Noccioline a colazione (Mario Orfini, 1978)

Incuriosito dal thread su Luigi Collo sono andato a recuperarmi questo film da lui scritto (a quanto si evince dai titoli di coda si è occupato anche degli effetti speciali dell’orango).

Come segnalato da @Grazie_Mari e da @raffaele1961 si tratta davvero di un gioiellino, un film fresco e senza tempo che pare non invecchiare mai. Forse perché il welfare e la condizione sociale dei giovani precari in Italia non sono ancora cambiati dalla fine degli anni '70 ad oggi?

I dialoghi e la recitazione della coppia di protagonisti sono molto genuini ed autentici, anche le situazioni della quotidianità vengono ricreate senza filtri, si dialoga seduti sul cesso mentre una piscia e l’altro fa il bagno, ci si confronta sui problemi dell’arrivare a fine mese con stress e nervosismo, con un linguaggio concreto e terra a terra. Ma anche i momenti spensierati sono spontanei ed arrivano con grande immediatezza, al punto di far pensare che la coppia sia davvero brilla e stia improvvisando, quando ride e scherza seduta al tavolino di un circolo davanti ad un fiasco di rosso.

L’orango in gabbia che ha perso ogni stimolo, non trova un senso alla propria vita e vive apatico e demotivato è la metafora di una generazione di giovani che non ha un sostegno da parte delle istituzioni per poter raggiungere i propri obiettivi e che comunque di obiettivi non ne ha, perché ha perso la direzione ed il senso, perché non sa dove andare.
Quando con fatica e col sostegno degli altri si recupera finalmente un po’ di lucidità, di determinazione e soprattutto il proprio senso critico, quando uno spiraglio di libertà compare all’orizzonte, solo una cosa si può fare: dare voce alla rabbia repressa, demolire, spaccare tutto, radere al suolo le sovrastrutture che ci imprigionano, ci inibiscono e ci impediscono di vivere da protagonisti una vita autentica.

Orfini è esordiente alla regia, anche se in passato aveva prodotto qualche film tra cui Porci con le ali, la cui protagonista ritroviamo qui in un altro ruolo azzeccatissimo per lei; chissà perché dopo questa pellicola scompare dai radar e non si cimenterà in ambito cinematografico. Il protagonista maschile è esordiente, al suo primo ed ultimo film, tuttavia recita in modo estremamente spontaneo e convincente.

Visto in una vecchia registrazione da Italia7, ne circola una copia qualitativamente migliore registrata da Super3, anche se ha dei loghi enormi che occupano una parte spropositata dello schermo.

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