Non ne avevo mai sentito parlare, nè del film nè regista. Quindi prima visione sincera. Bene e male. Metà e metà insomma. La storia è bellina e claustrofobica in questo paesino sperduto nella nebbia, ma la regia l’ho trovata piuttosto piatta. Certi effetti ottimi, altri risibili. Non riesco a farmene una gran idea ma darei la sufficienza. Non certo una visione indimenticabile, per me.
Uno dei miei zombi-movies preferiti, figurati. Mi piace perfino la novelization di Chelsea Quinn Yarbro; ora non ricordo ma credo ci fosse già un thread su questo piccolo gioiello dell’horror anni 80.
ps.
Gary Sherman è anche autore di quell’altro delizioso film al sangue che è Non prendete quel metrò, con Donald Pleasence e Christopher Lee.
anche a me è piaciuto moltissimo, anzi è quasi ora di riguardarlo… poi ebbi anche il culo di trovare il dvd (che ricordo più che dignitoso) in un cartone da 3 dvd a 9,90
Per me è un piccolo capolavoro,Jack Albertson è ottimo,così come James Farentino.nel cast c’è anche Robert Englund a quei tempi ancora senza artigli.da questo film (opinione personale,ma potete giudicare voi stessi) Tiziano Sclavi ha avuto l’ispirazione per la storia di Dylan Dog
“La zona del crepuscolo” ,numero 7 della serie regolare.
Uno dei miei zombi-movies preferiti, figurati. Mi piace perfino la novelization di Chelsea Quinn Yarbro; ora non ricordo ma credo ci fosse già un thread su questo piccolo gioiello dell’horror anni 80.
ps.
Gary Sherman è anche autore di quell’altro delizioso film al sangue che è Non prendete quel metrò, con Donald Pleasence e Christopher Lee.
anche a me è piaciuto moltissimo, anzi è quasi ora di riguardarlo… poi ebbi anche il culo di trovare il dvd (che ricordo più che dignitoso) in un cartone da 3 dvd a 9,90
Per me è un piccolo capolavoro,Jack Albertson è ottimo,così come James Farentino.nel cast c’è anche Robert Englund a quei tempi ancora senza artigli.da questo film (opinione personale,ma potete giudicare voi stessi) Tiziano Sclavi ha avuto l’ispirazione per la storia di Dylan Dog
“La zona del crepuscolo” ,numero 7 della serie regolare.
Esatto. Tra l’altro molti disegni sembrano degli screenshot su carta del film, penso alle spaccature della pelle o alla ricostruzione del cadavere dell’autostoppista.
Rivisto ieri sera, un ritmo un pò lento ma il mistero, la storia, i personaggi e il paesino lo rendono un piccolo gioiello del cinema zombesco.
Alcune vignette dell’albo dylaniato, comunque, omaggiavano la copertina di Karel Thole per l’edizione Mondadori di un romanzo di Frank Belknap Long che non c’entrava nulla col film di Sherman. Thole, fra l’altro, ha realizzato anche l’inquietante copertina dell’edizione Urania della novelization del presente film.
bel film…l’avevo visto tanti anni fa su Telenorba e recuperato in dvd alla Fnac. Io non parlerei di film con zombi, diciamo che possono sembrarlo per come si muovono in mucchio alla fine,ma piuttosto come un efficace esperimento cinematografico sul tema dell’immortalità. Spiazzante il finale e cmq la storia riesce a coinvolgere
Beh dipende da cosa si intende per zombie. Letteralmente si tratta di persone che ritornano alla vita dopo la morte poi è ovvio che Romero con Dawn of the dead ha creato un’icona tanto cara ed incrollabile a tutti, anche ai fruitori non abituali di cinema horror.
E’ un film che restituisce lo zombi alla dimensione pre-romeriana del Voodoo e dei fumetti horror. Il finale a sorpresa ha proprio lo spirito delle storie pubblicate su Creepy e altre testate storiche. Giustissimo il discorso sull’immortalità: fra l’altro, la scena in cui la moglie del protagonista lo implora di seppellirla perchè è stanca di questa non-vita è dannatamente somigliante al finale de La morte dietro la porta di Bob Clark.