Oslo, 31. August (Joachim Trier, 2011)

Girovagando su internet mi capita spesso di imbattermi su pellicole non molte note ma meritevoli di una visione. Questa pellicola di Trier è una delle tante che mi sono segnato ed in seguito ho acquistato. Dopo mesi decido di guardarlo ignorando quasi del tutto cosa mi sarei trovato davanti.

Il film narra la vita di Anders, un ragazzo norvegese che ottiene dopo molto tempo la prima uscita libera dalla comunità di recupero per tossicodipendenti. E’ l’occasione per tornare ad Oslo, rivedere le vecchie conoscenze, riacciuffare i vecchi legami e cercare di rientrare nella vita ‘normale’. Non sarà facile. La fotografia è fredda, cupa anche se ben incanalata del benessere sociale della benestante Norvegia. Il riferimento al “Fuoco Fatuo” di De La Rochelle era fin troppo forte e guarda caso nei titoli di coda spunta la dicitura "Liberamente tratto da “Fuoco fatuo”.

Malinconia, senso di sconfitta, occasioni perdute, nostalgia di un tempo che non ritornerà più. Girato con semplicità e senso del funzionale.
Non raggiungerà le vette del capolavoro di Louis Malle ma IMHO è un ottimo film.

DVD UK con audio norvegese e sottotitoli inglesi non removibili.

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