Paradiso Blu (Joe D'Amato, 1980)


Sull’onda del successo di Laguna Blu Joe D’Amato realizza in fretta e furia questo filmetto con poche pretese ma gradevole, girato in contemporanea al più noto Orgasmo Nero.
La storia ci presenta un passeggero sedicenne ed una hostess milfona, unici sopravvissuti ad un disastro aereo, che si ritrovano naufraghi su un’isola deserta fuori dalle rotte commerciali.
Pur non volendo scatenare particolari fremiti erotici la pellicola ci mostra molte scene di nudo della Bergman e della bellissima Lucia Ramirez, nonché, nella scena dell’arrivo degli indigeni, alcune inquadrature che mostrano senza pudore gli ingombranti birilloni sballonzolanti dei suddetti.
Se confrontato a Laguna Blu il paragone è impari, sia per la profondità della trama, sia per la fattura complessiva del prodotto (stiamo sempre parlando di realtà produttive diverse, Hollywood vs Joe D’Amato). Eppure questo Paradiso Blu si lascia guardare volentieri e non dissipa mai l’attenzione dello spettatore.

Visto nella vecchia vhs Golfo Azzurro, non mi risultano edizioni in digitale del film.

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Visto molti anni fa su una tv privata, niente di che ma si lasciava guardare. Solidarizzavo con la protagonista, lui era uno stronzo piagnone che la ricattava sesualmente perché da sola non avrebbe saputo come sopravvivere; mo’ non ricordo ma mi pare che l’attore fosse quello dei primi due Porky’s di Bob Clark. Non rammentavo ci fosse anche la Ramirez.

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Controllato: confermo l’identità dell’attore protagonista, sembra che questo fosse stato proprio il suo esordio cinematografico!

Tra l’altro nel film avrebbe dovuto avere 16 anni ma invece all’epoca delle riprese ne aveva già 24/25 (e li dimostrava tutti!!!)

Arriva a tre quarti di film ed è l’elemento che rompe l’equilibrio (se così si può chiamare) che si era instaurato tra i due protagonisti.