Morti e sepolti - Dead & buried (Gary Sherman, 1981)

http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=15560

Non ne avevo mai sentito parlare, nè del film nè regista. Quindi prima visione sincera. Bene e male. Metà e metà insomma. La storia è bellina e claustrofobica in questo paesino sperduto nella nebbia, ma la regia l’ho trovata piuttosto piatta. Certi effetti ottimi, altri risibili. Non riesco a farmene una gran idea ma darei la sufficienza. Non certo una visione indimenticabile, per me.

Uno dei miei zombi-movies preferiti, figurati. Mi piace perfino la novelization di Chelsea Quinn Yarbro; ora non ricordo ma credo ci fosse già un thread su questo piccolo gioiello dell’horror anni 80.

ps.
Gary Sherman è anche autore di quell’altro delizioso film al sangue che è Non prendete quel metrò, con Donald Pleasence e Christopher Lee.

anche a me è piaciuto moltissimo, anzi è quasi ora di riguardarlo… poi ebbi anche il culo di trovare il dvd (che ricordo più che dignitoso) in un cartone da 3 dvd a 9,90

Per me è un piccolo capolavoro,Jack Albertson è ottimo,così come James Farentino.nel cast c’è anche Robert Englund a quei tempi ancora senza artigli.da questo film (opinione personale,ma potete giudicare voi stessi) Tiziano Sclavi ha avuto l’ispirazione per la storia di Dylan Dog
“La zona del crepuscolo” ,numero 7 della serie regolare.

voi…voi siete tutti mortiiii!!!

Perchè opinione personale? L’ispirazione dal film è cosa risaputa, lo ammettevano i curatori nella prefazione all’albo in questione.

Uno dei miei zombi-movies preferiti, figurati. Mi piace perfino la novelization di Chelsea Quinn Yarbro; ora non ricordo ma credo ci fosse già un thread su questo piccolo gioiello dell’horror anni 80.

ps.
Gary Sherman è anche autore di quell’altro delizioso film al sangue che è Non prendete quel metrò, con Donald Pleasence e Christopher Lee.

anche a me è piaciuto moltissimo, anzi è quasi ora di riguardarlo… poi ebbi anche il culo di trovare il dvd (che ricordo più che dignitoso) in un cartone da 3 dvd a 9,90

Per me è un piccolo capolavoro,Jack Albertson è ottimo,così come James Farentino.nel cast c’è anche Robert Englund a quei tempi ancora senza artigli.da questo film (opinione personale,ma potete giudicare voi stessi) Tiziano Sclavi ha avuto l’ispirazione per la storia di Dylan Dog
“La zona del crepuscolo” ,numero 7 della serie regolare.

voi…voi siete tutti mortiiii!!!

Perchè opinione personale? L’ispirazione dal film è cosa risaputa, lo ammettevano i curatori nella prefazione all’albo in questione.

Esatto. Tra l’altro molti disegni sembrano degli screenshot su carta del film, penso alle spaccature della pelle o alla ricostruzione del cadavere dell’autostoppista.
Rivisto ieri sera, un ritmo un pò lento ma il mistero, la storia, i personaggi e il paesino lo rendono un piccolo gioiello del cinema zombesco.

Alcune vignette dell’albo dylaniato, comunque, omaggiavano la copertina di Karel Thole per l’edizione Mondadori di un romanzo di Frank Belknap Long che non c’entrava nulla col film di Sherman. Thole, fra l’altro, ha realizzato anche l’inquietante copertina dell’edizione Urania della novelization del presente film.

bel film…l’avevo visto tanti anni fa su Telenorba e recuperato in dvd alla Fnac. Io non parlerei di film con zombi, diciamo che possono sembrarlo per come si muovono in mucchio alla fine,ma piuttosto come un efficace esperimento cinematografico sul tema dell’immortalità. Spiazzante il finale e cmq la storia riesce a coinvolgere

Beh dipende da cosa si intende per zombie. Letteralmente si tratta di persone che ritornano alla vita dopo la morte poi è ovvio che Romero con Dawn of the dead ha creato un’icona tanto cara ed incrollabile a tutti, anche ai fruitori non abituali di cinema horror.

E’ un film che restituisce lo zombi alla dimensione pre-romeriana del Voodoo e dei fumetti horror. Il finale a sorpresa ha proprio lo spirito delle storie pubblicate su Creepy e altre testate storiche. Giustissimo il discorso sull’immortalità: fra l’altro, la scena in cui la moglie del protagonista lo implora di seppellirla perchè è stanca di questa non-vita è dannatamente somigliante al finale de La morte dietro la porta di Bob Clark.

per me fu invece una delusione concentissima e la mia reazione non andò oltre il “tutto qui?”. colpa del flano d’epoca che me lo fece mitizzare e idealizzare (e rincorrere) oltremodo, suggestionandomi con un disclaimer medico che allertava su probabili gravi danni al sistema cardiocircolatorio dispensati dal film (probabilità che trovai dieci volte curiosa, non essendo affatto vietata la visione). in realtà fu un meschino tentativo di pomparlo plagiando pari pari sia la locandina che il medesimo disclaimer medico usati per paura nella città dei morti viventi (che fulci, in un’intervista su segnocinema, riconobbe divertito come una bufala architettata ad arte per dare il pubblicitario carico a 90). solo che in paura poteva avere un senso e qua no. forse dovrei rivederlo al netto di tutto ciò anche se, bongiorno docet, la prima risposta è quella che vale e a conti fatti non c’è nulla che salvo della filmografia di sherman.

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Hahahah geniale il riciclone della locandina di Paura nella città dei morti viventi! Pensare che il manifesto originale è assai bello, invece.

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già… si trattava peraltro di un film uranista per eccellenza, nel senso proprio di tratto da un albo di urania: http://www.mondourania.com/urania/u901-920/urania913.htm

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No, no: come già chiarito in un post giurassico, quella pubblicata da Urania era la novelization. Il racconto che originariamente ispirò il film non l’ho mai letto, invece.

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In Italia siamo ancora fermi al miserello dvd, fuori catalogo. 2 anni fa, la benemerita Blue Underground lo ha fatto uscire in br 4k, ben “imbottito” di extra… :ok_hand::clinking_glasses:

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avendo visto il flano di paura a posteriori, ero là che mi chiedevo: il film non è vietato e causa malori cardiovascolari? e che si vedrà mai?. difatti quando poi lo trovai in vhs mi lasciò come mi trovò. anzi nemmeno, perché mi trovò entusiasta. mi lasciò proprio deluso.

però effettivamente un lancio analogo lo ebbe pure dolce e selvaggio, vm ai 14 in primissima istanza, poi non vietato, ed effettivamente non era un film che riconciliava con la vita.

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