L’etichetta “misteri d’Italia”, spesso invocata a sproposito, si attaglia pienamente a questo musicarello di Domenico Paolella, ALLOCCO TRA GLI ANGELI, girato nel 1960. Si tratta di un film ignorato da quasi tutte le filmografie, ma regolarmente girato, ultimato, e persino uscito in qualche sala (risulta una proiezione milanese), prima di essere quasi subito ritirato per un probabile blocco censorio. Oggi è considerato perduto, in quanto non presente in alcuna cineteca o archivio cinematografico conosciuto. Del film sopravvive solo un brevissimo frammento di poco più di un minuto, utilzzato all’epoca come videoclip musicale.
E’ molto difficile scoprire notizie su questo film. Quello che si sa è che si trattava di un tipico musicarello con parentesi comiche, interpretato da cantanti come l’urlatore Ghigo Agosti (di cui dirò tra poco), Joe Sentieri, Giorgio Gaber e la meteora d’epoca Babette, e da comici come Tino Scotti, Gianni Agus e altri. Nel cast anche la celebre transessuale Coccinelle.
Le voci che circolano parlano di una denuncia e di un conseuente fermo del film (con blocco anche dell’iter per il visto-censura) legato alla partecipazione del cantante “maledetto” Ghigo Agosti, che all’epoca aveva già fatto scandalo con l’indiavolata canzone rock Coccinella, dedicata appunto a Coccinelle, e che in quel 1960 stava suscitando un’enorme indignazione presso gli ambienti conservatori per una sua canzone intitolata Banana frutto di moda, che alludeva in modo evidente all’organo sessuale maschile (siamo nel 1960, non dimentichiamolo !). Inoltre il modo di cantare e le movenze di Agosti - “sfacciatamente oscene”, come si disse all’epoca - gli chiusero le porte di tv, radio e spettacoli vari (pare che il festival di Sanremo e altre manifestazioni si fossero rifiutate esplicitamente di ospitarlo). Al cinema non gli andò meglio, come dimostra il destino di questo film di Paolella. Si può ipotizzare che il motivo della censura siano state proprio la presenza e le canzoni di Agosti, qui protagonista e anche co-produttore del film. Un film che quasi sicuramente non vedremo mai.
A quanto ne so Ghigo Agosti ebbe problemi peggiori del ritiro di un film…
(maggio 1961)
Detto questo, che fonti ci sono per questo film di Paolella? Il visto censura non risulta, manifesti non se ne trovano in rete (il che non vuol dire granché, ma insomma).
A me sembrava di ricordare Agosti fosse scomparso, invece da wiki risulta essere ancora vivo… cmq se non erro le sue ultime apparizioni dovrebbero essere state nelle varie trasmissioni di Red Ronnie…
Ma nessuno ha notato che nel trafiletto postato da Renato venga citato apertamente l’indirizzo di Agosti? Manca solo la scala e l’interno… forse l’articolista sperava in qualche ritorsione?
Da che giornale l’hai preso Renato? Un antesignano del feltriano Libero?
E’ opportuno precisare, per correttezza, che l’episodio a cui si riferisce l’articolo che ha postato Renato pare che successivamente sia stato molto ridimensionato (tanto che il magistrato, dopo l’audizione dei testimoni, ha subito scarcerato l’imputato). Per chi fosse interessato ai dettagli può vedere alcuni articoli d’epoca (qualcuno anche in rete, come l’articolo su “Stampa Sera” del 5 giugno 1961). Il carcere Ghigo se l’è invece fatto per l’altro episodio (il pestaggio della madre), e proprio in galera scriverà il brano Scalogna e carceri …
Per quanto riguarda il film di Paolella, è inutile ricordare che i casi più interessanti per l’archeologo dei film perduti (ritrovati o meno) sono proprio quelli mai autorizzati in censura e mai (o poco) usciti al cinema (da Maldoror di Cavallone a Sortilegio di Bonomi, da L’autuomo di Masi a Crisantemi per un branco di carogne di Pastore, da Il siculo di Arminio (poi riemerso a sorpresa in tv, come altri) a Più forte sorelle di Mario Bianchi, da Eleonora: sì e no di Lipartiti a molti altri)…
Per il film di Paolella, comunque, mi sono rifatto a fonti sparse, oltre al libro collettaneo Il cinema di Domenico Paolella (Edizioni dal Sud, 2014). Alle notizie sul film riportate in questo libro, peraltro lacunose e reticenti, accenna anche l’ultimo capoverso di questa pagina Web dedicata al volume in questione: http://www.filmdoc.it/2015/02/il-cinema-di-domenico-paolella/
La cosa è piuttosto interessante. A quanto si legge, Agosti è ancora vivo, chissà se qualcuno ha pensato di chiedere informazioni a lui direttamente.
Devo dire però che è ben strano che una proiezione milanese non abbia lasciato tracce di sé sul Corriere della Sera del tempo, dato che Agosti viveva il suo momento di maggiore celebrità.
Senza visto censura sarà stata comunque una serata ad inviti, o qualcosa del genere. Chissà.
Non c’è qualche forumista giovane e intraprendente che vuole provarci? Tramite Red Ronnie si potrebbe forse arrivare ad Agosti…
Sicuramente. L’anteprima, per la precisione, si tenne al cinema Sant’Eustorgio, una sala fuori dal circuito commerciale. Sono pronto a scommettere che La Notte, quotidiano del pomeriggio che all’epoca era attentissimo agli spettacoli milanesi e alla vita notturna (vari anni più tardi l’ho bazzicato anch’io), avesse riportato qualcosa in merito.
Mi sembra strano che questo film sia stato presentato al cinema S. Eustorgio che ricordo benissimo situato di fianco alla Chiesa. Ho sempre saputo che era un cinema parrocchiale. A quell’epoca questo tipo di film non erano proprio da parrocchia per intenderci. Comunque può essere, proprio in quel cinema avevo visto qualche western americano e un film storico medievale ma i film proiettati erano soprattutto destinati a un pubblico giovane. Ricordo però che c’era anche qualche musicarello ma tipo Zum Zum La canzone che mi passa per la testa.
Per quanto riguarda La Notte giornale pomeridiano hai perfettamente ragione era l’unico giornale che si occupava di spettacoli e film … lo ricordo addirittura con una certa nostalgia C’erano addirittura prime pagine dedicate alla nuova puntata di Maigret in televisione!. Ora non so se a Milano siano state conservate in qualche biblioteca delle annate magari se si conosce la data si potrebbe vedere lì. Mio cugino che lavorava per la distribuzione proprio di questo quotidiano e mi dava sempre delle copie di questo giornale all’inizio mi ritagliavo i cartelloni e le pubblicità dei film. Poi dalla fine degli anni sessanta inizi settanta non era molto indicato girare con questo giornale in certi quartieri perchè era un giornale etichettato di destra.
Poi c’era anche il Corriere d’Informazione altro quotidiano pomeridiano forse tu lo ricordi?
Eh, certo che lo ricordo. Il Corriere d’Informazione era il quotidiano del pomeriggio del Corriere della Sera, ha chiuso alla fine del 1981. Negli ultimi tempi ci scriveva anche Mereghetti.
La Notte l’ho frequentata spesso negli anni 70 quando da giovane battevo alcune redazioni e talora passavo qualche pezzo. Dovrei ancora avere alcuni biglietti del mitico caporedattore e critico cinematografico dell’epoca, Camillo Brambilla (poi più tardi arriverà Giorgio Carbone).
La raccolta completa de La Notte c’è in microfilm sia a Brera che alla Sormani. L’ho consultata spesso per le mie ricerche (non da ultimo per il libro Luce rossa). Bisognerebbe avere una data non troppo vaga di quella proiezione al Sant’Eustorgio.
Penso di aver preso forse due copie del Corriere mentre quando ritornavo a Milano prendevo sempre una copia de La notte che penso sicuramente non esista più.
El Brambilla per caso era un patito del dialetto milanes o meneghin?
Beato te frequentare le redazioni negli anni 70 a Milan c’era di tutto un mondo!
Quando avrò tempo … e se ne avrò cercherò alcuni numeri della La Notte del 1965-66 … penso alla Sormani, ho cominciato a leggere anche grazie a questo quotidiano!
Cordialità
Sì, era lui… Con uno pseudonimo aveva anche pubblicato qualche volume di storie milanesi… Giornalista vecchio stampo, ma quello era proprio un altro mondo…
La fantomatica proiezione del film di Paolella credo però che risalga al 1960 o al 1961…
Avevo ricordato bene il Brambilla era amico di uno dei miei zii.
Magari avessi il tempo per fare ricerche sui vecchi quotidiani come ho detto mi interessano in particolare quelle annate e posteriori. Ma darei un occhiata anche nel 1960-61. Questo perchè mi piacerebbe ricostruire tutte le uscite cinematografiche di quelle annate per un libro.
Riguardo al film credo che prima o poi una copia potrebbe saltare fuori.
Assolutamente mitica la pagina degli spettacoli. Per ogni cinematografo erano indicati prezzo del biglietto, mezzi pubblici per arrivarci e capienza della sala.