R.I.P. Paul Morrissey…
stupendo Il mostro è in tavola… barone Frankenstein, precursore di Re-Animator, con FX splatter incredibili di Rambaldi e film assolutamente da vedere in 3D.
Io preferisco il suo Dracula, con Udo Kier e Vittorio De Sica. Vedi thread in merito. Mi spiace a tutt’oggi, di non essere mai riuscito a vedere i suoi primi film, realizzati sotto l’egida (e l’influenza…) di Warhol. Insieme a quest’ultimo, fu anche manager dei Velvet Underground.
Personaggino controverso non poco.
Più che altro, fu lui stesso a contraddirsi, più volte. Fra quello che mostrava sullo schermo, e quello che diceva in certe interviste. Ad ogni modo, sicuramente un tipo non banale. Per vita, carriera, frequentazioni…
pace all’anima sua, ma a me il suo cinema m’ha sempre fatto le tendine sul fegato
Al di là della riuscita dei suoi film, credo che Morrissey fosse anche un furbacchione. Secondo l’esperto Pezzotta, tante sue dichiarazioni conservatrici o perfino reazionarie, erano più che altro per “stupire” suoi interlocutori, i critici innanzitutto. Col tempo, insomma, imparò a riconciliarsi. Specie con sé stesso…
P.S. Adesso, come “testimone principe” di un’epoca, ci rimane Dallesandro. Ancora vivo e fra noi, a dispetto di eccessi vari. Tieni duro, Little Joe…
R.I.P. Teri Garr, immensa… La ricordo in Incontri ravvicinati, Frankenstein Jr, Un sogno lungo un giorno.
Teri Garr? Poveretta. Era malata da decenni…
Giovanni Cianfriglia in arte Ken Wood R.I.P. Grande caratterista e stuntman in tanti film italiani dei generi più disparati
Zi’ Peppe da Anzio. Era il soprannome che gli davano nell’ambiente degli stunt. Parola di Ottaviano Dell’Acqua. Me lo disse lui in persona, 20 anni fa. Son bei ricordi…
Ci sono molto affezionato perchè ha dato corpo ad uno dei miei super cinematografici preferiti da bambino: Superargo.
Per omaggiarlo volevo trovare il divertente aneddoto che raccontarono a Stracult sulla finestra da rompere e la successiva battuta sul cattivo ma non ci sono riuscito.
Quella in cui lui dopo aver fatto una acrobazia e aver preso, se ricordo bene, per il collo il cattivo totalmente incapace di dare una battuta così come si doveva, rispose in romanesco. Giusto?
Esatto. Lui doveva sfondare una vetrata finta e poi dire al cattivo “Diabolikus, per te è finita” (o qualcosa del genere). Siccome non poteva esserci più di un ciak per il costo della vetrata, fecero provare a Cianfriglia più volte la battuta ma lui si impicciava. Alla fine sembrava che l’avesse imparata e Nick Nostro diede il ciak. Lui parte, sfonda la vetrata e quando atterra dall’altra parte si blocca e dopo un po’ dice “A Diabolikus, io te rompo er culo!”
AHAHAHAHAHA fantastico!!
Massaccesi si ricordava di uno degli attori/cascatori dei suoi western. Lo chiamava ‘ocone’. Questo perché pur avendogli chiesto semplicemente di contare; invece di recitare delle battute dopo ‘sei’ disse ‘otto’. Non che fossero tutti così, ma alcuni erano veramente terra terra. Poi intervenivano Locchi o Graziani o Rinaldi o Gammino e allora sembravano tutti bravi.
Grande caratterista, dotato di un ottimo fisico. Lo ricordo nel ruolo di Maffei, ex poliziotto che si è dato alla professione privata in Napoli violenta, non male anche la particina ne “Il trucido e lo sbirro” insieme al compianto Claudio Ruffini.
R.I.P.
R.I.P. Marisa Bartoli
A Cianfriglia ci ero affezionato… RIP
R.I.P. Nick Benedict, attore americano scomparso nel 2023, visto ieri nel discreto “A gabbia nuda”.