il cast “stellare” di voci se poi l’espressività dei “personaggi” (sicuramente in parte voluta) è prossima allo zero. Quello che ne risente di più peraltro è proprio il protagonista, secondo me del tutto “scollato” della caratterizzazione vocale fornita da Vincent Gallo, benché l’attore americano abbia accettato entusiasticamente di partecipare al progetto dopo aver visto solamente 30 secondi di animazione e aver saputo che vi avrebbe preso parte anche Udo Kier, di cui Gallo è grande fan.

Lo Stig Larsson che figura tra gli sceneggiatori insieme al regista non deve essere confuso con il più celebre giallista Stieg Larsson, lo scomparso autore della trilogia Millennium.

La voce della compagna del protagonista è di Sofia Helin, ossia l’interprete della detective Saga Norén nella serie Bron/The Bridge, all’epoca non ancora famosa nel resto del mondo.

In conclusione un film che vale sicuramente una visione ma che, nonostante le buonissime premesse, non risulta certamente memorabile al di fuori della tecnica di animazione adottata.