Nelle pieghe della carne (Sergio Bergonzelli, 1970)

Recensito su DVDBeaver. Sembra un prodotto davvero ottimo. Region free, audio italiano, subs opzionali.

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Visto nel bluray Mondo Macabro.

Che dire, assurdo e strampalatissimo, accelerazioni narrative da formula 1 sin dai primi minuti, con gli sviluppi della trama che si susseguono a ritmi forsennati senza lasciar neppure il tempo fisiologico per raccapezzarsi di cosa diavolo stia succedendo…
E poi a partire dalla metà del film (ma forse anche prima!) è tutto un coup de theatre dietro l’altro, con trovate che brillano per inverosimiglianza ed improbabilità con lo scopo di continuare a spiazzare senza sosta lo spettatore… Più che un film sembra un giro sul blue tornado di Gardaland.

La trovata più spavalda e burina, a mio giudizio, sono i flashback ambientati nelle camere a gas del campo di concentramento… Ma che razza di caratterizzazione del personaggio è, ma dai!!!11 :face_with_raised_eyebrow:

Indubbiamente divertente per la sua sfacciata cialtroneria, non capisco chi lo critichi dicendo che sia un giallo mediocre…
Ma cosa ci si aspettava da una pellicola nata sotto queste premesse?
Era chiaro fin dalle citazioni iniziali che ci saremmo trovati davanti ad una Bergonzellata di prim’ordine, come ci si poteva aspettare una dignità filmica ed una coerenza narrativa da una roba come questa? A mio giudizio comunque, in assenza di risultati entusiasmanti alla Dario Argento del periodo d’oro, meglio cento volte un film come questo qui delle decine di insipidi gialletti senza infamia e senza lode sfornati negli anni dalla cinematografia italiana.

Il bluray, in perfetto stile mondo macabro, presenta un magnifico master restaurato dal negativo originale. Come extra ci stanno la featurette del dvd cinekult, il trailer del film e un sacco di trailers di collana.

Francamente mi lascia basito non aver trovato in questo topic una recenzione di @moonlightrosso … Si tratta davvero di pane per i suoi denti!

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Film assolutamente folle visto nella pessima vhs della sconosciuta videogrup e poi nell’ottimo dvd della Cecchi Gori Group che contiene l’interessantissimo extra nelle pieghe di Bergonzelli con intrervista al regista televisivo Corrado Colombo checebbe la fortuna (o la sfortuna mettetela come vi pare) di fargli da aiuto regista nell’ultimo allucinante “capolavoro all’incontrario” “Malizia oggi”. Comunque mi avete provocato e mo’ vi posto una rece!!

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così per curiosità e OT, mi potresti dire il numero di catalogo della vhs? mi serve per completare il catalogo della mitica Eureka Video

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Esempio di cinema “multigenere”: giallo, horror, erotico, dramma psicologico, azione, poliziesco e davvero chi più ne ha più ne metta.

Abbandonato il piratesco e lo spaghetto western, dismessi i panni di “sessuologo dell’ultima ora” con le sue pseudo-inchieste “Silvia e l’amore” (1968) e “Le dieci meraviglie dell’amore” (1969) e non ancora approdato al becerume di certa sua commedia erotica o al desolante squallore di certe sue cooproduzioni in terra greco-turca, il Bergonzelli gioca la carta del cinema “multi-genere”, sfruttando, al peggio, un soggetto scritto con la mano sinistra da Mario Caiano e sceneggiato con i piedi sinistri da Fabio De Agostini e dallo stesso regista.

Esordendo con un pensiero attribuito nientepopodimenoche a Sigmund Freud (sara!), il film racconta una confusa vicenda ambientata all’interno di una villa sul mare, teatro di orrori, omicidi e nefandezze di vario genere. Qui abitano Falaise, figlia del padrone di casa Andrè creduto morto; la governante Lucille e il nipote debosciato di quest’ultima. Un oscuro passato da nascondere legato alle gesta di una gang non meglio identificata dalla sgangherata sceneggiatura, porterà i tre ad assassinare nei modi più cruenti e bizzarri tutti coloro che si avvicinano alla villa. Ne faranno le spese il sedicente cugino Michèl, accompagnato dal suo pastore tedesco; un fascinoso amico venuto a cercarlo e non ultimo il ricattatore evaso dal carcere Pascal Goriot, tutti in qualche modo legati alla fantomatica gang.

Senza nulla anticipare su un finale di inaudita assurdità, il Bergonzelli con inconfondibile imperizia e personalissima goffaggine, affronta il giallo all’italiana, che in quegli anni iniziava a prendere piede, commistionandolo, come in un cocktail male amalgamato, con i generi più disparati: l’horror, l’erotico, il dramma psicologico, l’azione, il poliziesco e davvero chi più ne ha più ne metta.

Nella pretenziosa velleità di suscitare profonde riflessioni ed elucubrazioni intellettualistiche, manco fosse Ingmar Bergman, e considerando noi poveri spettatori medi alla stregua di trogloditi, il compianto cineasta piemontese fa assurgere a verità assolute quel po’ di psicanalisi da bar e di sociologia da “coiffeur pour dames”, il tutto nel quadro di un’autorialità intrisa di frasi fatte trite e ritrite nonchè di luoghi comuni puerili e irritanti.

Spostandoci sul lato di ciò che avrebbe dovuto essere la pura evasione, ne deriva, quale inevitabile corollario, che questa non possa far altro che coincidere in momenti di esilarante comicità involontaria, corroborati da penosi e poveristici effetti speciali.

Fulgida espressione di un dilettantismo senza pari, il film procede fra strangolamenti di cani che si addormentano facendo le feste, decapitazioni con teste di cartapesta che rotolano sul pavimento e altre teste che, nel far bella mostra di sè in risibili saponificazioni, acquisiscono dimensioni più che doppie rispetto al normale.

Quanto ai protagonisti, se Eleonora Rossi Drago, nel ruolo di Lucille, non poteva concludere la sua carriera in maniera più ingloriosa, Anna Maria Pierangeli, nella parte di Falaise, appare provata dalla depressione e dai barbiturici che la porteranno nel giro di un anno al suicidio.

Tra i comprimari, a parte i soliti idioti dalle risate sconclusionate tanto cari al Bergonzelli (vedasi il cugino Andrè), piace menzionare il baffuto Fernando Sancho nella parte del ricattatore Goriot. Il pacioso caratterista spagnolo ci ripropone quel personaggio manesco e sbruffone da capo-bandito messicano dei tanti westerns all’italiana dei quali è stata storica presenza. Qui si rende protagonista di un’insolita quanto ridicola morte nella vasca da bagno mentre canticchia un sublime “popporoppopo”, avvelenato da due pastiglie di acido cianidrico lanciate da un orologio a cucù e che si sciolgono nell’acqua. Il tutto spiato dal debosciato nipote di Lucille con atteggiamenti più pierineschi che inquietanti. Curiosa la partecipazione di Luciano Catenacci, futuro abituale “villain” dei poliziotteschi dei settanta (qui anche produttore esecutivo), nella parte di Antoine, l’antico amante di Lucille, rievocato negli incubi della fragile Falaise.

Ancora legato alla sintassi del cinema tradizionale e non ancora avvezzo a utilizzare a sproposito quelle riprese sghembe o quelle immagini duplicate e roteanti che caratterizzeranno il suo cinema degli anni a venire, il Bergonzelli non tradisce un certo gusto per le inquadrature, esaltate dall’ottima fotografia di Mario Pacheco e da movimenti di macchina talora virtuosi, segno evidente che, se avesse tenuto maggiormente i piedi per terra, il nostro presuntuoso e umorale cineasta avrebbe potuto conseguire ben più apprezzabili risultati.

Un montaggio strampalato alla “nouvelle vague de noartri”, curato dallo stesso regista, con raccordi temporali talora stranianti per non dire incomprensibili, ci regala in flashback sequenze piuttosto forti (almeno per l’epoca), soprattutto quando Lucille ricorda i suoi trascorsi adolescenziali in un campo di concentramento nazista.

Completa il tutto una bruttissima colonna sonora da horror spagnolo di terza lega indegna persino del peggior Jess Franco.

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Ti invio l’immagine della vhs che trovi oggi a prezzo anbordabile. Un tempo aveva prezzi folli.

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eh ti ringrazio, purtroppo da qui non si evince, però proverò a scrivere al venditore. VHS comunque molto rara, uno degli ultimissimi titoli della Eureka/Videogroup. Grazie comunque

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Oh, questa si che è una recensione degna di te! :wink: :+1:t3:

La cover e la grafica della vhs cmq sono magnifiche, a me mette un sacco voglia di vedere il film!

@bastardnasum RX059
Grazie ad un giovane @A.N
E grazie a archive.org :sweat_smile:

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bueno, grazie :slight_smile:

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