Pericolo negli abissi (Bruno Vailati, 1977)

Estremamente accattivante, ma al contempo anche estremamente inquietante, questo mondo movie acquatico dell’esperto del filone Vailati.

Il film ha da subito un ottimo ritmo, presentandoci senza soluzione di continuità una marea di situazioni nelle quali gli uomini, immergendosi in mare, si espongono ad enormi pericoli. Già dopo pochissimi episodi capisci l’antifona: o va a finire male, o ci si salva per il rotto della cuffia.

Il commento tende ovviamente a drammatizzare molto le immagini ma sta di fatto che la maggior parte dei sub ripresi sembrano proprio andarsela a cercare, spingendosi sempre una falange oltre al limite di sicurezza che il buonsenso suggerirebbe.

Tra una sequenza al cardiopalma e l’altra, fanno capolino ogni tanto delle sequenze talmente frolloccone e caciarone, talmente fasulle e posticce, da strappare quasi l’applauso a scena aperta per il pelo sullo stomaco esibito da Vailati nel proporle.
Ed è un po’ un peccato, perché di fatto poi il film viene soprattutto ricordato per questa manciata di stronzate ed un po’ meno per i numerosi contenuti degni di nota che propone.
Sul podio del ridicolo si piazzano lo spogliarello con le murene, i morsi letali del serpente marino maniaco sessuale e la gamba del sommozzatore amputata dallo squalo.

Il film però termina con un bel climax ascendente di spettacolarità e tensione, con l’orgia di voracità degli squali che assediano i sub, le magnifiche e sensazionali riprese delle eruzioni sottomarine e le immersioni nei ghiacci del circolo polare.

Riguardo ai sub vulcanologi, non capivo che motivo ci fosse di andar così vicino alle colate laviche ribollenti, mi sembrava così maledettamente pericoloso, poi quando il tizio si metteva a sconocchiarle appena solidificate picchiandoci sopra con la picozza non potevo crederci, avevo una paura fottuta che succedesse la tragedia… E poi di fatto quando la lava fuoriesce esplodendo e gli ustiona/scioglie la mano (ennesimo esempio, nel corso del film, di tragedia annunciata che si concretizza) non ero così sicuro che si trattasse come negli altri casi di un effetto speciale o di una trovata narrativa… Sembrava così realistico! Ed era così naturale che una simile conseguenza arrivasse! Cosa ne pensa l’espertissimo @schramm ?

Vailati, a modo suo, ha imparato la lezione di Jacques Cousteau, sebbene nella maggior parte degli episodi i protagonisti siano le persone il cui lavoro viene documentato da questo lungometraggio, in certi casi la narrazione è autoreferenziale, ed al centro del racconto c’è proprio la troupe del film e l’immersione che sta svolgendo.

Visto in un master di ottima qualità grazie ad una registrazione piuttosto recente da Rete 4.

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ho un vago ricordo di questo passaggio e dovrei ripassarmelo per risponderti con precisione. posso dire però che
a) sia questo che uomini e squali sono prevalentemente farlocchi
b) vidi questo film per la prima volta in una locale a tarda notte a 8-9 anni e mi fece passare per un pezzo la voglia di andare al mare, specialmente la scena della gamba mozzata dal morso in aplomb, che anche alla seconda revisione di circa 10 anni fa mi parve tutt’altro che ridicola - falsa ma molto ben fatta e di sicuro impatto, così perfettamente falsa da sembrare verissima
c) sei sicuro che il master da te visto sia del tutto immune da tagli? mica perché, tra poco su rete 4 ti tagliano anche un film di zanussi…

circa le tragedie annunciate ricordo la voice over che ripeteva “ecco: l’inevitabile!

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È vero! :rofl:

A me è sembrato integrale.

No dai, due cose rivelano la fattura posticcia. La prima che, visto che probabilmente c’era poco sangue nello schermo, viene sovrapposta all’inquadratura del sub un inquadratura della nuvola rosa che si diffonde in acqua, un po’ come si faceva una volta nelle scene di incendio, col fuoco sovrapposto. La seconda è l’effetto millefoglie dei tessuti dell’arto mozzato, che proprio mi convince poco.

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Non si vede il morso che mozza la gamba, si vede lo squalo che attacca, la camera mossa e poi la gamba già amputata

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circa la durata, 101’20"

sarà stata l’età o le condizioni del mezzo (una crt non è come dire bluray) e del master in cui l’ho rivisto, ma non ho mai fatto caso a questi due artifici, specie al primo. e trattandosi di una ripresa subacquea mossa in aplomb appare a primo impatto logico che il moncone spappolato sia spugnoso. ma non c’è dubbio che quanto a credibilità vailati rimeggia non a caso con climati (a tal pro ti consiglio di vedere che spudorati giochi delle tre carte fa su uomini e squali). tanto più che ho altrove ribattezzato il suo sottofilone mondo pescecane.

provo a rivedere la scena dal telecine trovato a suo tempo per darti conferma o smentita

a tal pro, mi indicheresti a che minuto si trova la scena “lavica” di cui mi domandi?

venne comunque trasmesso in prima tv ufficiale anche su euro tv in un periodo in cui ci diedero particolarmente dentro, anche su retequattro, con tintorera barracuda tentacoli piranhas e ultimi squali.

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La versione da rete4 dura 94’12’’
Ma non ho visto tagli sotto il profilo sesso, a questo punto resto dubbioso per quel che riguarda il sangue (eppure a me non sembrava che mancasse niente di che, a occhio!). Forse si tratta solo di un diverso framerate? Secondo me non ci sono tagli anche perché la musica della ost in sottofondo, che accompagna tutta la scena dello squalo che se magna la gamba, non ha nessuna interruzione.
La tua copia che provenienza ha?

La sequenza dei vulcani è subito dopo quella dello squalo che amputa la gamba del sub.

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anche perché da quel punto di vista non c’è praticamente niente

non so, ci sono le scene in cui per rivalsa vengono torturati gli squali facendo loro inghiottire caterve di ricci di mare?

è un telecine del 2012 che venne caricato anche su yt tempo dopo

minuto?

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Credo che “i morti di fama” abbiano caricato la vhs della Domovideo, che ha fatto uscire la serie “Il mio mare” di B. Vailati

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Trovo questi prodotti sostanzialmente deleteri. Della Natura, dei posti in cui andavano a filmare si capisce poco e niente. Sono totalmente uomo centrici e cercano il più bieco sensazionalismo. Quelli di Quilici, si, erano diversi però alla fine c’era sempre l’approccio del ‘civilizzato’ verso il ‘buon selvaggio’.

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No questa scena manca mannaggia!

Beh, lo spoglarello delle murene finisce con dei nudi integrali frontali che rete4 avrebbe potuto tranquillamente tagliare.

Che te lo dico a fare se tanto i nostri due minutaggi son totalmente sballati?
Ora cmq non sono in grado di darti il minuto esatto perché non ho più il film sul computer, devo andare a cercarmelo nell’hard disk esterno. Appena ho tempo…

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Credo di averlo visto in TV (e lo trasmettevano di MATTINA!) nel 1981, su qualche rete privata del nord Italia, e la scena della gamba mozzata (farlocca o meno) mi ha disturbato per 40 anni! Andrò a “ripescarlo” questo film. All’epoca della visione avevo solo 6 anni! :cold_sweat:

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Il film al cinema era senza divieti. Questo sempre il marcare, anche alla fine degli anni settanta, il profondo razzismo che permeava sia chi realizzava questi film, sia in le commissioni censura che consideravano queste donne magari bellissime essere inferiori in quanto non conformi all’estetica imperante. Di conseguenza non desiderabili.

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Le due spogliarelliste sottomarine sono in realtà occidentalissime.

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Si vede che erano cambiati i tempi… :wink:

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no è un telecine, fidati, di quelli per capirci belli malconci tutti macchie spuntinature graffi alterazioni cromatiche e giunte salterine. in parallelo girava anche uomini e squali, ridotto se possibile pure peggio.

ecco volevo ben dire. come differenza di frame-rating mi pareva quel tantinello esagerata.

a me magari 40 anni no ma da lì a due mesi e mezzo ci saremmo dovuti muovere verso la casa al mare, puoi immaginare con quanta voglia da parte mia.

tutto molto vero ma sono anche prodotti ancipiti, specie oggi: se presi con un approccio più sciallo e meno moralista, sono uno spasso e comunque antropologicamente e linguisticamente interessanti, veri e propri barometri culturali di un’epoca che si voleva/credeva d’oro.

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Ma non è questione di essere moralisti (e meno che mai applicare il politicamente corretto), ma solo avere un po’ di buon senso. Purtroppo anch’io allora avevo un approccio diverso verso tutto ciò che non fosse ‘occidentale’ (per non parlare degli omosessuali) mentre non andava bene per niente. D’altronde per anni ci han fatto credere che i nativi americani erano i cattivi e che il ‘vero americano’ era quello biondo con gli occhi azzurri. Per dire. Certo, oggi vedi tutto con altri occhi, ma allora c’era solo quello e purtroppo chi faceva cinema a quanto pare non era così aperto mentalmente.

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così dicevano, ma molti, da qui al crederlo davvero… in ogni caso restano, proprio per il loro giocare da abili bari, prodotti, o se preferisci sottoprodotti di indubbio interesse linguistico.

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@schramm
sulla durata hai ragione: in effetti qualcosa non torna alla fine nella Domovideo, perchè la scansione dei documenti cartacei presentati al ministero per la domanda di revisione (allegata alla scheda del film sul sito Italia taglia) riporta una durata accertata di 2740 m, che corrispondono a 100’

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appena provato a vedere se è ancora in rete. da yt è sparito ma qualcuno ha caricato una versione siglata rea (credo sia l’associazione rusconi) su dailymotion, divisa in due parti, che dura 101’19’'. quindi combacia, secondo più secondo meno, con la mia e con quanto riporta italia taglia. il passaggio di r4 è cut.

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Magari negli anni 70, no, ma prima, fidati, in tanti ci credevano eccome.

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