Nocturno Dossier su Bruce Lee

Un po’ d’ironia, se non di derisione, ci vuol sempre, ma per certe zozzerie come BLee il volto della vendetta, ci vuole lo spernacchio alla Totò!
Qualche film dei cloni uscì ad Hong Kong nelle sale minori, ma per lo più eran fatti per noi (come prova il coinvolgimento in quelle pellicole di Dick Randall, Aldo Addobbati o Serafim Karalexis).
A Hong Kong BLee il volto della vendetta uscì in doppio spettacolo con un film di…Lando Buzzanca (non so’ quale fosse). BLee superdrago, e tanti altri, non trovarono mai luce in patria.
Comunque resta il fatto che in alcune di quelle pellicole lavorarono nomi prestigiosi come Shi Kien, o Bolo, o Gordon Liu… insomma gli attori non avevano la puzza al naso, ma il pubblico non si faceva infinocchiare, sicché erano sottoproduzioni destinate alle ns prime-visioni. Molti ci cascarono (un mio amico di allora, Moreno, giostraio zingaro, era convintissimo che Il ritorno di palma d’acciaio fosse col vero fratello di Lee!); altri -come il sottoscritto- non ci cascarono mai, ma pur di respirare un po’ d’aria di kung-fu ci andarono uguale. Rei confessi.
Toccammo il fondo con Dragonforce, 1982 mi pare, nel quale accanto a Bruce Li appariva anche Bruce Baron, un biondino anglofono che aveva lavorato pure in un film di Margheriti (Arcobaleno selvaggio, quasi certamente).
Dopodiché l’alibi finì, come pure il sottofilone.
E ci toccò Chuck Norris!
:confused:

Be’, poteva andarci peggio. In Silent Rage è priceless quando spatascia a colpi di karate il Michael Myers di turno.

si ringraziano un paio di siti internet

si, è stata mandata una cassetta di mele a ogni webmaster di quei siti. qualità golden delicious.

Sarebbe comico se i produttori e/o aventi diritto dei film dei cloni, cioè di film non autorizzati, avessero anche da lamentare il copyright di foto o posters. Persino una produzione quasi di serie A come Fist of Legend, non pagò un dollaro alla GHarvest per il sequel di Fist of Fury. Il furto come studiosystem in una cinema che rubava allegramente ed allegramente fu derubato. Un cinema folle ed in fondo bello (in senso delirante, ovvio) anche per questo.

Regolarmente acquistato.
I miei piu’ sinceri complimenti a coloro che vi hanno collaborato, un prodotto veramente ben fatto, di qualita’, ottimo sotto tutti i punti di vista.
Grazie!

Scusatemi, ma non passo mai di qui. Mi era passato di mente.

Certamente per chi aveva già approfondito l’argomento non ci saranno molte novità, difatti il dossier vuole essere un punto di partenza, non la parola definitiva sull’argomento.
Sarebbe bello un dossier (o libro) su caratteristi del cinema d’arti marziali, ma non era questa l’occasione giusta.

Bè si, è una mia opinione si, come le cose che scrivi tu sono una tua opinione.
Cmq il punto non è questo. Certo che puoi esaltarti per un bruceploitation (oh, alcuni piaciono pure a me, se no mica facevo il dossier e me ne vedevo a decine), il che non cambia il fatto che qualitativamente sono i film che sono. Una cosa non c’entra necessariamente con l’altra.

Certamente, ti permetto il dubbio, ma in questo caso puoi pure credermi.
Però NON è che IO non vedo tecnica e significato. Non ce n’è proprio. Inutile gitrarci attorno. Questo è il tipo di cinema più commerciale (NESSUNO ha scritto che non si tratta di cinema) che esiste, realizzato con il didietro. Punto e basta. Magari non tutti la pensano così, ma visto che il dossier l’ho curato io e l’intro le dovevo scrivere io, le idee sono le mie per forza, non quelle degli altri. Ovvio. L’obbiettivo era mica quello di accontentare tutte le correnti di pensiero critiche sulla bruceploitation.
A me, sinceramente, da più fastidio gente che scrive per pagine pagine di questi film (o altra exploitation) manco si trattasse di chissa quale opere cinematografiche. Il che non significa che tu non te le possa godere cmq. L’importante è che non ci siano errori di altro tipo, poi il giudizio cinematografico è stato, è e sarà sempre soggettivo.

Ecco, le critiche le accetto ben volentieri, ma NON accetto che si metta in dubbio la passione o l’impegno mio o di chi ci ha lavorato. Non esiste proprio. Io, come molti altri, non vedo un soldo per le cose che scrivo. E’ SOLO la passione che ci spinge a scrivere. Nient’altro.
I cloni fanno parte della storia del cinema nel bene e nel male? E io cosa ho scritto? Esattemente questo.

DD

Si qui mi sono lasciato un po prendere :), non metto in dubbio che il lavoro svolto da voi nasce dalla passione…comunque grazie mille delle precisazioni, avercene di persone che rispondono in prima persona così.

Comunque bando alle ciance a quando un secondo dossier sull’argomento? il mese prossimo? :smiley:

saluti
Stubby

Vabbè, seguendo 'sta logica la maggior parte degli speciali nocturni si ridurrebbe a cinque paginette in croce, dato che i nazi-erotici e i mondo movies difficilmente verranno inseriti fra le vette più alte dell’arte cinematografica. Sorry, ma a me continua a dare più fastidio chi tratta con sufficienza certi film, manco fosse il custode del Verbo Incarnato e provasse schifo ad abbassarsi a discutere di roba tanto futile. Ecchecazz, lo sappiamo tutti che 'sti film son robette, ma a noialtri aficionados del cinema bis piacciono uguale. Fatti col didetro? Non so, c’è gente che dice lo stesso delle cose di Mattei e Massaccesi, considerando di bocca buona chi se li fa piacere. Poi per carità, io non sono un esperto di brucexploitation e i pochi che ho visto in età scolare manco li ricordo; avrai pure ragione a stroncarli, ma non lo considero l’approccio giusto. Senza per questo mettere in discussione la passione che ci hai messo (non mi pare sia stato obiettato qualcosa del genere, fra l’altro; semplicemente, Polla e altri si domandavano candidamente perchè dedicare tempo ed energie per approfondire un argomento che ti fa schifo).

Ricordo tempo fa la diatriba contro lo spaghetti western database attaccato perchè reo di demolire i western italiani più poveri, ecco per certi versi la sensazione che ho avuto è stata la stessa.
Se per caso una sola di queste pellicole piaceva a Quentin Tarantino vedevi adesso…:slight_smile:

Ma io poi il gusto della demolizione a priori non lo capisco. Ripeto, che senso ha attaccare un filone/genere che comunque si presenta dichiaratamente come cinema di puro intrattenimento poveristico? Qua tra un po’ ritorniamo alle considerazioni su cosa sia “vero cinema” e cosa no. Ma è un discorso che va aldilà dell’argomento del topic, quindi meglio fermarlo qui.

Non vi sono, nel Dossier, attacchi di sorta al sotto filone indiscriminati ma moltissime distinzioni dettagliate ed analisi convincenti ed analitiche che salvano abbastanza salvabile (che c’è n’è): peraltro molto vicine, reputo, al tuo punto di vista (simile, per molti versi, al mio)…
…fa eccezione la critica unilaterale a quel film commemorativo, di cui abbiamo molto parlato nel topic, comunque collocata fuori dalla Sezione Bruceploitation isolatamente e come caso a se…:slight_smile:

Ma io infatti non mi riferisco al dossier in particolare, che non avendo ancora letto non posso giudicare. Mi ricollegavo ai discorsi fatti da polla e da Dude, mi lasciava perplessa una certa concezione a priori. Se mi dici che il dossier è obiettivo e non si abbandona a stroncature gratuite per partito preso ti credo, tantopiù che conosco Michelangelo, Valerio e paolo e non mi sembrano quel tipo di recensori; solo, non sono d’accordo con Paolo Duderino sul giudicare fastidiosi quanti scrivono bene di determinati film “poveristici”. E’ un punto di vista come un altro; personalmente lo preferisco come approccio, e non per voler incensare a tutti i costi. Semplicemente trovo “più normale” spendere energie per approfondire un argomento che ci appassiona rispetto al trattare con distacco/schifo perchè lo si giudica spazzatura. A meno di scegliere un’analisi concettuale che si astenga da giudizi positivi/negativi e approfondisca il discorso puramente tecnico. Insomma, se devo scrivere di un genere solo per rimarcare che fa schifo non ne capisco il senso.

Odio i dossier di Nocturno assolutori. Non sopporto che perchè si tratta di un argomento lo si debba promuovere automaticamente come è successo fin troppo spesso con risultati che reputo un pò ridicoli. Mi piace avere l’onestà intellettuale di analizzare e se serve anche “tirare affettuosamente le orecchie” all’argomento del dossier.
Che FoL sia stato un flop al botteghino (bugia, semplicemente non ha incassato quanto A Better Tomorrow ma ha incassato comunque) non vuol dire nulla altrimenti seguendo sta logica i migliori film Italiani degli ultimi 20 anni sarebbero quelli di Neri Parenti.

Non basta che sia politically correct (cioè buonista, qualità terribilmente televisiva)

A me interessa ben poco parlare del mito, quel pezzo è su un film e di quello si parla. Il fanatismo e i miti mi toccano il giusto quando analizzo un film che va a toccare altri livelli di analisi e di argomenti.
Il mito si è toccato nelle due pagine sugli omaggi, lì il valore iconico del mito ha altro senso. Ma quando si parla di cinema, insomma, io ho le mie riserve. Non so Senesi poi che ne pensa:)

Inoltre che i puristi critichino l’originale è un luogo comune:

Luogo comune supportato ad esempio dalle parole di Liu Chia-liang, mica uno qualunque:

“Bruce Lee era appassionato di arti marziali. Erano la sua vita. Il suo contributo è stato apprezzato da noi che praticavamo kung fu. Lo introdusse in tutto il mondo. Ma gli mancava qualcosa, cioè il “Wude” (la filosofia delle arti marziali) e il “Xiu yang” (l’auto-controllo). Sapeva solo come combattere. Colpiva per ferire, per il piacere dei colpi. Era troppo occidentale. La tradizionale cortesia cinese gli era estranea. Quando si guardano i suoi film, non sfuggono la violenza e forza dei suoi colpi. Per noi, il principio è “Dian dao ji zhi” (fermarsi quando colpiamo l’avversario, sapere come trattenere se stessi e rallentare l’attacco proprio nel momento^_^ del colpo). Si è veramente forte nel kung fu, solo se si è in grado di fare questo. Bruce Lee aveva una conoscenza limitata delle arti marziali, i suoi calci e pugni erano tutto. Anche il suo “zhaoshu” (gestualià) era piuttosto limitato.”

Ecco, io la penso come lui in campo prettamente filmico.

Il che non delegittima gli eventuali fans del remake, ma eviterei di farne passare l’apprezzamento personale come giudizio categorico (meglio non omettere mai la formuletta: “secondo noi”, oppure “secondo chi scrive”).

Il pezzo è firmato quindi la formuletta ha davvero poco senso. Io invece capisco la tua passione e la condivido ma secondo me non dovrebbe mai annebbiare l’obiettività di un’analisi approfondita di un oggetto, anzi, in casi complessi come questo andrebbe proprio separato il confronto tra cinema e mito. Altrimenti si farebbe un dossier omaggio alla persona. Invece il sottotitolo riporta “Guida al CINEMA di Bruce Lee e dei suoi imitatori”.

E’ una settimana che parliamo di cosa allora? :confused:

Per Kikkoman:…tu me piaci…mi ci farei un tanco con te…col caschè! :smiley:

Scusa, quando sarebbe successo? Io dossier nocturni ne ho letti parecchi, e ne ho sempre apprezzato l’obiettività. Anche quando trattavano con passione determinati argomenti non si facevano scrupoli a stroncare film ritenuti (come loro diritto) pessimi. Che c’è di assolutorio? Se realizzi un dossier sui porno esotici di Joe D’Amato che male c’è a dichiarare che ti piacciono? Semmai, come ho già detto, trovo discutibile la stroncatura a priori di un intero filone. Come rilevava Polla, che senso avrebbe discuterne? Fare un dossier solo per far sapere ai lettori che il tal genere fa schifo? Che un singolo film della brucexploitation ti sembri fatto col culo ci può anche stare; ma se ritieni che l’intero filone faccia sboccare, perchè occuparsene?

Oh, sono d’accordo anche io in questo ma non mi sembra che sia stato fatto ciò nel dossier brusliano.

Io li ho letti tutti.

Se realizzi un dossier sui porno esotici di Joe D’Amato che male c’è a dichiarare che ti piacciono?

Nulla. Ma -oh, almeno io- faccio differenza tra un film che mi piace e un film bello, sono due cose un pò diverse. Ci sono fior di capolavori che mi fanno cagare come tanti film brutti che adoro. Ma quando si scrive un saggio su qualcosa si dovrebbe ragionare in un modo più schematico e asettico. I porno esotici di JDa mi possono piacere ma non ha senso assolverli tutti solo perchè argomento del dibattito nè tantomeno stroncarli in toto pena l’inutilità della dedica di un dossier. No? Dico cose prive di senso?

Semmai, come ho già detto, trovo discutibile la stroncatura a priori di un intero filone.

Si, bhò, non so che dirti, non mi sento coinvolto in questa questione qui quindi non so che dirti.

Come rilevava Polla, che senso avrebbe discuterne? Fare un dossier solo per far sapere ai lettori che il tal genere fa schifo? Che un singolo film della brucexploitation ti sembri fatto col culo ci può anche stare; ma se ritieni che l’intero filone faccia sboccare, perchè occuparsene?

Si, il discorso non fa una piega. Però (ora è una cosa che penso io, molto personale e non relativa a sto dossier) la maggior parte dei film usciti nella storia non sono riusciti e spesso sono brutti. Ma sono la maggioranza e sono quelli che costruiscono il contesto e le alternative ai pochi. Quindi vanno analizzati e avvvicinati per costruire un degno contesto ad altro. Certo, dedicare un dossier solo a film brutti ha poco senso ma se la loro trattazione, specie se inedita, porta a considerazioni utili su un terzo argomento ci può anche stare.

KKM:

I distinguo del caso ci sono tutti e non di demolizione unilaterale o di attività derisoria si tratta come, a mio avviso, si può cogliere benissimo nell’ottima introduzione alla Sezione Bruceploitation da parte di Paolo Gilli: “…i film bruceploitation in più di trent’anni hanno saputo guadagnarsi un loro piccolo spazio all’interno del cinema kung fu. si tratta, nella stragrande maggioranza, di pellicole low budget, scadenti sotto il profilo tecnico, con trame ripetitive ed una recitazione da teatrino parrocchiale. Eppure, come in tutti i generi, se si scava abbastanza in profondità (molto in profondità), si possono scoprire prodotti davvero bizzarri, anche se di puro intrattenimento, e perfino qualche perla nascosta”…
…nelle singole schede, e mi trovo d’accordo per quanto concerne i film che conosco, l’analisi è ancora più profonda fornendo (e non mi risulta nessuno l’abbia, sino ad ora, fatto così a 360 gradi) elementi positivi e negativi delle singole pellicole con lucidità ed obiettività (sena, peraltro, voli pindarici di sorta ma con attenta osservazione della Realtà Oggetto d’Indagine)…
…Approccio, reputo, Realistico ed Efficace oltre che Estremamente Convincente (e, si badi bene, è soltanto un Semplice Dossier)…:wink:

Io ho pure contribuito a scriverne qualcuno, penzaunpo’. :smiley: E tutta ‘sta voglia di incensare o, come dici tu, di “assolvere” non l’ho mai percepita. Poi sarà anche vero che la maggior parte dei film usciti nella storia, come sostieni tu, è robaccia (ma io non sarei così pessimista. Sarà perchè non li ho visionati tutti, i film prodotti nella storia?); ma perchè dovrei acquistare una monografia che ribadisca tale concetto? Che, ho bisogno di pagare per sentirmi dire che certi film di Kung-Fu anni 70 o i nazi-erotici erano ciofeche? L’approccio di Nocturno non è stato assolutorio come dici tu; era, al contrario, il riconoscimento del fatto che anche i cosiddetti “b-movies” hanno una loro dignità, che non c’è da vergognarsi se si apprezzano i brucexploitation o i cannibal movies o qualsiasi altra ciofeca in celluloide e che a studiarli con attenzione si può anche aggiungere qualche pagina interessante all’evoluzione dell’industria cinematografica. Sai che palle, se al cine dessero solo Fellini e Bergman. A scanso di equivoci, aggiungo che quando enunciai ‘sti concetti sulle pagine web del Nocturno forum (era il 2001, emetteva i primi vagiti e io gli rubavo il latte dalle zinne di mamma Gomarasca & soci) Pulici dichiarò di quotarmi su tutta la linea. Trai un po’ tu le conclusioni. A te piaceva di meno il Nocturno “assolutorio”? Be’, io lo adoravo e ne sento la mancanza. Nostalgia da vecchietti, che ci vuoi fa’…