Phenomena (Dario Argento, 1985)

“Two tribes” (pezzo che, tra le altre cose, mi è sempre piaciuto da matti) non è mai stato presente nel film “Phenomena”. Ho visto il film in sala all’epoca e ho la gloriosa vhs CHV e posso affermare con assoluta certezza che quel brano nel film non c’è mai stato.
Forse l’idea di inserirlo nel film inizialmente c’era e poi non avranno saputo dove metterlo oppure ci avranno semplicemente ripensato (questo non lo so) ma fa coppia col brano “Jennifer’s friend” dei Goblin, anche questo assente nel film e presente invece nella colonna sonora messa in commercio.
E, visto che parliamo di musica, nella scena in cui si sente l’audio con volume bassissimo dalle cuffiette del televisore uno dei pezzi musicali che ho riconosciuto è senza ombra di dubbio “E suono rock” dei Goblin (tratto dall’album del 1978 “Il fantastico viaggio del bagarozzo Mark”). :wink:

Compare solo nella prima edizione della colonna sonora italiana ed in quella olandese: http://www.discogs.com/Various-Phenomena-Original-Soundtrack/master/134206
e’ assente in quelle inglesi, francesi e americane, e gia’ nella ristampa cinevox del 1987 e’ stata tolta.
Oltretutto e’ la versione da 3’20" dell’album e non quella del singolo (3’55"), come avviene di solito nelle compilations.
A me vien da pensare che ci possano esser stati problemi di diritti fin da subito.

Le tue notazioni mi inducono a pensare ad una ulteriore ipotesi, ossia il brano era probabilmente presente in una scena tagliata dal montaggio finale del film all’ultimo momento. In questo modo non ci furono i tempi tecnici per espungere la canzone dalla prima edizione del vinile, in quanto probabilmente già mandate in stampa, ma si riusci a toglierla solamente dalle edizioni usa/uk/fra… così si spiega anche l’assenza dalla ristampa del 1987.

A questo punto sarebbe interessante sapere l’esatta data di uscita delle edizioni usa/uk/fra, probabilmente posteriori all’uscita ita/ola, per avere un quadro più completo.

Ipotesi interessante e plausibile.
La colonna sonora italiana, stando a quanto indica discogs, e’ uscita il 9 gennaio 1985, mentre il film secondo l’imdb e’ arrivato nelle sale il 31 gennaio.
In Francia ed USA il film usci’ solo nell’estate del 1985 (in UK addirittura l’anno dopo), quindi e’ possibile che le colonne sonore (che peraltro hanno copertine diverse da quelle italiana e olandese) siano state pubblicate negli stessi periodi, o poche settimane prima.
Il vinile olandese ha la stessa copertina della prima edizione italiana, probabilmente e’ la stampa “internazionale” per il mercato estero, uscita contemporaneamente a questa.

Stavo pero’ pensando che invece di essere in una scena tagliata la canzone poteva anche essere in una scena “normale” del film e poi all’ultimo momento si e’ deciso di sostituirla con qualche altro brano, chissa’…

La mia ultima visione di Phenomena risale a ben più di 10 anni fa, manco lo ricordo con esattezza. Mi pare si sia un po’ tutti d’accordo nel giudizio su questo che è senza ombra di dubbio, uno degli ultimi grandi film argentiani.

All’epoca della sua uscita, ma ancora oggi, in molti si lamentarono riguardo un Dario Argento ormai in declino e incapace di girare capolavori come Profondo Rosso. A mio avviso, il grave errore sarebbe stato proprio quello di proporre, nel 1985, un film come Profondo Rosso (che è perfetto se inserito e considerato nella sua epoca storica): decennio differente, spettatori con esigenze differenti e perché no, diciamocelo pure, mode differenti…
Se pensiamo, ad esempio, a opere coeve come Children of the Corn, la serie Nightmare o Fright Night, non si può negare il fatto che Phenomena, pur non essendo certo il migliore tra i film di Dario Argento, sia tutt’altro che un film sbagliato e che anzi, si inserisca molto bene nell’ambito del horror-movie tipicamente anni '80 a livello internazionale. Le mosche, le api: si fece ironia persino in merito ad un’ipotetica conversione ecologista di Argento - la stessa protagonista dichiara alla sua compagna di stanza di essere vegetariana… io rispondo: nulla di strano, dato che anche Hollywood produsse, l’anno successivo, un film dalla forte componente ecologista sfruttando un’icona assoluta della fantascienza a livello planetario: Star Trek!

Phenomena è un film molto sottovalutato che, pur girato in mezzo a tante tensioni (il direttore di produzione, Angelo Jacono, in un’intervista, raccontava della furibonda litigata - probabilmente a causa dei problemi con la droga - tra Dario Argento e Daria Nicolodi prima dell’inizio delle riprese che quasi ne compromise la partecipazione al film), possiede ancora tutto lo stile e la classe argentiani. Qualche difettuccio si può rilevare nell’abuso di autocitazioni, nella - anche secondo me - orripilante colonna sonora a base di Iron Maiden e soprattutto Motorhead, nella scelta forse fuori-moda del ritmo del racconto (a tratti sembra essere troppo lento, come giustamente notato da molti di voi), per il resto, si presenta come un buon “film di Dario Argento” con un tocco di originalità rispetto alle sue precedenti opere: qui l’ambientazione urbana viene abbandonata in favore di quella rurale.

AGGIUNGO: qualcuno, scusate non ricordo chi, ha notato certi effetti ottici non proprio di grande qualità…
Non dimentichiamoci che se ne occupò Luigi Cozzi… almeno, parte del truka e gli effetti visivi degli insetti (comunque, dai, non sono male). :slight_smile:

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A proposito degli effetti del film…

Incollo un estratto di una mia vecchissima intevista a Stivaletti (postata integralmente da qualche parte qui nel forum) dove io e Sergio parliamo proprio di questo:

(…)

Federico Caddeo: So che hai studiato Medicina. Questi studi ti hanno aiutato nel tuo lavoro?

Sergio Stivaletti: Sicuramente sono stati fondamentali nella mia visione del metodo in cui si può portare avanti un lavoro. Credo che dal mio film si noti che ho una grande passione per la Scienza e trovo che sia alla base di tante cose, anche solo per l’approccio scientifico alle cose. Sono innamorato dei macchinari, delle provette, dei dispositivi.
Il modo in cui realizzo un effetto speciale è in qualche modo uno studio vagamente scientifico.
Il passaggio dagli studi di Medicina al Cinema avvenne in occasione di “Phenomena” ed è proprio in questo film che le mie conoscenze mi sono servite veramente. Presi i miei libri e realizzai il mostro di “Phenomena” con delle cognizioni dovute al fatto che avevo fatto degli esami di genetica.

Federico Caddeo: Quindi il bambino/mostro di “Phenomena” è ispirato ad una malattia genetica realmente esistente?

Sergio Stivaletti: Esatto. Io infatti lo chiamai, in maniera un po’ macabra a dire il vero, Patau , perché per realizzarlo mi ispirai alla Sindrome di Patau, una brutta malattia genetica che ha a che fare con le alterazioni dei cromosomi. Ovviamente lo resi un po’ più cinematografico, modificai un po’ il taglio degli occhi, ma tutte queste modifiche furono effettuate dopo averne parlato con Dario. Addirittura, a suo tempo, qualcuno arrivò ad accusarmi di averlo copiato dal mostro di un altro film (Il Tunnel dell’Orrore di Tobe Hooper, 1981 ndr), mentre, molto più semplicemente, mi ero ispirato alle immagini che trovai sui miei libri di testo dell’Università. Ci sono ancora alcuni articoli che all’epoca furono pubblicati su L’Ecran Fantastique dove io mostravo queste foto.

Federico Caddeo: Questo personaggio di “Phenomena” era interpretato da Davide Marotta.

Sergio Stivaletti: Esatto. Non si tratta, come molti credono, di un nano. Si trattava di un “lillipuziano”, una persona perfettamente proporzionata ma con un fisico da bambino.

Federico Caddeo: Era diventato famoso, a suo modo, con la pubblicità “Ciribiribì Kodak”, giusto?

Sergio Stivaletti: Eh sì, ce la ricordiamo tutti! È una persona davvero simpaticissima.

Federico Caddeo: Tornando a parlare del tuo approccio scientifico agli effetti di “Phenomena”, potresti indicarmi un altro esempio riconducibile ai tuoi studi universitari?

Sergio Stivaletti: Si, ti posso fare lo stesso discorso per la famosa testa che viene scoperta da Donald Pleasance nella scena in cui l’entomologo parla degli insetti che proliferano nei vari stadi della decomposizione. Anche per quel caso mi documentai, studiai come sarebbe stata una testa decapitata che finiva nell"acqua e poi finiva in qualche modo per terra. Mi documentai minuziosamente anche se poi, naturalmente, è chiaro che bisogna lasciare qualcosa allo spettacolo. Se, per assurdo, alla fine di questa mia ricerca avessi scoperto che quella testa sarebbe stata un semplice teschio scarnificato non l"avrei mai portata così sullo schermo, avrei cercato di dare più spettacolarità alla cosa.
Io credo che questo sia il giusto approccio. In fondo la scienza sa darti degli spunti talmente fantastici che, semplicemente sfruttando quelli, si possono ottenere delle ottime cose.

Federico Caddeo: Sempre parlando di “Phenomena” ne approfitto per chiederti una cosa un po’ strana. Di chi è la paternità dell’idea del caffé usato per realizzare le mosche? Luigi Cozzi dice che é sua…

Sergio Stivaletti: (ride ndr) All’epoca Luigi Cozzi faceva la supervisione degli effetti speciali. Era il supervisore degli effetti speciali che venivano realizzati da un certo Ferdinando Armati che era specializzato nella ripresa degli insetti.
Lamberto Bava mi aveva raccontato che il padre Mario aveva realizzato le cavallette usando un effetto di questo tipo (credo si trattasse di un film tipo “La Bibbia”) e pensai che fosse una buona idea per creare le nostre mosche. Di conseguenza ne parlai a Luigi che fu il primo a dare credito a quest’idea, questo glielo riconosco completamente, ma l’idea fu mia.
Non avevamo utilizzato chicchi di caffè ma proprio caffè macinato e per procurarmelo andai in tutti i bar della zona chiedendo i fondi che erano stati già sfruttati e puliti. Dopo tutta questa operazione (passai quasi una settimana a lavarlo!) andai sul set, che poi non era altro che un teatrino, e realizzammo l’effetto.
Non so perché Cozzi si prese il merito di questa mia idea invece di prendersi quello della supervisione…

(…)

Interessante.
Cozzi risulta accreditato agli effetti ottici e truka (se non ricordo male i titoli di coda), non proprio agli effetti speciali inerenti il gore, etc…

Peraltro nel mio primo commento ho dimenticato di accennare a un paio di bloopers di cui forse non mi ero mai accorto prima.

Jennifer incontra il dottor McGregor dopo la sua prima crisi di sonnambulismo, e quando gli racconta del suo problema questi le spiega che nel momento in cui si rende conto di essere colta da un attacco dovrà ripetersi «Sono sonnambula, devo svegliarmi». Bene. Peccato che Jennifer lo faccia già prima di questo dialogo, quando è sull’auto dei ragazzi!

Ma questo forse l’avevo letto già da qualche parte.
Primizia assoluta, almeno per quanto mi riguarda, è invece la seguente:

La Nicolodi parla di «un figlio piccolo». Effettivamente sia nella baita dove viene assassinata Fiore Argento, sia nella villa del finale, ci sono diversi giocattoli da bambino. Ma quando Bauchau la va ad interrogare parla dello stupro da cui il figlio sarebbe nato come di un evento risalente a una quindicina di anni prima. Il killer dovrebbe essere quindi adolescente!

Va be’, giusto due piccole curiosità. :slight_smile:

Non si tratta di bloopers, ma di veri e propri errori di sceneggiatura. Al doppiaggio, qualcuno o qualcuna, si è fatto/a una bella dormita: infatti, avrebbero potuto porvi rimedio, modificando le battute di Jennifer Connelly e Daria Nicolodi ma così non è stato.
Per il resto, credo sia inutile cercare la logica nei film di Argento, anzi, è proprio quello che gli si è sempre rimproverato, il fare film sconclusionati, narrativamente incoerenti, etc… Dario Argento è un regista “visivo”, che se ne infischia della continuità, al contrario dei vari Fulci e Lenzi che basavano tutto sulla logica e le sceneggiature blindate.

Mmmm sono alquanto scettico sui presunti tagli che avrebbero portato all’eliminazione del brano in questione. Anche in altre colonne sonore argentiane trovi brani poi non utilizzati nel film, è abbastanza comune direi… vedi brano dei Goblin per la colonna sonora di Suspiria, Blind Forest. O pezzo di Keith Emerson per la colonna sonora di Inferno, non rammento il titolo… mi sembra più plausibile la tesi dei problemi sui diritti, altrimenti non si spiegherebbe l’esclusione da edizioni successive dell’LP.

Vero. :slight_smile: Un vezzo di Argento, pure in Tenebre nella scena iniziale con Ania Pieroni in libreria la musica in sottofondo diffusa dagli altoparlanti del negozio è un brano dei Goblin per la colonna sonora di Zombi, Torte in faccia.

Mmm no. Per quanto riguarda il primo punto, Jennifer nell’auto non ripete il mantra “sono sonnambula, devo svegliarmi”; semplicemente implora i ragazzi esclamando “sono sonnambula… devo svegliarmi lentamente… vi prego, no!” Riguardo l’età dell’omicida, mi pare trascurabile che la madre lo definisca un bambino: innanzitutto potrebbe aver mentito, teniamo presente che il figlio è geneticamente pazzo e magari mentalmente è rimasto effettivamente fermo all’infanzia; in secondo luogo è impazzita anche lei, ci sta che nella sua fantasia contorta lo veda ancora un bambino e cerchi di costringerlo a comportarsi come tale (i giocattoli, la stanzetta per piccini eccetera).

“Cigarettes, ices etc.” :wink:

Il primo me lo devo riguardare, allora.

Sul secondo avevo dei dubbi già in partenza

Ché non avendo nozioni sulla patologia dell’assassino non so quanto questa possa incidere su fisico e tono di voce, entrambi palesemente da bambino. E non so quanto a lungo si potrebbe sopravvivere, oltretutto. Ché poi Stivaletti ha più volte dichiarato di essersi ispirato alla Sindrome di Patau per l’aspetto, ma non è specificato nel film. Quindi le interpretazioni sono effettivamente aperte. Io, però, mi sarei risparmiato quell’inutile riferimento temporale che qualche dubbio lo lascia!

Sulla questione soundtrack sono d’accordo con te: di o.s.t. che su disco includono brani mai comparsi nei film di riferimento ce n’è un monte.

Ma di solito sono tracce dello stesso compositore, di rado sono brani concessi su licenza… che senso avrebbe infatti pagare per poi non inserirli nel film? Per questo a me sembra più plausibile la rimozione all’ultimo momento…

Di solito i brani su licenza non vengono inseriti nei cd con la soundtrack… il primo esempio lampante che mi viene in mente è “Io ballo da sola” di Bertolucci (i brani migliori, come ad esempio quello dei Cocteau Twins, sul cd non c’erano) ma anche nel cd/lp di “Arancia Meccanica” ci furono diverse omissioni/modifiche, di cui peraltro si lamentò sempre Walter/Wendy Carlos, almeno fino alla pubblicazione in cd della versione integrale dello score del film da lui/lei concepito, con brani (bellissimi peraltro) scartati da Kubrick… scusate il piccolo OT

Proprio quella! Uno dei pezzi migliori dell’album, fra l’altro.

Come ho già detto, di album con colonne sonore argentiane che includono brani assenti dal film ce ne sono stati altri. Tutti eliminati per tagli all’ultimo momento? Non mi pare verosimile. Anche in Profondo rosso c’era un pezzo di Gaslini, Scool at night che non mi pare venisse inserito nelle sequenze del film.

Poi magari contavano sul fatto di vendere bene l’LP anche inserendo pezzi famosi sia pure non presenti nel film. L’hanno fatto con la colonna sonora di Demoni 2, non tutti i brani inclusi nell’album sono stati utilizzati per le scene.

si capita spessissimo che brani realizzati per il film poi non sono inseriti: a volte perchè la scena è tagliata, altre volte perchè ci si accorge che un altro brano ripetuto in quella scena è più efficace ecc… penso ad esempio a The untouchables in cui il brano che fu deciso per ultimo fu quello dei titoli di testa, più volte cambiato fino alla scelta finale.

nell’intervista presente sul blu-ray Arrow Cozzi dice serenamente che copiò l’idea da Swarm lo sciame che uccide di Irwin Allen

Un altro tra i film che preferisco di Dario Argento, molto più del precedente “Tenebre” e del postumo “Opera” che però non m’è dispiaciuto poi più di tanto… lo vidi per la prima volta in tv su Italia1, era una prima visione, ma dopo lo noleggia e, di seguito lo acquistai prima in vhs della “Mondadori Video”, ricordo ancora la custodia rigida grande come quelle da noleggio, poi passai al dvd della “Medusa” e, malgrado non lo veda da un po, lo ricordo benissimo, belle musiche, ottima trama ed attori e grandi soprassalti… :Assolutamente da vedere se ancora vi mancasse!!! :wink:

https://youtu.be/Y-5qI2JyjAc

Questo film lo ricordo con piacere per vari motivi. Anzitutto lo trovo ben fatto, una sana dose di giallo thriller lungo tutto il film che mi gusta assai e che argento ha poi un po’ perso nel proseguo della carriera. Poi per quanto era/è ancora bella, e comunque brava, la giovanissima protagonista jennifer connelly, mia coetanea. E ancora perché conservo con malcelata soddisfazione la colonna sonora su LP di cui avete ampiamente e correttamente discusso, e che io trovo personalmente eccellente come musica in sè ed anche come appunto colonna sonora. Infine, perché è il primo film del Darione che vidi al cinema, tra l’altro mi cuccai un doppio spettacolo al giardino scotto di Pisa in una sera di fine estate, 007-bersaglio mobile e a seguire appunto phenomena, che doppietta… In conclusione, opinione mia, sufficienza piena al film in tutte le sue sfaccettature.

Uno scatto backstage che mostra una pausa durante le riprese di Phenomena, postato su facebook dall’amico Toni Mecacci, truccatore del film.

Negli extra Arrow, la Nicolodi afferma che lo scimpanzé staccò una falange alla Connelly.
A me pare impossibile, se fosse successo veramente la produzione sarebbe finita nei guai. Ma poi che fa? Gli staccano un pezzo di dito e poi, una volta ripresasi (con il pezzo riattaccato) ritorna a lavorare sul set del film?