Nocturno Dossier su Bruce Lee

Ricambiandoti i saluti, esprimendo apprezzamento per il tuo garbatissimo (more solito) intervento, ti aggiungo:

  1. trattare in un solo ambito i film-i documentari e la bruceploitation è di per se un’impresa titanica;
  2. andare oltre gli spazi consueti, tanto più che ciò ch’è stato scritto lo reputo un nuovo punto di partenza piuttosto che di arrivo, avrebbe a mio avviso snaturato il Dossier che sui film e sui documentari dice (credo) più del necessario senza risparmi di sorta con indubbia efficacia;
  3. la bruceploitation va vista come, secondo il mio modestissimo pensiero, una miscellanea concettuale da leggere (per apprezzarla sino in fondo) esclusivamente in riferimento all’oggetto-soggetto dell’indagine (Lee e Cloni, Fenomeno e suo Sfruttamento Commerciale) come qualcosa di estremamente distinto (non avulso, ovviamente) dal restante Cinema Orientale: ed in tal senso devo dire che, per quei film che conosco (che, come sai, non sono pochi) l’analisi è impeccabile;
  4. “Dragon”, da quanto ho già detto, se lo destoricizzi (non soltanto, quindi, per un fatto generazionale) non lo apprezzi (l’occhio 2008, infatti, è differente da quello del 1993): vedilo come un film di genere, riservandogli il metro pei film di genere, e forse il giudizio varierà almeno di un minimo purché non dimentichi mai le sue vicende e la ratio sottostante TUTTA DI CUORE (e non altro) credimi;
  5. ripartiamo dal Dossier, anche per idee tematiche nuove quindi, che la strada è ancora lunga…:wink: :yes: :wave:

Un Successo indubitabile, oggettivo, sia per il film che per la sua florida e redditizia homevideoploitation iniziata poco dopo della sua uscita. :slight_smile: :wink:

In realtà non volevo intervenire, anche perchè ognuno ha giustamente la sua opinione ed è normale che quando si cura un dossier/libro/speciale - quello che è - si sia disposti a accettare la critica, come i complimenti. Altrimenti non avrebbe senso. Come dice Mr Wolf, evitiamo di farci i pompini a vicenda. Ma visto che Michelino mi ha segnalato il topic, vorrei replicare ad alcune osservazioni di Stubby.

Buffo, molte persone mi hanno detto il contrario. Più che altro mi chiedo, a nessuno è piaciuto la “povera” terza parte?

Dare una rappresentazione degli elementi principali della bruceploitation, nonchè dei vari sottogeneri, l’obiettivo era questo. I film sono stati scelti in base alla reperibilità ed importanza (positiva o negativa) all’interno del genere. In ogni caso i bruceploitation più importanti (così come definiti nell’intro) sono quasi tutti inclusi o perlomeno se ne accenna. Purtroppo 70 pagine complessive sono meno di quello che sembrano.
Sugli attori protagonisti c’è un articolo completo di tre pagine e francamente non c’era altro da scrivere, non perchè poco interessante, ma perchè mancano le informazioni. Certo si poteva scrivere altro, ma mi sono limitato alle notizie confermate. Se si è interssati ai caratteristi e personaggi secondari non è questo il dossier da prendere.
Non so, tutte ste cose sono nei pezzi introduttivi.

Eh, purtroppo trovare appassionati di questo sottogenere (e che sappiano scrivere) non è mica tanto facile. Ho contatto due mostri sacri, ma purtroppo non hanno trovato il tempo (ringrazio ancora una volta Luca, che mi ha raccontato storie fantastiche). Non so se Val ha usato il FWD o se l’ha solo scritto, ma non è tanto questo il punto, quanto quello che dice sul film: ossia che è una chiavica. Allora perchè non scriverlo ?
Cmq, un grazie a tutti quelli che hanno collaborato e dato una mano, perchè sono stati gli unici a mettersi a disposizione.

Non credo. Chi si avvicina a questo genere, sa a priori che 9 su 10 film sono quello che sono.
Anzi, dopo il dossier, si fa subito un’idea realistica di cosa è la bruceploitation. Anche a questo si accenna nelle intro.

Ecco, senza offese, questa è una bella cazzata. Il dossier era in preparazione fin dai primi di ottobre. Chi ci ha lavorato, ci ha speso settimane, per far quadrare tutto, recuperare materiale, rivedersi i film (più volte, senza FWD), contattare persone - in Italia e all’estero -, il tutto gratis, tanto per essere chiari.
Per l’impegno e l’approfondimento vale quello che è scritto nella frase successiva a quella citata, ossia:
“D’altronde non ha senso parlare di tecnica e significato, dove non ce n’è alcuna. Il che ovviamente non significa, che l’argomento sia stato trattato con minore accuratezza.”

Francamente non so quale altro approccio si poteva usare.

Lo ripeto, i criteri sono stati la reperibilità, una certa importanza all’interno del genere e che fossero presenti il più possibile gli elementi principali segnalati nell’intro. Escludendo i film che sono solo bruceploitaion nel titolo (e sono tanti, almeno la metà), quelli interpretati dai cloni, ma non incentrati su Lee, non è che ne abbiamo esclusi poi tantissimi.
Non so se elleU ringrazia, ma io non ne ho visto uno in lingua italiana.

DD

Ciao Dude, grazie per aver preso parte alla discussione, avrei da ribattere su molte cose che dici ma francamente l’ora ma soprattutto la voglia (son appena tornato da una partita)non me lo consentono, prendo la palla al balzo sul tuo primo intervento riguardo la prima la seconda e la terza parte dicendoti che il mondo è bello perchè è vario, io non son pienamente soddisfatto ma altri si…sarà per un altra volta, appena sarò un po più in forma ribatterò le tue discussioni.
Ciao e buonanotte. :slight_smile:

No problem. Si fa per discutere.
In ogni caso, alla prossima.

Ciao

DD

Anche oggi postumi di malattia mi costringono a casa e così, a Vs discapito, racconto un altro paio di scemenzuole.
Ladispoli, estate 1978, la stessa in cui morì John Wayne.
Bruce Lee l’indistruttibile (Kung-fu Fever?, Boh!).
Entro col mio fratellino di 6 anni, io ne ho 13 (eh sì, film educativi ci sparavamo in età imberbi). Comunque ce lo facciamo piacere. Nell’intervallo primo-secondo tempo, una masnada di ragazzini sciama nei corridoi imitando Dragon Lee, che nel film scuote la testa come un micio selvatico, e si gonfiano di botte partendo per gioco e finendo sul serio. Così fan tutti, all’epoca.
Uno vede un’acquitrino nel deserto e ne fa mare.
Nemmeno un anno dopo la scena si ripete a Roma, nel deceduto cinema America, dove proiettano Bruce Lee il grande eroe (Young BLee? C’era il peggiore dei sosia, Bruce Le, noto a Hong Kong come “Lap-sa”: “scarto”).
In una scena qualche spettatore seduto dietro, esclama:“Quello è lui però, eh!”. Insomma era la sindrome di Game of Death: la leggenda metropolitana di scene con Lee mischiate a film che erano il porno del filone.
E arriviamo al 1982: ben due bruslinàte in un anno. L’ultima sfida di BLee, targato GHarvest, e BLee vive ancora. Il primo lo vado a vedere sempre all’America (i kung-fu avevano quasi sempre le stesse sale) e l’entrata promette bene: un signore d’una certa età non si accorge che la porta a vetri è in parte chiusa e ci va dritto di faccia.
Io ed un amico sghignazziamo, ma a film finito vorremmo pure noi dare un paio di testate al vetro, e magari pure al muro. Il peggio lo avevo previsto quando sul manifesto (peraltro bello) avevo letto “Sequestrato nel 1973-Dissequestrato oggi”.
Andrà peggio quando con l’amico Mario, praticante di judo, ci avventuriamo a vedere BLee vive ancora, promosso con un flano enorme sui quotidiani, al cinema Adriano. All’ingresso ci distribuiscono copie omaggio di un libretto omonimo.
Sullo schermo scorrono immagini che sembrano in super-8 (e forse lo sono). Ci entusiasma però il duello finale, specie per quegli inserti che mostrano in stile radiografia le devastazioni operate da BLe sul cattivo (che, noi non lo sappiamo ancora, è un mostro sacro: Wang Jiang Li). In sala il pubblico ride, Mario s’incazza per gli sghignazzi. In realtà era un film profetico: vedremo a breve le stesse cose nel BLee pechinese in arrivo per le Olimpiadi.
Gli ultimi fuochi saranno BLee il grande maestro (nemmeno un Bruceploitation, bensì un qualunque fondo di magazzino, con musiche piratate da Per un pugno di dollari; cinema Cola di Rienzo, ancora ricordo due ragazzi più grandi che stavano fumando tra primo e secondo tempo:“E’ finito er primo tempo e io sto ancora aspetta’ Bruce Lee!”).
Forse l’ultimo fuoco è stato Dragonforce, con Bruce Li, primavera del 1982, al cinema Bologna di Roma.
La distribuzione primaverile sempre nell’82 di JChan la mano che uccide (Fearles Hyena, sala discretamente piena al Supercinema: il kung-fu comico era una rivelazione, ma di nessuna presa qui; un recensore addirittura scrisse che Bruce Le aveva un po’ di carisma del tutto assente nel “povero Jacky Chan”) fu l’ultimo colpo di coda.
Intanto le sale periferiche che grazie ai sosia di Lee ed ai kung-fu in genere avevano goduto dell’ultima manna prima di finire nel porno, erano chiuse.
Pochi mesi dopo avremmo rimpianto persino BLee Superdrago, 1977, dove BLi parlava col fantasma di… BLi. Stava per iniziare l’epoca della catodizzazione del cinema, preludio ai multiplex, dove 100 persone già fanno tutto esaurito.
Qualche mese fa al cinema Atlantic di Roma, in una saletta striminziata c’era Fearless con Jet Li. Contai le teste in sala: 31, (incluse quelle di Pamela Prati con un tizio palestrato seduti davanti a noi). Eppure la sala sembrava discretamente popolata. Poi mi sono ricordato della folla che bloccò via Tuscolana dinanzi allo stesso cinema quando, nel 1974, proiettavano I 3 dell’operazione drago e molti spettatori non trovarono nemmeno posto in piedi.
Tutto sommato, non sarà che abbiamo il cinema che ci meritiamo?
Sì lo so’ che è un po’ un luogo comune quello dell’era-mejo-prima, però un po’ era mejo prima. Persino nei cinema con le sedie di legno cigolanti e gli zingari che tendevano agguati nei cessi per derubarci di catenine e soldini (andavano al cinema per unire l’utile al dilettevole, insomma. Salvo poi essere a loro volta presi a sganassoni e ri-derubati all’uscita dai nostri amici più grandi).Il kung-fu si trasferiva dallo schermo in sala. D’altra parte quello era il pubblico al quale quei film si rivolgevano, mica agli intellettuali. Eravamo noi, la parte bassa della società. Gli ultimi che grazie a Bruce furono per una volta primi.
Ciao.

Uno più equlibrato, direi. Chi lo stabilisce che in questi film non c’è tecnica, che fanno schifo ecc? E’ un atteggiamento distaccato che prende sempre più piede fra le riviste specializzate e mi lascia francamente sgomento. Pure i cinepanettoni potrebbero essere denigrati e guardati con atteggiamento snob: ma ha senso farlo trasparire in una monogrfia sull’argomento? A mio modesto avviso agli aficionados non frega una mazza delle opinioni, dei voti (espressi in stellette o pallini, a seconda dei gusti) eccetera. Interessano magari le info su dati tecnici, reperibilità, curiosità filologiche ecc. Non sarebbe meglio lavorare su questo, Paolo? A me i brucecomesichiamano non allettano come genere, ma se dovessi scrivere sull’argomento credo che eviterei il sarcasmo e le degnazioni del tipo “lo trovo un genere orrendo, ma contenti voi…”. Poi per carità, giustissimo che se al recensore quel determinato film non sia piaciuto possa scriverlo; ma bollare tutto un filone? Boh…

ps.
Aggiungo anche che l’usare l’avanzamento veloce per un film da recensire lo trovo criminale, dà uno scoppolone a val da parte mia quando lo vedi. Ecchecazzo, se il film non te lo guardi tutto che minchia di critico sei??? :tuchulcha:throwdong:val:

Condivido il tuo ragionamento ma preciso che, nel Dossier, l’atteggiamento critico demolitorio (deprecabilissimo peraltro, a mio modestissimo avviso) è stato riservato unicamente alla recensione di “Dragon” in ultima pagina del Dossier Medesimo.
Equilibratissima, al contrario reputo, la Disamina sulla Bruceploitation ove: sono tracciate le linee (più che essenziali, e tutt’altro che minime di riferimento), sono forniti i riferimenti utili per l’Utenza in ogni singola scheda (anno, cast tecnico, edizioni home video, etc.), dopo un’analisi generale si passa ad analizzare (complessivamente e singolarmente) l’opera (con sarcasmo ridotto al minimo e motivazione dettagliata per ogni rilievo critico operato) la filmografia dei tre Maggiori Cloni (o Epigoni) di Bruce Lee (Otttime-complete e profonde, in particolare e da segnalare all’attenzione generale, le notazioni su Bruce Le probabilmente il più Rilevante Interprete di questo Filone Minore):slight_smile:

scusate se mi intrometto nel discorso con scarso o nessun titolo sull’argomento

lasciando da parte per un momento val che è l’unico che conosco personalmente, che comunque spero che un giorno la scienza medica possa fare talmente passi avanti da poter sintetizzare la voglia, la passione e la curiosità intellettuale che val ha addosso verso il mondo che così me la inoculo sotto la lingua tutte le mattine appena mi suona la sveglia

nel mio piccolo, da piccolo, tanto ho adorato e mi sono emozionato con i film di Bruce Lee tanto non ho mai potuto sopportare i suoi cloni che mi sono sembrati un’accozzaglia di cialtroni senza fondo e che pertanto ho sempre accuratamente scansato

e quindi potrei anche ritrovarmi in una certa idea complessiva… ma la mia domanda (non nuova) è: perchè dedicare un dossier a un genere che sostanzialmente non si apprezza, non dico bello o brutto, ma che non si apprezza?

perchè spendere energie, tempo e soldi appresso a un discorso che non si ritiene stare in piedi?

Che due maroni con sto Dragon. Sinceramente piu passa il tempo piu sono contento di aver scritto un pezzo così poco indulgente e provocatorio. Perchè se fossi dovuto essere pc a tutti i costi non mi sarei nè divertito, nè si sarebbe tanto parlato del pezzo e quindi del dossier, nè avrei sortito lo stesso effetto, cioè fare pensare i lettori, magari criticare quello che leggono, ma sicuramente non costringerli all apatia.

Mah, io credo che uno studio serio di ciò che è cinema popolare debba includere anche sottogeneri, graditi e non. Io ho sempre trovato risibili i nazi-erotici, a parte qualche titolo che reputo interessante come l’exploit di Canevari; però ho visto diversi film del filone e ho trovato interessantissimo il dossier Nocturno sull’argomento, trattato in maniera davvero esauriente. Per cui mi sembra naturale approfondire, anche se la materia trattata può risultare ostica. E mi va benissimo che il recensore di una singola pellicola dica quel che cazzo vuole, ci mancherebbe. La mia unica perplessità, come ho già detto, è: perchè rimarcare l’ovvio? Perchè i curatori di una monografia talvolta devono sentirsi in dovere di specificare che il tal sottogenere è fatto perlopiù di cialtronerie? Io reputo la maggior parte delle pellicole interpretate da Chuck Norris delle puttanate, divertenti ma pur sempre puttanate; ma se dovessi curare uno speciale in merito me ne fregherebbe assai di ribadirlo e magari implicare che chi si fa piacere 'sta roba è di bocca buona. Cazzi dei fans, non miei! Meglio approfondire in altro modo, no? Io questo nuovo spezialone ancora non l’ho preso, e certamente credo a Gu quando mi dice che è ben fatto; lo stesso Stubby mi pare abbia dato un giudizio fondamentalmente positivo, esponendo le proprie riserve per un certo spirito dissacrante di fondo che mi pare venga confermato dallo stesso buon vecchio Paolo Dude come leit motiv dell’albo. Non credo ci sia nulla di fanatico o idolatresco nel lamentare un’eccessiva disinvoltura nel trattare certi argomenti, in fondo saranno soprattutto i fans del sopracitato genere a comprare lo speciale e non hanno voglia di esser presi per il culo o giudicati dei babalò solo perchè al cine si divertivano con 'ste minchiate (ops, ci son cascato anch’io! :D:tuchulcha). E Michelangelo ha rotto i maroni, se Dragon l’avesse diretto Jodorowski griderebbe al capolavoro pur non avendoci capito un cazzo (cosa normale coi film di Jodo). :supz:

Ma certo, se tu sentivi dentro te quello che hai scritto hai fatto bene, il mio sgomento è dato dal fatto che Dragon ad oggi , è considerato per almeno diciamo il 50% (forse di più)degli appassionati il miglior film biografico su Lee(questo gli da una certa importanza), e quindi forse era giusto dedicare al film due recensioni in modo che una controparte potesse invece elencare i pregi della pellicola visti da uno a cui il film è piaciuto, diciamo un doppia faccia, anch’io non amo questa pellicola però non mi sognerei mai di demolirla così … senza appello :slight_smile:

Non esageriamo: non serve una recensione che ristabilisca equilibri tra chi parla male di Dragon e chi ne parla bene. E’ vero tutto e il contrario di tutto.
Il dossier è uno strumento panoramico, indicativo, poi ognuno ha i suoi gusti. In una vecchia fanzine del 1986, mi impazzivo a catalogare tutti i film dei sosia fino ad allora usciti qui, completi di incassi, per poi accorgermi che solamente 3 o 4 valevan qualcosa (ma molto poco).
Ci piacevano perché non avevamo altri metri di paragone: che ne sapevamo che li giravano per noi, mentre loro andavano a vedere Lau Kar Leung? Potevamo sapere che raramente Bruce Li o Bruce Le azzardavano un’uscita a Hong Kong, dove il pubblico non si faceva fregare?
Che ne sapevamo che in Francia uno spettatore aveva presentato denuncia (era andato convinto di vedere Lee e non lo aveva ovviamente visto) facendo ritirare uno di questi film e ponendo un precedente giudiziario a questa foresta di pugni volanti?
Persino gli eredi di Lee, Linda, Shannon, praticarono e praticano La Via per Intercettare il Dollaro, speculando sul fantasma del congiunto: Dragon lo han benedetto loro, come pure il nuovo serial pechinese in salsa agrodolce con contorno di effettini primavera.
E allora?
In attesa di Bruce Lee contro Rambo, rigorosamente digitale, ai realizzatori del dossier vada l’apprezzamento di tutti.
C’è una cosa che quell’ondata ha lasciato e che sfiora il sublime: il 45 giri King of Kung-fu, da Goodbye BLee, cantato da Candy (chi era?), orecchiabile, demenziale, gustosissimo. E ve pare poco?:-p

Comunque a Cattolica me lo porto dietro…ho deciso di farmelo autografare AHAHAHAHAHAAHAHAH!!!:slight_smile:

Di estimatori il genere, non tout court ovviamente, ce ne sono più di quanti Tu creda: "Goddbye Bruce Lee, ad esempio ed il Dossier (nella sua completezza) dedica il giusto spazio alla circostanza a mio avviso, è uscito alcuni anni prima di “Game of Death” anticipando quindi considerevolmente la conoscenza (concreta per il pubblico) dei combattimenti nella Torre girati da Lee (per il suo ultimo film non completato e con materiali riapparsi, misteriosamente, svariati anni dopo) e (Meraviglia) la Famosa Tuta Gialla con Striscia Nera citata anche da Tarantino in “Kill Bill 1”…
…l’Interprete, con il nome d’arte Bruce Le, era tutt’altro che un mero clone e (pur nella rozzezza di prodotti confezionati per sfruttare un Filone, Molto Redditizio, spesso da Uomini senza scrupoli, ai limiti della Frode) ha lasciato comunque il segno perché ha saputo distinguersi da Tanti Mediocri in Circolazione…
…non facciamo, dunque (per fortuna il Dossier non l’ha fatto), di tutte le erbe un fascio: Cose diverse possono, talvolta, coesistere benissimo proprio per le Peculiarità nella Diversità…:slight_smile:

E’ un paio di sere che mi guardo e riguardo il dossier, dopo l’intervento di Dude che se ho ben capito è Paolo Gilli ovvero il curatore del dossier ho ripreso in mano il tutto, l’ho riguardato, ho apprezzato certe cose che avevo un pò sorvolato, ho confermato dei punti negativi che avevo visto,ma l’ho ripreso in mano e lo rifarò.
Siccome avevo già letto svariate cose sull’argomento chiaramente come si fa solitamente in questi casi (a differenza di chi è a digiuno di un determinato argomento) sono andato subito a pescare ciò che poteva interessarmi di più e come fanno in Giappone che leggono i libri al contrario anch’io son partito dall’ultima pagina per poi pian piano risalire.
Come sottolinea Tuch io non ho demolito il dossier per carità ci mancherebbe ho espresso solo dei dubbi e delle perplessità che non me lo hanno fatto godere appieno ma certamente preso nella sua totalità il lavoro fatto è buono, soprattutto se penso al fatto che gran parte del lavoro se l’è sobbarcato tutto una persona sola.
Se parliamo di percentuali dico che all’85% il dossier è ben fatto però quel 15% per me incide molto…moltissimo ma io sono solo una goccia nell’oceano, una goccia che però ha voglia di dire la sua.

Certo capisco che racchiudere tutto in 70 pagine non è facile, purtroppo io ero interessato proprio ai caratteristi e personaggi secondari e finchè il dossier non l’acquisto non posso saperlo se era da prendere oppure no :slight_smile: , inoltre alcune pellicole dove si fa riferimento a Lee nel titolo e che sono anche state citate nell’articolo di tre pagine potevano essere un minimo analizzate anche perchè alcune sono dei piccoli gioiellini,tanto per dare un infarinatura però visto la scarsità di tempo,uomini e documentazione alla mano come dici ne prendo atto.Purtroppo queste tre pagine a me (e sottolineo a me) non apportano nulla che non sapessi già, e non perchè son nato imparato ma solo perchè l’avevo già appreso da altre letture.

Assolutamente d’accordo con te tantè che sull’argomento non è che si trovi molto in giro.

Qui non son daccordo è una tua opinione personale e stai facendo di tutta l’erba un fascio, chi si avvicina a questo genere ha tutto un mondo davanti che forse dopo qualche visione potrà schifarlo ma potrebbe anche interessarlo chi può dirlo,qui c’è gente che si esalta per un virus di Mattei ed io non posso esaltarmi per un B.Lee contro la setta del serpente?E se la cosa mi piace e decido di approfondire magari vedo cose che altri occhi non vogliono vedere.

…sul rivedersi i film più volte permettimi un piccolo dubbio :D, comunque qui ha già risposto Tuchulcha,e son d’accordo con lui, tu non vedi tecnica e significato; anche qui dai per scontato che tutti la pensino così, allora davvero vien da pensare il perchè fare un dossier su un qualcosa che dai recensori non è ritenuto cinema e nemmeno si avvicina.Personalmente non mi offendo se un recensore irride una pellicola anche se a me è piaciuta ma quando i toni si protraggono per vari approfondimenti allora la cosa mi suscita un po di fastidio, se devo leggere qualcosa di ilare allora mi prendo un libro di Gioele Dix o Giobbe Covatta e sorrido dall’inizio alla fine.

Io non son d’accordo la cosa sta in piedi eccome i cloni di Lee fanno parte della storia del cinema nel bene e nel male, certo come ho scritto sopra la cosa sembra non stata smossa dalla passione ma forse solamente per integrare il numero di dossier usciti fino ad oggi.

Chiudo il discorso ringraziando Dude per l’intervento, e se vorrà ribattere ciò che ho scritto mi farà molto piacere, ringrazio anche chi ha collaborato al Dossier perchè nonostante tutto nel complesso è piuttosto curato e tutta la prima parte riguardante Lee ed i suoi film e anche l’articolo di tre pagine è ottima, nonchè diverse schede, il resto non dico che è fuffa (vero Micky :slight_smile: ) ma lo prendo con le pinze.

Uno strumento obiettivo in mano di chi lo va a leggere.

AHN…Micky DRAGON è una MERDA!!! sei contento? :slight_smile: … tra un po “stacco” prima di concludere con

…e allora ce ne sono tante di persone che cercano di racimolare qualcosa dalla morte di un loro congiunto famoso succede nella musica con Yoko Ono o con la vedova di K.Cobain succede nel cinema nello sport è così che va il mondo.

In Asia non gli diedero mai importanza, ai cloni (vabbè che là dimenticarono abbastanza presto anche l’originale). Solo da noi se ne parla. Già nel 1986 sulle fanzine americane, la conclusione era un po’ la stessa: il meno peggio restava Bruce Li, il peggiore Bruce Le, il più prolifico Dragon Lee, etc etc.
Ma come ho detto non c’era altro, e la bruttezza di talune pellicole finì per meritare cattiva fama persino al povero Bruce, che venne a torto ritenuto protagonista di emerite boiate in alcuni casi.
Il budget medio di un film con Bruce Li era di 60.000 dollari di HK, 3 settimane di riprese, soldi racimolati con gli anticipi dei compratori europei ed americani. Ricavavano molto nei drive-in americani, nei cinema usualmente destinati alle luci rosse (se guardate attentamente Taxi Driver, spunta un titolo di Bruce Li dietro a De Niro di notte sul marciapiede).
Ma nessuno di loro lasciò il segno: se non nel senso che esser qui a discuterne simpaticamente, è già un segno. Bruce Li era una comparsa miracolata da un giorno all’altro da un produttore di Taiwan, oggi è un pensionato con la prostata; Bruce Le faceva il buttafuori nei Casino a Macao, ed a Macao è tornato; semmai furono sintomo di spregiudicatezza, ma al di là del fatto di costume, era un po’ la pornografia del cinema kung-fu. Difficile amarli, non difficile divertircisi. Comunque pollice alzato per Bruce Li, il più simpatico:rolleyes:

Allora, parto da qua per dire a tutti che mai e poi mai ho usato l’avanzamento veloce per i film di cui poi ho scritto, parola di giovane marmotta! La frase incriminata è semplicemente una battuta (tra l’altro relativa ad un solo film, non è assolutamente vero che “me li sono guardati controvoglia tutti assieme” perchè non ho mai scritto una cosa del genere, oltretutto a parte il film incriminato la restanti pellicole che ho trattato le ho pure apprezzate, dagli altri miei pezzi si dovrebbe capire, spero), giusto per far capire quanto fosse abominevole il film in questione (che non ho visto in edizione ElleU, nessuno dei film di cui ho parlato li ho visti in italiano), che continua ad essere una vaccata colossale. Io il dossier non l’ho ancora letto, quindi conosco solo ciò che ho scritto più qualche pezzo sparso qua e là, e posso dire da parte mia che il tono derisorio quando ci vuole ci vuole (ovvero quando ti trovi davanti a cose indifendibili)…o forse avresti preferito una seria ed approfondita analisi sul nulla? :smiley:

Comunque sta venendo fuori un topic molto interessante, grazie anche ai preziosi interventi/aneddoti del saggio Lau…adesso sto ancora leggendo il dossier fratpackiano, quando lo finisco comincio il bruslì.

ps.
polla troppo buono :val:

…Non mi pare proprio, a quanto mi consta, che l’Ottimo Lavoro di Gilli possa definirsi prevalente quantitativamente o qualitativamente rispetto agli Altri…
…Ciascuno ha dato il Proprio Qualificato Contributo e certamente, a mero titolo esemplificativo, quello di Davide Pulici e Mauro F. Giorgio (El Topo) non è da meno (per non parlare, poi, di quello di Marco Figoni)…
…il Dossier su Lee è del resto, secondo consolidata tradizione analogamente ai migliori quelli precedentemente editi (ad esempio, soltanto ad esempio, cito Quelli su: Di Leo, Fulci, Argento, Castellari), redatto secondo schemi metodologici consueti presenti ancora una volta (Schede, Edizioni Home Video, Presentazioni d’Assieme, Approfondimenti)…
…mancano solo le interviste, ovviamente, per mancanza di referenti (deceduti o, quasi, scomparsi)…
…cosa chiedere, di più ? :wink:

Sai che un dato così (apparentemente) scontato, per gli Appassionatissimi e/o Studiosi del Genere, da molti Aficionados era ignorato ? :slight_smile:

Volevo anche togliermi una curiosità, in seconda di copertina vi è riportata la dicitura che è vietata previa autorizzazione il copiare parti del dossier, ok per i testi ma le foto? Le foto sono di pubblico dominio oppure no? Cioè non penso che appartengono a Nocturno, tantè che si trovano un po dappertutto o no?
grazie

Di solito anche il materiale fotografico è coperto da copyright. Bisogna vedere dove hanno scovato le immagini, magari i diritti non li detiene manco Nocturno. Guarda se da qualche parte nel dossier ci sono ringraziamenti per il materiale fotografico messo a disposizione.