Necrologie

Nooo?! La voce di Dwayne Johnson. Era davvero perfetto, sull’omone. E aveva solo 62 anni. Speriamo che il sostituto sia adeguato. Non Ward, quindi…:grimacing::face_vomiting:

Michael Madsen, pare

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:face_with_crossed_out_eyes:
Mr. Blonde… R.I.P.

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L’ho saputo poco fa. Non ho parole. Anche per me, credo come tutti i forumisti, sarà per sempre Mr. Blonde. Un ricordo speciale della mia gioventù in sala, se ne va. Com’è piena di cadaveri, la vita di un cinefilo…:face_without_mouth::sob::skull_and_crossbones:

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R.I.P. Mark Snow, compositore di colonne sonore, tra cui la sigla di X-Files.

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Morto l’attore australiano Julian McMahon, a soli 56 anni, per un cancro. Fu il chirurgo plastico Christian Troy nella serie TV “Nip/tuck”, e al cinema Victor Von Doom nei due “Fantastici 4”, del 2005 e 2007.

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Anche se è morto 12 anni fa vorrei ricordarlo, interpretò Jason in “Venerdì 13-Week-end di terrore”. R.I.P. Richard Brooker

È MORTO GOFFREDO FOFI

https://m.dagospia.com/media-tv/e-morto-goffredo-fofi-saggista-attivista-giornalista-critico-440683

È morto Goffredo Fofi, saggista, attivista, giornalista e critico cinematografico, letterario e teatrale italiano. Fondamentale il suo contributo per la rivalutazione di Totò, sempre snobbato in vita dalla critica cinematografica.

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Ci lascia Goffredo Fofi, voce lucida, radicale e sempre controcorrente della nostra cultura. Amico di Napoli e dei napoletani, fu decisivo nel ridare la meritata grandezza a Totò. Una guida rara, che ci mancherà immensamente", scrive in una nota il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi sulla scomparsa a 88 anni del saggista e critico cinematografico Goffredo Fofi

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Io su Fofi, spendo poche sincere ed essenziali parole: non mi mancherà.:smiling_face_with_horns:

Ho saputo solo oggi che nel 2020 è morto Bill Withers, famoso per la canzone “Lovely Day” che ebbe un enorme successo 48 anni fa e che fu coverizzata da almeno 7 gruppi/cantanti differenti.
R.I.P.

Anche a me Fofi non è che mi facesse impazzire, ma se lo considero in relazione al panorama attuale della critica cinematografica mi viene da rivalutarlo, così come ho dovuto fare con Tullio Kezich, che non è mi è mai piaciuto troppo (nonostante avesse recensito positivamente un mio libro sul “Corriere”…).

La morte di Fofi penso che metterà definitivamente la parola ‘fine’ alla nuova edizione aggiornata in più volumi de L’AVVENTUROSA STORIA DEL CINEMA ITALIANO, di cui sono usciti solo i primi tre volumi, e che si era già arenata con la morte di Franca Faldini (era lei, più che Fofi, ad effettuare le ricerche per il libro).

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Di Fofi, ho un libro di sue recensioni, anni '60 e '70. E il suo volumetto su Sordi, è sorprendente. Ed imprescindibile, per chi ama o venera l’attore romano. Ma da qui a rivalutarlo, no. Non ce la faccio. Non ancora, almeno. Datemi una ventina d’anni, e se ne riparla volentieri…:face_without_mouth::woozy_face::face_with_peeking_eye:

La televisione lo rende attuale di Goffredo Fofi

La sua rivincita sulla critica del dopoguerra, ottusa, idealistica e smaniosa di grandi messaggi democristiani o comunisti. Totò se l’è presa abbondantemente. Ha ritrovato col tempo (dopo pochi lustri di disgrazia) il suo pubblico della grande stagione, anzi accresciuto dal concorso della o delle televisioni.

È diventato, diceva Volponi, una sorta di grillo del focolare per ogni famiglia e naturalmente è l’apparecchio televisivo ad aver sostituito il focolare.

Non era focolare la sala d’avanspettacolo in cui era cresciuto artisticamente e aveva imparato a definire e controllare la propria comicità e il proprio stesso fisico – fin quasi a negarne la pesantezza, nella snodata libertà dei movimenti - e non era focolare il teatro di lusso della grande compagnia di riviste messa su con Galdieri autore, la Magnani soubrette.

Non erano focolare neanche le sale cinematografiche di seconda. E neanche quelle di terza visione, quelle delle periferie e dei paesini dove si radunava un pubblico festante, che lo adorava proprio per la sua libertà e diciamolo, per la sua “volgarità”.

La televisione è focolare perché sta in ogni casa; Totò non ha mai avuto tanto pubblico come in morte, grazie alla televisione. Ma il pubblico è cambiato, è più Io stesso, e la sintonia tra pubblico e maschera è cambiata. Quello di ieri era povero e frustrato, non aveva abbastanza cibo, sesso, libertà.

Quello di oggi ha forse troppo cibo, molto più sesso ma non molto meglio gestito che un tempo, e soprattutto, ha davvero più libertà? Forse per questo Totò continua a esserci vicino, grillo del focolare che fischietta oggi in sordina il suo inno sregolato contro i limiti posti dalla società e dalla natura stessa dell’uomo.

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https://m.dagospia.com/media-tv/marco-giusti-la-perdita-goffredo-fofi-in-paese-ridotto-minimi-termini-dai-440800