Misteriosa sigla trailer Anica [difficile andante]

contenitore trailer anica 80-81, uno dei primi (nella mia memoria si chiamava andiamo al cinema). una delle prime cose che si vede (ed è anche la sola che ricordo) è un ragazzo vestito da pierrot/clown ma senza cappello. china la testa e si vede che la lacrima cola veramente. non ricordo il resto ma ricordo che la notte mi tornava misteriosamente su mentre stavo per addormentarmi o mentre salivo le scale per andare in camera, mettendomi una gran caga; stessa cosa il brano della sigla (strumentale, senza cantato), che in sé era tutto fuorché angosciante o creepy: si trattava di un allegro giro di synth minimal mai più sentito in radio o altrove dopo aver visto questa striscia, transitata nelle private due mesi circa.

se qualcuno la ricorda, vorrei almeno risalire al titolo del pezzo. per il resto inutile anche per il fotonico @JerryDrake cercarla in rete. ho setacciato oltre il fondo e non ci è mai finita. so far.

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Ma il clown era tipo questo?


Immagino avrai escluso la musica di questa sigla (che però non ha immagini di clown):

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Clown. Daii. È il grande Klaus Maria Brandauer in “Mephisto”. Di Istvan Szabo. Oscar nel 1982 per il miglior film straniero…:heart::v::sunglasses::cocktail:

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Sì, Zardoz, ho usato clown in corsivo per questo; ma Schramm bambino nell’80 avrebbe potuto benissimo scambiarlo per un clown, immagino.

Comunque avevo dimenticato il video della sigla - ad ogni modo dubito sia questo, la musica che si sente (“Back together again” degli Hall & Oates) non somiglia affatto alla descrizione, e non è strumentale.

Qui, dal minuto 4.48 circa:

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no chiaramente non è mephisto (che sembra più mascherato che inceronato), era diciamo più un ibrido di clown e pierrot, con ampie cerchiature nere attorno a occhi e bocca, e lacrima colante (che mephisto non ha), naso rosso escluso. niente cappelli, niente tintura capelluta il trucco facciale era bianco e nero ma equamente distribuito (nella mia memoria è ormai simile a una macchia di rorschach). se può aiutare, capigliatura nera simile a quella del primo nuti, ma meno riccia.

la sua era la prima o la seconda micro-scena che si vedeva nella sigla. a me sembra proprio di ricordare che il contenitore si chiamasse andiamo al cinema, ma son passati decenni e naturalmente potrei sbagliare anche se le sigle dei contenitori anica erano il mio pane quotidiano e le ricordo abbastanza bene tutte. quanto alla sigla, bene che tu l’abbia postata perché mi permette di specificare che era un giro - ripetuto almeno tre volte - fatto con note acute e non gravi, usando quindi gli ultimi tasti dell’ultima o penultima ottava.

appuntamento al cinema lo si può tranquillamente cassare, veniva trasmesso nelle locali, generalmente nel tardo pomeriggio.

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Questa somiglia? (ma è un brano del 1984 e niente clown pierrotteschi nel video):

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zero cannuccia. partiva subito con il giro di note, un po’ come - per intenderci - don’t go degli yazoo. ed è soprattutto cannato l’anno.

il bello è che lo ricordo distintamente, un giro quasi tutto a base di diesis/bemolle (e salutiamo la signorina silvani che so che ci sta leggendo); purtroppo non ho modo di registrarle su pc, altrimenti sarebbe un bell’indizio supplementare.

fidati, inutile cercare in rete. ho sfrucugliato tutto lo sfrucugliabile e ancora non è stato caricato da nessun canale siglofilo.

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A questo punto conviene cercare direttamente la canzone.

Hai l’orecchio assoluto?
Vuoi dire che nella linea melodica c’erano cromatismi?
Era qualcosa di orientaleggiante, tipo “Big in Japan” degli Alphaville?
Qualcosa dei primi Depeche? Il primo album è dell’81.

la ricordo benissimo e riesco ancora oggi a riprodurla su una tastiera
orientaleggiante non direi, ma più veloce del giro introduttivo di big in japan
depeche: non posso scommettere pro né contro, ma a orecchio/memoria stilisticamente non direi. per cavare ogni dubbio, provo ad ascoltarmi i primi secondi di tutti i brani di speak & spell e ti dico.

ascoltato tutto l’album. niente di più distante. il giro di questa sigla era più sbarazzino. comunque afferente il minimal synthpop dell’epoca.

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Trova qualcosa online che te lo fa fare e componi un midi!

ci ho già provato ieri con dei synth online ma va fatto col mouse ed è un macello

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