Pensione paura (Francesco Barilli, 1978)

Era un po’ che aspettavo di vederlo. Il mio parere è che il film l’ho trovato ben girato, insomma non cade mai nel ridicolo, ci sono delle belle seuquenze come delle belle idee e poi schegge di ottima fotografia con colori forti (blue/rosso che rimandato dritti a Suspiria). Il fatto è che non si sa davvero dove va a parare! Eppure io lo catalogo definitivamente come un Drammatico a tinte horror. Piuttosto lento all’inizio ma anche Il profumo lo era (anche se quest’ultimo era tutt’altra cosa signori!). La Fani è bellissima, Merenda ultra-burino mai più visto così. La scena dello stupro è forte. Decisamente (se si pensa che la Fani faceva una bambina)! Infatti Barilli dice nell’intervista che era tagliata inizialmente. Il finale per me è orrendo.. Io darei un 5 1/2

Io, se fossi regista, non approverei mai la pubblicazione di un mio titolo in formato letterbox. Comunque a Barilli importa molto poco di questo film, che definisce addirittura “non suo”!

Da un punto di vista della qualità tecnica, l’unico difetto del DVD Next è appunto la codifica non anamorfica, che in pratica si traduce in una perdita di definizione (non trascurabile!) nella visione in 16/9. Su TV CRT 4/3, questo DVD dovrebbe rendere bene.

La cultura di chi confeziona questi prodotti non c’entra nulla. Loro fanno i DVD per venderli a più persone possibili, anche ai mainstreamers: pertanto, da un punto di vista commerciale è molto meglio scrivere Luc Merenda (Hostel II), piuttosto che Luc Merenda (Il poliziotto è marcio)

A me questo film non è piaciuto. Il ritmo narrativo è troppo lento nella prima parte e ciò mi ha reso noiosa la visione. Nella seconda metà, sempre dal punto di vista del ritmo, le cose migliorano e la noia si allontana, ma alla fine è il soggetto che non ho gradito: non è interessante, è troppo poco articolato ed anche sgangherato. Il finale è addirittura ridicolo.

Non capisco perchè il ritmo lento debba sempre essere un fattore negativo. Quanti film di spessore sono lenti alla morte… anche se è comprensibile che in un genere il simil-horror il ritmo debba essere tutt’altro che lento. Eppure anche Il profumo dell signora in nero era maledettamente lento ma in molti lo consideriamo un bel film. A guardarci bene, quindi, il problema di Pensione paura non è tanto il ritmo (lo stile di Barilli è proprio nel narrare la storia sempre più in crescendo pagando quindi di lentezza) quanto la storia in sè che non prende per niente!! Ne “Il profumo” il finale esplodeva, qui si esplode di risate.

visto per la prima volta stasera
devo dire che, grazie a basse aspettative, l’ho trovato molto bello, anche con i suoi difetti (comprensibilissimi peraltro dopo la splendida intervista a barilli, che racconta in che situazione di merda girò il film)
dopo la visione rimane un forte senso di disagio, nonostante tutto il film tocca le corde giuste secondo me

visto per la prima volta stasera
devo dire che, grazie a basse aspettative, l’ho trovato molto bello, anche con i suoi difetti (comprensibilissimi peraltro dopo la splendida intervista a barilli, che racconta in che situazione di merda girò il film)
dopo la visione rimane un forte senso di disagio, nonostante tutto il film tocca le corde giuste secondo me

Pessimo pessimo pessimo…così come il profumo della signora in nero (ke è meglio di questo)…

Scusate il ritardo, stavo dimenticando che:
Questa sera alle 19.00 il film è proiettato al cinema Trevi. Seguirà un incontro moderato da Marco Giusti con il regista Francesco Barilli e Massimo D’Avack sceneggiatore di Il Profumo della donna in nero. che verrà proiettato sempre questa sera dopo il dibattito.

probabilmente si tratterà della versione uscita nelle sale, che era cut.

Il pelo si è visto ed anche bello folto.:rolleyes:

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Io l’ho visto al Trevi l’anno scorso (era stato già proiettato) , e si tratta comunque della versione integrale.La scena dello stupro della Fani , ad esempio , era completa.

Ho anche aspettato sei anni per vedere 'sta stronzata.

Film che parte male, ma di lì a poco peggiora notevolmente. Ok la Fani, bellissima e sempre mezza biotta, ma il tono generale del film è ridicolo. Gli ultimi 20-25 minuti poi sono da schiaffi dietro le orecchie a dir poco. E quando è apparso quella specie di giustiziere della notte in trench che vendica il padre della Fani salvo poi farsi accoppare come l’ultimo degli idioti volevo realmente spegnere tutto, ma mancava pochissimo ed ho preferito reggere fino alla fine.

Mai più.

E’ un film dove l’atmosfera è il 90% del film, il resto è fuffa. Un altro caso di aspettative abnormi, dovute più all’inafferabilità dell’oggetto che dal valore.

Adesso su Cine 34 è dato come Prima TV…probabilmente visto l’orario e visti gli altri film passati, sarà cenzored

Cenzored, cenzored… ho visto la replica pomeridiana e sono andato a controllarmi le scene che in TV puzzavano di taglio. Il grosso riguarda la scena dello stupro.

Film bruttino, senza una direzione precisa che si salva solo per alcune inquadrature raffinate di Barilli e la buona prestazione di Leonora Fani. Per il resto un senso fortissimo di sciatteria, sopratutto nel finale.

Infatti in quella scena non si vede niente

Abbastanza noioso e per quel che mi riguarda non saprei in quale genere catalogarlo. Graziosissima la Fani che dà una buona prova e anche Merenda, qui bastardissimo, se la cava bene. Per il resto non ho gradito nulla tranne la bella fotografia che molto mi ha ricordato Suspiria. Difficilmente riguarderei questo film una seconda volta

in pre order il blu-ray Mondo Macabro

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