"Neri meno intelligenti dei bianchi"

Francamente non me ne frega niente. Come ho già scritto in posts precedenti, ritengo sia stata inopportuna l’uscita di Watson sull’intelligenza dei neri.
Comunque la marcia indietro del premio Nobel in questione è palesemente strumentale: il suo vero pensiero lo aveva espresso prima. O qualcuno di voi pensa davvero si sia trattato di un errore di distrazione?

Infatti, come tutte le cose, non é questione di razzismo o prova certa di quel che si dice, sarebbe il più della volte impossibile da dimostrare tantopiù che almeno a quel che dice un certo Einstein ( che guarda caso é bianco) neanche la realtà é vera e univoca, figuriamoci le opinioni.
Cmq secondo me potrebbe essere vero, i negri li ho sempre considerati un po dei babaloni; come anche gli Arabi.

Ti vuoi candidare al titolo di “Padoa Schioppa” del forum? :smiley:
Loro “babaloni” e noi “bamboccioni”… chissà chi sta messo meglio :roll:

Il punto fondamentale è questo: l’intelligenza dipende unicamente da fattori socio-ambientali o è determinata anche geneticamente?
La prima ipotesi (sostenuta se non sbaglio anche dall’autorevole psicologo-pedagogo Piaget) è quella ufficialmente più diffusa, anche se non è dimostrata: infatti, se lo fosse , si saprebbe anche come evitare che una persona sviluppi capacità solo mediocri. Attualmente si suggeriscono alcuni tipi di gioco, di far ascoltare la musica e altre cose, ma le persone con intelligenza non eccelsa continuano ad esistere.
La seconda ipotesi non nega l’importanza delle condizioni socio-ambientali, ma semplicemente le associa a fattori ereditari.
In base alla mia esperienza e alle mie conoscenze, ritengo più corretta quest’ultima tesi, che, giustamente, non viene quasi pubblicizzata da nessuno: l’ultimo caso è appunto quello di Watson, che, rendendosi conto di aver varcato la soglia della correttezza ha ritrattato.

Anch’io credo che l’intelligenza sia un fatto biologico; i fattori socio-ambientali influiscono sia sulle vite degli intelligenti che degli stupidi, è un altro discorso imho. Che le dichiarazioni di Watson siano politicamente corrette o meno non me ne frega nulla; semplicemente le ritengo poco credibili, gira e rigira non si capisce dove starebbero le inconfutabili prove scientifiche a sostegno di tale tesi. Non nascondiamoci dietro i “tutto è possibile”: di questo passo potremmo pure ipotizzare che gli anelli di Saturno abbiano il sapore del gelato alla fragola, ma finchè non me lo dimostrano non ci credo.

Diciamo allora che entrambi diciamo che Watson ha sbagliato; io, perchè ritengo le sue dichiarazioni inopportune e forse pericolose (gli xenofobi potrebbero autoleggittimare le loro stupide idee, ad esempio); tu per un motivo completamente diverso, relativo al loro contenuto.

Per quanto riguarda le prove, i test citati da Watson, se anche esistessero non lo sapremo mai. Te lo immagini un giornale che riporta in prima pagina (o anche in altre) una notizia di questo tipo: “Trovate le prove scientifiche dell’inferiorità intellettuale dei neri”
A parte questo, prove matematiche non esistono di certo; semmai potrebbero esistere medie di punteggi di test del QI. Ma anche questi test del QI non hanno valenza incontestabile.

Dopo il numero di Hamilton mi converto alle affermazioni di Watson

Ed adesso che è diventato campione del mondo invece dovresti smentire come ha fatto Watson…

Ma secondo voi Bush Jr. è più intelligente di Obama in quanto bianco? :swat:

Bisognerebbe chiedere a swat cosa pensa al riguardo dell’intera questione :slight_smile:

era già stata detta?

Ma mica che al mondo ci stanno solo bianchi & neri no?

E gli abbronzatissimi eh?

Che è vero.
Io sono stato a Genova e hanno le mani incollate al petto, conosco un sacco di napoletani e non han voglia nessuno di fare un cazzo, se un professore di Cambridge, viene malmenato probabilmente è da parte di un negro del cazzo che anzichè studiare si piagne addosso perchè è venuto troppo cotto.
I negri infine hanno oggettivamente il cazzo più lungo, trovamelo te uno che partecipa ai porno di gigantick cock che sia bianchiccio.
Ripeto non è questione di forza bruta ma di intelligenza, e vedo che non mi segui, quindi o ti pagano per non dire un cazzo o sei negro.

Io vorrei essere negro per un giorno, giusto per provare il piacere di ammazzarmi di seghe con uno di quei mattarelli in ebano che hanno in dotazione…

I troppi sollevamenti pesi t’hanno atrofizzato il cervello. Vorresti dire che non ci sono Calabresi tirchi? Che non hai mai conosciuto Napoletani che si spaccano il culo a lavorare? Vuol dire che frequenti la gente sbagliata, bietolone. Quanto ai gigantic cock, ingaggiano negri superdotati per soddisfare le fantasie malate di colonialisti complessati come te. Credi che non esistano negri col cazzo piccolo? Che, gliel’hai controllato a tutti? E John Holmes che era, mulatto? Non ti seguo no, nel burrone delle idiozie buttatici da solo. :swat:

Ciollauser.

Stai associando predisposizioni genetiche (cazzo lungo dei neri) a costumi dati dalla cultura ed abitudini sociali in cui si nasce (tirchieria, gelosia ecc). Non ha molto senso.
Centra poco l’intelligenza con le caratteristiche che hai elencato.

Lo so cercavo di seguire il ragionamento di settecervelli.
Tornando ivece a bomba sul discorso superiorità, dico che se gli indios fossero stati più intelligenti forse si sarebbero posti il problema di dire dove cazzo abitiamo?
Siamo soli in questo pianeta o ci sta qualche altro stronzo?
Invece no, tutti li a drogarsi e a non fare un cazzo.
Sono arrivato i bianchi e gli hanno fatto il culo.
Stessa cosa i negri, esseri pacifici come i panda, solo che i panda sono scemi perchè mangiano solo radici di bambù e siccome il bambù sta finendo si estingueranno, cazzi loro che non si evolvono, si vede che doveva andare cosi, o no?
Dai non prendiamoci in giro, se la maggioranza dei negri fosse stata intelligente, probabilmente non saremmo stati qui a chiedercelo.
E’ come l’assunto che esista la vita sul pianeta terra per cause e coincidenze incredibili, grazie, LA VITA SULLA TERRA ESISTE!
Idem per i negri.

Non è che vi segua molto eh?
E ci mancherebbe eh? Io seguire voi, con tutte le belle donne che ci sono!

Qui sembra quasi che l’intelligenza sia sinonimo di voglia di conquista, di pionierismo, di aggressività, di miglior adattamento etc.

L’intelligenza, presa a sé stante, di un uomo non dice proprio una mazza.

“Only The Strong Survive” cantava l’ottimo Pelvis ispirandosi chiaramente a me. Ma se il più forte sopravvive, questi non è per nulla detto che sia il più intelligente.

Io sono di intelligenza media tendente al medio-basso. Messo a confronto con un gruppo di adepti del “Mensa” sono stato quello a scrivere le migliori pagine. Quello a fare il più bel disegno. Quello ad uscire dal night con la pupa più sexy.

E già qui uno potrebbe mettersi in un angolino a pensar che, con la solo benedetta intelligenza, a casa non si porta proprio tutto.

Non solo l’intelligenza va gestita ma, soprattutto, l’intelligenza va accompagnata.

E così succede che uno come il Marcellino, un mediocre 59 di q.i. (dopo due tazzoni di Ovomaltina fra l’altro), spesso lasci al palo tutti quegli intelligentoni dei vostri amichetti. E voi, chiaramenti dei super-scimmuniti, ancora a chiedervi il perché.

Perché se è vero che ho poco bitter, è altrettanto vero che mi ritrovo uno schizzo di rum bianco, del vermouth da qualche parte, una misura di granatina, un cubetto di ghiaccio e un’oliva. A filtrare il tutto ho imparato con gli anni. Ed è così che il miglior Creole’s Cream ve lo fo io, non il vostro amico con quintali di bitter.

Quando vi rapportate col prossimo di intelligenza pura ne viene fuori ben poca. Quel che viene fuori è un mescolone di sensibilità, di impressioni fisiche, di buone maniere, di acutezza, di filosofia di vita, di feeling, di sintonia, di simpatia o di empatia, di sesso-appello, di opportunismo, di percezione, di buona illuminazione o di cattiva illuminazione, di predisposizioni naturali e di condizionamento culturale, di cultura stessa.

L’intelligenza, sola soletta, non trionfa. Anzi le prende spesso e di santa ragione.

Il legame fra l’intelligenza e la predisposizione al comando poi, la leadership sociale, la forza, la resistenza, il successo percepito etc. sono figli delle differenti culture. Ecco perché se prendete un bonzo tibetano che ha 187 di q.i., a quello di conquistare i negri gliene frega meno di un fico. E non guarda nemmeno quei film dei cazzi-negri-enormi che qui ho capito mieton clamorosi successi. E’ pure probabile che il tizio consideri dei collioni tutti quelli che si armano e vanno in cerca di guai piuttosto che cagionare sui mantra, sul senso dei sensi, sul sesso del Marcellino.

Sto problema dell’intelligenza è da anni che rosola un po’ tutti gli studiosi occidentali ed è successo che questi si siano dovuti inventare diversi tipi di intelligenze. Due emisferi della materia grigia che imprimono differenti caratteristiche a chi ha più forte l’una rispetto all’altra etc. etc. etc. Ci sarebbero le intelligenze “sensibili”, le “intelligenze “creative”, le intelligenze “analitiche” e via così. Ne ho lette a bizzeffe su sta cosa dell’intelligenza diversificata.

Non fatevi troppi problemi su chi sia più intelligente.

E non fatevi troppi problemi nel cercare di capire perché, se è vero che i bianchi si son mangiati l’Africa, se un keniota viene a vivere a Milano, dopo sei mesi parla l’italiano con forte accento meneghino mentre voi, milanesi doc, ad imparare mezzo alfabeto swahili, ci impiegate due anni.

E ce l’avete pure meno nodoso e flessibile.

Ti quoto tutto dalla m alla o, condivido sillaba per sillaba.