Oppenheimer (Christopher Nolan, 2023)

In arrivo la prossima estate (se esisteranno ancora i cinema in Italia) il nuovo film del MESSIA

trailer ufficiale:

Come sempre il ragazzo non si prende per nulla sul serio, e il tono non è magniloquente, ma tant’è.
Il tema è interessante, la sua ultima opera mi ha soddisfatto un po più delle altre…quindi speriamo bene.

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Forse Nolan ha smesso coi “labirinti”, che pure mi piacevano . E torna alla vera "narrazione cinematografica " . Magniloquenza? Certo. Prendersi sul serio? Può permetterselo. Messia? Non esageriamo. L’ultimo, è stato… messo in croce!!! :rofl::stuck_out_tongue_closed_eyes::roll_eyes:

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Il film dura 3 ore. Il più lungo, finora, diretto da Nolan. Occhio, fra un mese e mezzo, alle emorroidi… :stuck_out_tongue_winking_eye::grin::+1:

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Lo vedo pubblicizzato abbastanza. Uscito sicuramente, appena posso me lo sparo anche se Nolan richiede la massima attenzione e lucidità mentale ed almeno due taccuini per gli appunti.

Un film del genere lo vedrei solo per poter leggere il commento di @tony_brando :cry:

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Se servisse a fare tornare Tony qua a scrivere i suoi wall of text privi di punteggiatura, sarei disposto a fare diventare Nolan il mio regista preferito :exploding_head:

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Allora è ufficiale. Un titolo degno di una sceneggiata, protagonista Mario Merola, e alla regia Alfonso Brescia : “Tony, torna!!!”… :nerd_face::heart::pray::point_up:

Complimenti alla Universal che ha rinunciato ad un luglio col botto (il fenomeno Barbenheimer non se l’aspettava nessuno). Senza considerare che al 23 potrebbe già navigare in qualità perfetta (vedi ASTEROID CITY che già lo è). Certo, in inglese. Ma i sottotitoli aiutano … Questi ancora non hanno capito quanto è cambiato il mercato.

In realtà, hanno fatto bene a rimandare il film di Nolan. Perché attualmente le sale sono occupate da “Barbie”, Cruise e Ford. Il problema, in buona sostanza, è la mancanza di sale. Troppo poche, sul territorio nazionale. E sulle loro effettive adeguate condizioni tecnologiche, meglio stendere un velo… :persevere::-1:

Non voglio andare OT, ma i due film con Ford e Cruise si sono rivelati due fiaschi (qui come altrove) che senso ha tenerli in tante sale? Non aggiungo altro se no SWAT si arrabbia.

Eh, hai pure ragione. Ma evidentemente la Universal, conoscendo il miserabile mercato italiano, non vuole rischiare. Perché deve stampare le copie, fare pubblicità, ecc. Insomma, soldi da spendere. Un investimento. E non vogliono certo floppare… :sunglasses:

Visto lo scorso weekend
Tecnicamente ineccepibile. Uno dei pochi Nolan post Inception che mi sia risultato comprensibile. Un gran risultato.
Due paroline due sulla vicenda : deve essere stato davvero difficile vivere in America a quel tempo e anche dopo se ti scopavi una comunista ed avevi mezze simpatie di sinistra. Altro che Medioevoh italiano con la Meloni.

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Orbene. In uscita, finalmente, oggi. Un paio di osservazioni. Al centro del film c’è un maschio. Bianco ed etero. Che aveva una moglie e un’amante. Insomma, Oppenheimer uomo di scienza ma anche uomo. A cui piaceva la figa. Tutta roba che, di questi tempi (cinematografici, ma non solo) rischia di apparire rivoluzionaria, anzi SOVVERSIVA… :stuck_out_tongue_winking_eye::smiling_imp::skull_and_crossbones:
P.S. Ulteriore “peccato mortale” del protagonista : fumava!! Sconvolgente, nevvero?! :grin::wink:

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Beh dai, passi modificare fiabe e storie della tradizione (ma anche no…), ma il politicamente corretto a cambiare la storia ancora non ci è arrivato :wink:

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Il mio discorso era più ampio, cinico e sarcastico: in tempo di sirenette e Biancaneve color cioccolato, e di lesbiche, trans, finocchi buttati nei film proprio “a cazzo”, spesso senza vera necessità narrativa, il fatto che Nolan voglia appunto proporre un personaggio storico con le caratteristiche che ho detto… bè, è un atto di coraggio, e di livello incredibile!!:ok_hand::sunglasses: E si è fatto finanziare da una major. Ma non dalla Disney, badasi bene… :smirk::shushing_face::stuck_out_tongue:
P.S. Parafrasando l’immortale Jerry Cala’ : ma allora c’è ancora spazio per la cara, vecchia FAIGA… :joy::joy::joy::joy:

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Ciao!

Il film scorre liscio come l’olio per tre ore, che non mi sono pesate quasi per niente.

Ci sono, ovviamente, le immancabili “nolanate”, tipo tripli flashback carpiati e colpo di scena finale con avvitamento.

Pero’ non ho dovuto prendere appunti per capire cosa stessi vedendo questa volta.

Personalmente io mi sarei aspettato una maggiore esplorazione della personalità dello scienziato: una persona che e’ capace di commettere un (tentato) omicidio (ma sara’ poi un episodio realmente accaduto?), di far parte di quei visionari che - in quegli anni- cambiarono radicalmente la nostra concezione dell’universo e di scegliere di dare forma concreta all’arma piu’ distruttiva mai sperimentata sul pianeta (fino ad adesso: c’e’ ancora tempo per fare di peggio) durante una guerra, non la incontri al bar la mattina. Riflettevo, mentre guardavo il film, a cosa possa passare per la mente di una persona in questa situazione: orrore e entusiasmo per la sua creatura? Nel film viene paragonato a prometeo ma io avrei pensato anche al rabbino che crea il golem per difendere il ghetto. Mi sarebbe piaciuto che il film avesse esplorato questi aspetti piu’ approfonditamente, invece il film si incanala sui binari del genere “giudiziario” senza alcun rimorso e mantiene la rotta fino alla fine, la mantiene con mano ferma intendiamoci, pero’ un pochino di amaro in bocca me lo ha lasciato.

Ciao!
C.

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Anche io sono appena reduce dalla visione del film e sposo in pieno la prima parte del commento di @cage sul fatto che alla fine devi guardare l’orologio per capire quanto è stato lungo e sul fatto che il montaggio incrociato delle tre linee temporali (a volte quattro) a volte fa venire il mal di testa. La moglie se n’è lamentata e non mi sono sentito di smentirla.
Se però ripenso ad incubi parascientifici come Tenet o Interstellar, qui Nolan si contiene nonostante avrebbe avuto lo spunto per farci un pippone quantistico e l’ho molto apprezzato.
Con Cage non sono invece molto d’accordo sul fatto che l’analisi del personaggio sia stata superficiale. A me è arrivati forte il suo combattimento post-sgancio che ha spento l’entusiasmo ex ante.
Commentavo che probabilmente al posto suo anche io avrei costruito quella bomba in un contesto bellico nel quale correvi il rischio di arrivare dopo i “cattivi”. In quelle condizioni il libero arbitrio è ingabbiato e solo l’armageddon reale poteva spostare la visione dello studioso.
Grande messa in scena con l’attenzione evidente di non “scoattare” (esagerare) nelle scene più d’impatto. Grandissime le prove d’attore di tutto il cast con il quale ho empatizzato immediatamente.
Un filmone? Sì, posso concedergli questa personale etichetta.

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Ciao!

Ecco avevo difficoltà a cercare di spiegare cosa trovassi di mancante nel personaggio di Oppenheimer, il tuo messaggio mi ha chiarito le idee. Quello che mi pare manchi e’ il rapporto con la sua creatura. Come tu scrivi sembra che la costruzione della bomba sia una missione mai messa in discussione, solo dopo lo sgancio c’e’ il ripensamento (persino durante la riunione per decidere dove sganciarla il fisico non mosse obiezioni sostenne -con fermezza- rispetto al l’ipotesi di un lancio dimostrativo della bomba fuori da centri abitati, per convincere i giapponesi alla resa), ma siamo sicuri che per lui fosse un atteggiamento inevitabile? Se anche non avessimo riscontri sulle sue eventuali titubanze mi sarebbe piaciuto che l’autore avesse inventato immaginato qualcosa lungo questa direzione; magari (perche’ no?) anche caricando di metafore la figura dello scienziato di fronte alla costruzione di un arma che ha - nel bene (poco dal mio punto di vista) e nel male - cambiato gli avvenimenti futuri. Secondo me si poteva essere piu’ coraggiosi data la complessità caratteriale del personaggio, che e’ un po’ messa da parte rispetto a tale aspetto della vicenda.

Ciao!
C.

Appena visto, per la seconda volta. Grandissimo film, indubbiamente, e come già dicevo per tante cose “fuori contesto” da quasi tutto il cinema, non solo hollywoodiano, contemporaneo. Travolgente e fluviale per più di 3 quarti, forse l’ultima mezz’ora poteva essere ridotta della metà. Ma vivaddio che regia, estetica, montaggio, sonoro, dialoghi, direzione degli attori. E forse a primeggiare, più che un comunque perfetto Murphy, è un gigantesco Downey Jr. Il suo Lewis Strauss assume dimensioni quasi scespiriane, uno Shakespeare diretto da Orson Welles. Insomma Nolan può fare questo, e altro, e guardare tutti gli altri registi dall’alto verso il basso. E soprattutto, fa film per spettatori PENSANTI. Gli altri, si astengano pure… :sunglasses::smirk::wink:

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Ciao!

Concordo!

Ciao!
C.

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