Regia: Tiziano Longo (1977) Con: Pino Mauro, Laura Grey, Mario Garbetta, Patrizia Pellegrino, Giulio Lenzetti, Gabriella Di Luzio… Soggetto: Tiziano Longo Sceneggiatura: Piero Regnoli, Tiziano Longo Musiche: Elio Maestosi
ok iniziamo le scazzottate su Onore e Guapparia!Scherzo,cmq in modo del tutto amichevole si può parlare di qualsiasi cosa,purchè nel rispetto reciproco(ma è sottinteso!!!)
Vorrei solo dire che questo film è meraviglioso!!!
Ora Caltiki mi deve spiegare perchè non gli piace.
Ah, cmq intervenite tutti,dai, mancava un topic su questo film…
Pino Mauro!!! ma non è ridicolo con quei basettoni??? e poi avete notato come fuma??? proprio a tipo “guappo” (di cartone aggiungerei). La sigaretta non la respira, butta solo fumo!!! che ridere!!! Recita da cani…siamo allo stesso livello di recitazione dell’inguardabile PROVINCIA VIOLENTA, peraltro girato nella mia città nel 1978 (aversa-caserta). Lo avrei evitato un topic riguardo questo genere di film di serie Z plus.
Ma i gusti sono gusti.
accetto i tuoi gusti,anche se non li condivido.
Purchè si parli anche di film come questi.
I suoi basettoni erano davvero forti,per me non era male.
Quanto al fumo, ti dico che le sigarette,purtroppo(perchè non è una bella cosa per la salute) lui a volte le respirava, l’avevo notato ne I figli non si toccano e a me dispiace il fatto che nei film una volta si fumasse(io sono contro il fumo).
Geppo ha la Domovideo…quella si trova più facilmente sui siti di aste
Onore e guapparia è comunque uno dei film più “mafiosi” che abbia mai visto, praticamente un elogio della figura del boss camorristico, visto come benefattore nei confronti della popolazione partenopea. E’ un film di stampo mafioso anche nella descrizione delle differenze tra la vecchia, onorabile camorra e la nuova camorra (mi vien da dire “organizzata”, per ricordare l’ascesa di Cutolo): la prima dedita al “mestiere pulito” del contrabbando, la seconda fautrice della diffusione della droga. Chissà chi ha prodotto questo film (chi si celerà dietro la Peg cinematografica?), al quale ha dato una mano, a livello di sceneggiatura, il “mitico” Piero Regnoli. Mi viene davvero il dubbio che i finanziamenti del film siano anch’essi di fonte mafiosa…(stasera mi sento in vena di dietrologia, ma guardate il film, poi capirete-forse-i miei dubbi).
Interessante anche il sottotema della contestazione studentesca giovanile (manco a dirlo, pure il fidanzato della giovanissima figlia di don Esposito, interpretata da Patrizia Pellegrino, parteggia per il “vecchio” boss, che dipinge come un eroe che si ribella a un sistema sbagliato).
beh, se tu la vedi così…io invece l’ho visto come un film che ironizza su certe situazioni e che non mostra personaggi stereotipati. Come dici tu, il protagonista rappresenta il vecchio, mentre il nemico il nuovo che avanza, un nuovo cattivo, che prevede tempi cupi e individualisti. Ma alla fine questa è una sceneggiata a film, con un pizzico di sociale, e come tale, ha la formula di Isso, Essa e ‘O Malamente. E’ una sceneggiata non classica ma sul poliziesco e sociale. in più c’è questa cosa del collettivo…
Però dai, continuiamo a parlarne…bene bene…ognuno può dare la chiave di lettura che vuole, alla fine.
beh, sono delle scritte, che preferisco non citare, che si riferiscono all’orientamento politico di Enrico,il ragazzo. Poi ci sono scritte un pò femministe tipo W me
Ai tempi si scriveva anche di peggio…tu invece, che ne pensi di quelle scritte?
alla fine è evidente che ci siano perchè il collettivo era schierato da una certa parte e allora le gesta di Don Gennaro vengono viste da quel tipo di pensiero politico, tutto qui
Perché, tanto Kossiga con la kappa l’hanno scritto centinaia di migliaia di volte :).
Per me comunque è ridicola e assololutamente inverosimile la visione “robinhoodesca” del ragazzo di Sinistra nei confronti di don Esposito (se pensiamo alla vicenda di Peppino Impastato, poi…)
l’atteggiamento del ragazzo è cmq non molto maturo e preso da mode che erano proprie di allora, come schierarsi in politica, senza chissà quanto crederci. In effetti era quasi un ragazzino. Quanto al fatto di appoggiare Don Gennaro sembra una cosa più affettiva che riguardante lo stato sociale dell’uomo, padre cmq della migliore amica del ragazzo, nonchè fidanzatina.
Don gennaro lo accetta perchè lo trova buono e non lo vede come un uomo cattivo, pur se disonesto