Ooooopsss....Inter a casa...

Che in-gordo…

>Gianmaria cazzo sei OT !!!

lo so, ma è più ot ronaldo rispetto al giuoco del palone;)

Non c’è nulla da fare, quando l’appuntamento conta, non tradiscono mai…:smiley:

Anche la Roma, sempre debole con i forti (Manchester), e forte con le squadre piccole…:smiley:

Beh ma avevate dubbi?
Noi siamo amanti del Thrilling,tanto la festa è solo rimandata cari…:wink:

Ma é mai possibile che anche in un’annata praticamente perfetta, almeno in campionato, l’inter riesca a farsi prendere in giro perché riescono a toppare la partita dell’anno? Deve essere fisiologico :oops: . Ora tocca aspettare almeno un’altra giornata, se non due, per gioire :wink:

Si poteva finire imbattuti…
si poteva arrivare a 100 punti…
si poteva far vedere che sì in Italia…ma in Europa…
si poteva…

P.S. Immagino che ieri il liftato e lo zingaro che stanno in panca non si saranno lamentati dell’arbitro…

Dagli hi-lights però mi pare che si sia trattato di sfiga, avete tirato in porta più de’a’ Roma

Sì anche Roma e Manchester avevano fatto 21 tiri in porta ciascuno…

Notizia dall’ANSA: scongiurato pericolo inquinamento da polveri sottili,
anche oggi gli interisti non hanno tirato fuori dagli armadi le bandiere
riposte da 18 anni

ROFFELZ

La solita, brillante chiosa di Christian Rocca.
Dal suo blog http://www.ilfoglio.it/camillo/

[i]Amali, pazzi indossatori amali

Per la prima volta, oggi ho visto una partita del Trofeo aziendale della famiglia Moratti. Interesse calcistico meno di zero, ma ero parecchio curioso di capire dalle immagini della probabile festa finale se i tifosi degli indossatori fossero consapevoli che si sarebbe trattato comunque di una vittoria in un campionato di Serie B, dove il principale avversario è costituito da una squadra con Tonetto e Cassetti che ne ha prese sette appena uscita dal raccordo anulare. In tribuna pareva ci fossero tutti: Tronchi & Moratti in primis. Aria di festa vera, dunque. Tavaroli non ha potuto e non credo ci fosse nemmeno Guido Rossi. Peccato, perché come ha ricordato Milly Moratti, il magico Guido “è un uomo passionale, tutt’altro che compassato” al punto che Lady Moratti ricorda di “un gol importante dell’Inter” e ha “in mente la sua reazione: si alzò e baciò e abbracciò mio marito Massimo, rimasi colpita da quella reazione istintiva. Ma l’uomo è fatto così: un grande impasto di razionalità e umanità che calamita simpatia”. Avrei voluto tanto rivivere con loro, live, questo “grande impasto di razionalità e umanità che calamita simpatia” e poi regala anche un paio di scudetti.
In compenso c’era Afef e c’erano anche Aldo, Giovanni, Giacomo e sicuramente Gino, Michele, Elio e tutti quei comici senza dignità di cognome che usano affollare la tribuna d’onore degli indossatori. Ci sarà stato anche Bertolino, caso unico in natura, essendo il solo esemplare di interista incapace di far ridere. Li ho visti tesissimi. Ci credevano davvero, non tanto nello scudetto (quello comunque arriverà tra due settimane), ma nel fatto di vincere un campionato vero, serio e senza asterisco. Ho visto la partita, dunque, e ho rivisto la solita legnosa e lagnosa squadra che io adoro, capace solo di farsela addosso (copyright Camoranesi) quando il gioco si fa duro. Non è riuscito a salvarla nemmeno un rigore che non s’era mai visto nella storia del calcio, regalato dall’arbitro dopo un impatto tra due calciatori talmente ininfluente da ricordare quello tra Iuliano e uno degli attuali centravanti del Milan. Gli indossatori recupereranno già domenica, quando incontreranno il favoloso Siena sfortunatamente privo di tutta la difesa titolare, ieri diffidata e oggi ammonita (nessuna polemica: non esistono intercettazioni al riguardo, anche se la procura di Napoli potrebbe considerare questa assenza di trascrizioni come una prova di colpevolezza). Li adoro, davvero. E ora, per ripagarli, non posso che invitarvi a cantare tutti insieme il loro splendido inno (nella versione video vado matto quando canta un’ex riserva, Fabio Cannavaro, e quando Recoba, rivisitando il suo favoloso piano pensionistico, ricorda che “per sempre vivrò con questi colori nella testa”.[/i]