Morgan Lost

L’ultimo numero mi è piaciuto molto, peccato però per le ultime 2 pagine, se non ci fossero state sarebbe stato decisamente meglio.
Comincia comunque a rompermi un po’ le palle sta faccenda di Morgan sciupafemmine alla Dylan Dog, sa di visto e rivisto.

Va be’, cos’è che non sa di rivisto in Morgan Lost? Il futuro alla Blade Runner, il protagonista che adora il cinema classico come tanti anti-eroi alla Leon, la profiler traumatizzata stile Sigourney Weaver in Copycat… diciamo che è divertente ma, come argomentavamo, non ti cambia la vita.

Il finalissimo dell’ultimo numero l’ho trovato imbarazzante ma il resto della storia era piacevole.
Comunque questo personaggio non mi ha acchiappato granché, probabilmente smetterò di comprare gli albi.

Come dicevo, manca di vero carisma. Lo si potrebbe dire, in generale, di tutti i protagonisti bonelliani post Dylan Dog.

Dopo la lettura di “Vulcano 7”, storia imho strampalata, l’avevo mollato. Poi dopo qualche mese ho ricominciato a leggerlo e manco a farlo apposta albi tutti tra il buono e l’ottimo. “Il canto dei morti” mi è piaciuto molto.

Mmm a me proprio “Il canto…” non ha fatto impazzire, pretenzioso per i miei gusti. Discreto l’ultimo, Ricordati di Elizabeth; credo sia un po’ ispirato ad Amabili resti, comunque piacevole… continua a mancargli quel certo non so che di realmente incisivo, però non mi annoia leggerlo una volta al mese. E, diciamolo, alcune storie sono meglio di quelle che ci propina L’Indagatore dell’Incubo, che a parte qualche zampata autoriale di tanto in tanto sta di nuovo sprofondando nelle minchiate (vedi ultimo albo in edicola).

“Jerome X” è finora una delle migliori storie del lotto, per me. Ben orchestrata, mi è piaciuta l’idea delledue interpretazioni che si sovrappongono, il finale è riuscito. Qualche intrigante elemento di continuity fa capolino e insaporisce il tutto.

Vero, ora come ora lo leggo più volentieri di Dylan Dog che è nuovamente in caduta libera.

È da anni che sono lontano dai fumetti Bonelli…l’ultimo che ho letto era un numero della miniserie Lukas che poi ho abbandonato. Però questo Morgan Lost mi ispira molto. Me lo consigliate? Recuperare quanto uscito finora sarà dispendioso? Ho letto però di un cambio di formato da ottobre che non rende molto felici i collezionisti (pensandoci nemmeno me, amche se ancora non ne ho uno…)

Io lo leggo e mi garba, non un must ma le atmosfere noir funzionano e finché le sceneggiature sono all’altezza… non sapevo del cambio di formato, inciderà sul prezzo?


(Oltretutto non ne vedo la necessità. Il formato va bene così e le copertine sono molto belle)

Il formato diventerà 17x23, quindi un po’ più grande, ma le pagine diminuiscono a 64. E il prezzo nonostante ciò rimane 3,50€. Poi se non erro anche la numerazione si azzera e ricomincia, come se fosse una nuova stagione insomma. C’è stata molta polemica, comprensibile secondo me, avere in fila fumetti di grandezza diversa è brutto…in ogni caso mi sono procurato online i primi 2 e vedrò com’è :slight_smile:

Finalmente ho una buona scusa per abbandonarlo. Le storie mi convincono sempre meno, stavo riducendomi a comprarlo per inerzia ma non riuscivo a fare a meno di prenderlo (mi succede spesso con i fumetti).
Salvo sempre e comunque le magnifiche copertine, raramente brutte o poco azzeccate.

No, va be’. Se fanno come con Lukas mollo pure io, diminuire le pagine e “ricominciare da zero” non m’interessa. Avesse davvero il mordente di una serie tv anglosassone, una “stagione 2” magari… così andava bene per storielline auto-conclusive, attaccare a farsi le saghe non mi pare 'sta grande idea.

Vincendo la diffidenza iniziale, ho acquistato sia il numero 0 che il numero 1 della “stagione 2”. Il numero 0 è ‘na robetta dimenticabile, un reboot non dichiarato per far conoscere il personaggio a potenziali nuovi lettori ma in effetti non cambia praticamente nulla della continuity; il numero 1 effettivamente non è malaccio, la volontà di “farsi la saga” tutto sommato è sorretta da un certo mordente (c’è l’inizio di un plot che si snoderà nei prossimi albi, sempre a cadenza mensile) e devo dire che i disegni son decisamente belli. Il formato stile spillato americano non è così esecrabile, la diminuzione delle pagine certamente mira a contenere i costi (tanto il prezzo di copertina è invariato) ma forse consente sceneggiature più “veloci” e diminuisce il rischio che Chiaverotti si perda in psico-pipponi superflui (cosa che a volte gli capita). C’è maggiore libertà nel rappresentare graficamente violenza e sesso (sì, le zinne qua e là si vedono; e usano pure le parolacce); la cosa mi garba, ma se Chiaverotti intendeva questo nel sottolineare che la nuova stagione sarebbe stata più “per adulti” la cosa fa un po’ sorridere (e allora vai di turpitudini stile Edifumetto d’altri tempi, no?) e riflettere su quell’ingenuità alla base della visione che alla Bonelli hanno dei loro lettori. Comunque, mi fa meno schifo del corso attuale di Dylan Dog (all’indagatore dell’incubo do l’ultimatum, che se pure il numero di fine Dicembre fa cacare mollo definitivamente) e al momento la curiosità di continuare a leggerlo ce l’ho.

Io invece non cadrò in tentazione, al Lucca Comics avevo sfogliato il numero 0 e ieri in edicola il numero 1, ma li ho sempre lasciati sugli scaffali, visto che l’andazzo preso da Morgan Lost mi aveva parecchio deluso.
Tra l’altro temo che pure questo nuovo corso avrà vita breve.

Eh, temo anch’io. Oltretutto l’idea della continuity da fumetto americano non mi pare eccezionale; a parte il fatto che testate storiche bonelliane come Tex lo fanno da secoli, Chiaverotti non è sempre calibrato con i finali e se mi sforna una storia che si snoda in tre-quattro numeri e ha una chiusa di merda… per me resta un discreto fumetto che però non decolla e non decollerà mai davvero. Comunque, finché mi intrattiene gli do fiducia.


(Le copertine, fra l’altro, restano splendide)

Tra una ventina di giorni nelle edicole uscirà il crossover con Dylan Dog. Era già in vendita a Lucca ma è andato presto esaurito.

La storia sarà divisa in due albi, che usciranno entrambi col nuovo formato Audace della Bonelli. Ho recuperato a Lucca il primo albo, niente per cui strapparsi i capelli ma nemmeno la schifezza che mi sarei aspettato. Mi ha invece deluso molto la copertina, che di norma è la cosa migliore degli albi di Morgan Lost.

Se l’ha scritto Chiaverotti già m’ispira. In fondo, alcune delle storie più belle di DD sono opera sua e il confronto con Morgan mi incuriosisce.

Ma sono il solo al quale i vari crossover tra i personaggi Bonelli fanno cacare tantissimo?

Tutti quelli che riguardano Dylan Dog li ricordo terribilmente forzati e noiosi.