Mondo cane oggi - L'orrore continua (Stelvio Massi, 1985)

Mondo movie girato a metà anni '80 da Stelvio Massi. Se non erro era uscito in vhs ma in dvd ancora è inedito. Ricordo di un passaggio televisivo su Studio Universal quando faceva ancora parte del pacchetto Sky

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Come no, c’è il DVD rarovideo:

Ed è anche a noleggio sull’omonimo canale di prime:

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Facendo mente locale credo di non averlo mai visto, guardavo ora le clip sul tubo, commento abbastanza odioso e sarcastico, chiaramente siamo in un periodo di un genere ormai al tramonto dove si era più che raschiato il fondo.

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Mi cospargo il capo di cenere per questo errore. Certamente, nel 1985 ormai il genere era alla lunga sorpassato e non aveva più tanto da esprimere

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Come così pure il suo seguito “Mondo cane 2000, l’incredibile” firmato dal produttore Gabriele Crisanti ma in realtà assemblato con il montaggio delle scene scartate del primo film. Analoga operazione si è fatta con “Nudo e crudel” (1984), di discreto successo commerciale e il pessimo “Mondo senza veli” (1985)

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( @rodar anche qui per tua croce (gli odiati mondo) e delizia (le amate fanfare) il magico pallino film 2!!)

s-l500 (3)

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Strillare ‘l’autopsia di un gay morto di AIDS’ si che è rivoltante. 1) Che cosa speravano di vedere! e 2) A uno morto di AIDS (tra l’altro non si muore di AIDS ma di HIV) e basta non si fanno autopsie.
Inoltre mi piacerebbe vedere se la sequenza del cambio di sesso è la stessa vista anche in LET ME DIE A WOMAN (di quel filmato ne parlò già nel 1978 Tatti Sanguineti rimanendone sconvolto).

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It’s interesting how in the penultimate image shared by @schramm here, it appears to show Kanamara Matsuri (Festival of the Steel Phallus) which was a festival that occurs every April in Kawasaki at the Kanayama shrine. The same festival is also shown in Nudo e Crudele and Sadismo. I wonder if the footage seen in Mondo Cane Oggi is actually the same footage as found in Nudo e Crudele? I am unsure, as of this post, and must re-check to confirm but I believe this may be the case.

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I can’t tell because I saw MCO long ago in a cut tv copy and I don’t even remember if there was the chinese fesdickval. on the other hand I saw nudo e crudele two times (in the 80’s and few years ago in dvd) and I found it so ugly and boring that I erased the 95% of it from my memory…

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non ho visto quel film della wishman ma posso dirti che in quella di mco viene fatto canestro in un cestino lanciando non ricordo più se uno dei testicoli o con il pene e in quella la voce fuori campo esclama con trionfale sfottò “oplà!

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:flushed:

Nel film di DW si vedono pochi secondi dell’intervento e nessuno pisello o testicolo viene gettato in un canestro.

comunque scene così sono, come nella pornografia, tutte abbastanza simili tra loro, cruenza più creunza meno. sempre di un cazzo tagliato si tratta. le più ostiche e inaffrontabili restano a mia memoria quelle contenute in tomboy e noi e l’amore: effetto occhio di lumaca garantito!
stavo giustappunto effettuando un check su quello della wishman e a naso non mi sembra quella. in compenso quella farlocca e ridicolissima dell’autoevirazione mi ha fatto silurare il panettone sul monitor.

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Infatti l’ho rivista tre o quattro volte tanto m’ha fatto ridere.

E si.

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eddai, che pretendi, era l’85: di aids in italia si era appena iniziato a parlare (in america veniva invece già nominato in ridere per ridere) ed era appunto contrassegnata (strumentalizzata) come peste dei gay e dei tossici. vuoi non piazzare nel filone una bella autopsia exploitativa?

ma mica vero: ci sono sieropositivi che non muoiono di aids né muoiono punto come sieronegativi che vanno in aids conclamato. ma discorso OT che ci farebbe fare le 5 del mattino.

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In se l’AIDS esisteva, diciamo così, già da quattro anni. Non era proprio la novità del momento anche se sì per carità contestualizzo il tutto. Per quanto riguarda il resto io mi rifaccio a quanto mi è stato detto da chi ne sa di più. Ma a questo punto non insisto oltre. Il primo film italiano in cui viene nominata la malefica sigla è ITALIAN FAST FOOD (anche se in quel caso è soltanto il nome di un’agenzia di modelle di cui però non ricordo il significato). Il primo lungometraggio (tv) in assoluto a parlare di questa malattia in maniera seria (ma il tema era già stato trattato da alcune serie TV negli anni precedenti) fu UNA GELATA PRECOCE (AN EARLY FROST) di John Erman, 1985, con un cast di tutto rispetto: Aidan Quinn, Jason Robards, Gena Rowlands, Sylvia Sidney, Ben Gazzarra, prodotto dalla NBC.

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