Mai piaciuto virzì. Questo poi c’ha a che fare pure col calcio e quasi sicuramente ci sarà pure quella cazzo di canzone della nannini, quindi mi farà cagare pure di più. No grazie.
Quella che chiami “quella cazzo di canzone della nannini” è stata scritta da un certo Giorgio Moroder, tanto per dire. Quello strano tizio che ha vinto tre Oscar, tra le altre cosette.
E che non lo so? Moroder è un grande e From here to eternity lo adoro! C’ho il vinile originale! Scherziamo? Ma sempre che quella canzone mi fa cacare, non ci posso fare niente. Mi spiace. Non è che se uno è un grande mi piace a prescindere tutto. C’ho i miei gusti. Adoro i deep purple ma smoke on the water mi fa cacare e ogni volta che la sento mi si accappona la pelle. Per dire.
A me invece piace Virzì e non poco. Secondo me l’equivoco che lo accompagna è che si pensi che si atteggi ad “autore” mentre per me è solo un grande raccontatore di storie. Non ho visto la sua opera omnia ma parecchi dei suoi film sì e li ho apprezzati molto, forse con l’eccezione di “Tutta la vita davanti” che ho trovato un po’ fiacco. Trovo riuscitissimi “La prima cosa bella” ed anche la proposta alla Thelma e Luise de “La pazza gioia”.
Aspetto quindi con curiosità questo suo nuovo film.
Quoto in parte Ghidorah: Virzì sa girare, e soprattutto sa dirigere gli attori. Di lui apprezzo molto “Ferie d’agosto” e “Tutta la vita davanti”. Ottimi pure “Caterina va in città”, “Baci e abbracci” e il troppo poco visto “My name is Tanino”. Ma questo “Notti magiche” poco mi ispira: sarà la scelta di protagonisti GGiovani e sconosciuti, e il fatto di “santificare” il 1990 nelle interviste rilasciate come “gran periodo” per il cinema italiano. Quando lo sanno anche i sassi (e forse qualcuno fa finta di scordarlo…) che la stagione '89-'90 fu, a livello di incassi per i film nostrani, una vera ecatombe. Altro che “notti magiche”: bisognerebbe intonare un requiem…
P.S. Faccio un discorso a parte per “Ovosodo”: bello, divertente, l’ho visto con gusto varie volte. Merito anche delle, allora fresche, nudità del duo Pandolfi-Orioli. Ma che sul ben noto Mereghetti, questo film abbia il voto massimo è un insulto e un’offesa ai cinefili tutti: quattro palle quattro a Virzì, e due palle e mezzo a “Il buono, il brutto…” e addirittura UNA E MEZZA a “The hateful eight”?! Surreale, ridicolo, fantascientifico: insomma, 'na fetecchia…
Sul mio ha tre palle. E’ del 2011, non so se Mereghetti si è ravveduto prima o dopo. Non ho mai visto Ovosodo, quindi non mi esprimo.
Su Virzì, vorrei tanto farmelo piacere di più, forse perché Monicelli lo battezzò un po’ suo erede, ma nessuno dei suoi film che ho visto mi ha lasciato un gran ricordo. Forse un po’ La pazza gioia, ma ci sono sempre dei personaggi che non mi piacciono, che trovo scontati (ne La pazza gioia i medici dell’istituto), simili a quelli della Archibugi, solo che il tono generale dei film di Virzì è un po’ più allegro. Cosa non difficile, perché la Archibugi è proprio deprimente.
Anche il mio (edizione 2000) dà tre palle ad Ovosodo ed è giusto. Mereghetti ha di buono che nella sua critica non è allineato ai parrucconi istituzionali ma ha anche di brutto che prende sbandate enormi. A lui Sergio Leone sta sul cavolo, già questo è indicativo, ma ha osato mettere anche due sole palle al “mio” poetico Godzilla di Ishiro Honda!!! (scusate l’off-topic)
Virzì è molto altalenante, anche se a volte pure nei film non del tutto riusciti c’è qualche piccolo aspetto da salvare, ma diciamo che non ha mai fatto un film “perfetto”, anche se il suo film più paraculo, ossia Ovosodo, a prescindere dal giudizio del Mereghetti, forse potrà essere considerato tale dai più. Per quanto mi riguarda, non essendo un suo “acclamato fan”, preferisco il Virzi meno visto, come quello di Baci e abbracci (per me la sua opera più riuscita, in bilico tra dramma e commedia), il travagliato e imperfetto My name is Tanino, o, tra i più recenti, Il capitale umano. Non so quali titoli hai avuto modo di vedere tu, ma se ti vedi questi tre secondo me potresti avere una buona panoramica sul Virzì migliore. In attesa di scoprire se questo Notti magiche potrà essere annoverato tra i suoi migliori o messo nel mucchio.
Quando Renato me ne parlò per la prima volta scoprì che purtroppo il calcio non è che un filo conduttore, insomma come la Fiat Tipo in Fratelli d’Italia per intenderci, da qui la mia somma delusione. Vedrò di recuperarlo comunque.
Ragazzi, aggiornatevi: “Ovosodo” è sì partito col giudizio (corretto e condivisibile) di 3 palle. È poi passato a 3 e mezzo, e sull’edizione 2016 addirittura quattro. Il perchè? Bè, forse la Ramazzotti ha concesso al buon Paolo qualche…“servigio particolare”. Spiegazioni più plausibili non saprei trovarle…
OK, quattro palle, mi sono perso un capolavoro.
Molto strano perché nel dargli tre palle Mereghetti muove anche qualche critica al film: “…manca lo scatto morale e la ribellione: descrive, sorride e assolve, come la classica commedia all’italiana” (genere che a lui decisamente non piace). Però ho appena letto che nel 2016 Mereghetti ha scritto la prefazione di un libro (Nato da un cane) su questo film e allora, forse, ho capito.
Comunque è normale non essere allineati su tutto. Anzi, più ci si distacca dagli altri, più si è da ammirare. Io ad esempio sono d’accordo con lui su Sergio Leone. Mentre tra i miei film italiani preferiti di sempre c’è E’ Primavera di Castellani, che non se lo fila nessuno.
P.S. Notavo che hanno quattro palle anche il Piccolo Budda e Inside man. Vabbè… è da ammirare
Mai capite le 4 palle a Piccolo Buddha, se non col fatto che Bertolucci sia suo amico… anche perché mi pare che “Il conformista” ne abbia meno, o ricordo male?
Che poi anche sul dire “[…] assolve, come la classica commedia all’italiana”: un film come “Il sorpasso” assolve? Oppure “Il commissario” di Comencini… non sarà che ad assolvere in primis sia proprio l’indole italica? Forse avrebbe fatto meglio a dire “come le peggiori commedie all’italiana” :razz:
Ad ogni modo il più miracolato e (super)dotato da Mereghetti di quattro attributi è sempre stato Gianni Amelio, ma l’ultima edizione che ho io risale al 2008 quindi non so se nel frattempo lo ha “manualisticamente” evirato
Comunque se comparate le varie edizioni succedutesi in più di venti(cinque?) anni noterete cambiamenti radicali sui molti film: nell’edizione 98 non credo ci fosse un poliziesco italiano che avesse più di una palla e mezzo, mentre ora sarà un fiorire di tre e quattro palle. Molte di queste variazioni dipendono, oltre che da rivalutazioni successive della critica, dal cambio dei collaboratori. Del resto mica penserete che le mini recensioni le abbia scritte tutte Mereghetti in persona: se fosse così lui, anche solo per la memoria, dovrebbe avere almeno 8 palle. Nell’edizione del 98 ricordo benissimo film stroncati in cui si leggeva una trama che neanche corrispondeva a quella reale del film. Fino a sfiorare il ridicolo in due recensioni di James Bond: in una diceva che “Mai dire mai” era molto meglio del coevo “Octopussy” mentre nella scheda di quest’ultimo, il film non veniva trattato malissimo, indice del fatto che probabilmente gli autori delle schede erano divers, sebbene almeno su una “saga” sarebbe meglio affidarsi ad un singolo recensore.
Scusate la digressione… forse sarebbe meglio splittare e continuare il discorso su un apposito thread
Ma nessuno che parla del film? (e comunque mi chiedo come diavolo facciate a fare tutti questi discorsi relativi alle “pallette” di giudizio nei dizionari di cinema. Ma fate sul serio???)
Comunque io questo film l’'ho visto ieri su Prime Video e l’ho trovato aberrante, sicuramente il peggior Virzì di sempre.
Oltre ad avere un trio di protagonisti insopportabili (quello che fa il toscano non si regge, davvero) racconta una storia della quale non frega nulla a nessuno e lo fa ostentando una cinefilia totalmente farlocca e fastidiosa.
Tutte le citazioni riferite ai grandi autori del cinema passato (che nel film appaiono anche col loro vero nome) sono imbarazzanti da quanto sono forzate.
Mastroianni che piange per la Deneuve, il sosia di Antonioni e altre trovate patetiche sono davvero desolanti.
La ricostruzione ambientale è spesso risibile, si limita soprattutto a qualche manifesto che si intravede sui muri e che rimanda al 1990. Incredibile come abbiano cercato di riprodurre la stazione Termini del periodo (attaccando due mini adesivi della mascotte di Italia '90 su una porta).
Tra le varie cose atroci segnalo l’inconcepibile cameo di Ornella Muti (sia per la performance che per il personaggio).
Per me è un film pessimo è deleterio (e non sono affatto un hater di Virzì, anzi).
Bellissima risposta, degna di un Tarantino. Comunque può capitare di cannare un film. Virzi’ rimane stimabile, non è Renzo Martinelli. Mi duole semmai constatare come l’anno scorso c’ho azzeccato in pieno, già dal trailer. Speravo di essere smentito, ma la dura realtà è questa…
Visto ieri sera, non sarei così tranchant, non è il miglior Virzì sicuramente, ma nemmeno è un film “aberrante, pessimo e deleterio”. È un film molto autobiografico, di quando Virzì era a Roma a studiare al CSC, e nel film non glorifica affatto il cinema italiano di fine anni 90, al contrario. Ci mostra un ambiente cinema ingessato e immobilizzato da cariatidi, da vecchie stelle già morte che brillano solo grazie ai giovani"negri" che fanno il lavoro al posto loro: tra Benvenuti e Zavattini, De Laurentis e Cecchi Gori, un mondo tenuto in scacco da vetusti quasi moribondi che bloccano ogni velleità dei nuovi. Le Notti Magiche, che poi appunto finiranno male, sono solo il sottofondo a questo ambiente funereo (in questo mi ha ricordato Sunset Boulevard), così come la OST che inframmezza motivi classici del cinema italiano d’antan al pezzo di Moroder (a mio avviso rimane uno dei migliori inni di un mondiale) o al duo Oxa-Leali. Certo, è un film per addetti ai lavori, dubito che lo spettatore medio c’abbia capito qualcosa, o riconosciuto qualcuno dei personaggi interpretati da un cast chilometrico, giusto al massimo Mastroianni e Fellini perché li nominano.